Il piacere di leggere e come non ucciderlo

il-piacere-di-leggerlo-e-come-non-ucciderloOvvero “Come imparare a leggere con i bambini e i ragazzi”, citando il sottotitolo per questo testo di Aidan Chambers a cura di Maria Pia Alignani.
L’introduzione  è affidata a Livio Sossi, illustratore, accademico, esperto di letteratura per l’infanzia e chi più ne ha più ne metta (basta visitare il suo sito www.bibliotecadilivio.it). Le considerazioni di Sossi in apertura aiutano a confrontare l’approccio descritto nel testo con quello adottato in Italia da scrittori per l’infanzia come Gianni Rodari o da studiosi come Anna Maria Bernardinis, aiutandoci a focalizzare l’attenzione sugli aspetti chiave del libro di Chambers.

Innanzitutto si parla di lettura come piacere – e non come dovere – in netta contrapposizione con lo standard scolastico che impone continue verifiche e analisi del materiale letto. Se il piacere diventa poi un’attività di coesione di gruppo, tanto meglio: significa che ogni bambino si sente a proprio agio a parlare di argomenti anche difficili con i propri coetanei, supportati dall’insegnante.

Il cammino verso un presente da Lettore con la ‘L’ maiuscola inizia da piccoli. Ogni capitolo è suddiviso in modo che si affrontino prima le tematiche della lettura e della condivisione dal punto di vista dei bambini per poi suggerire attività di supporto agli adulti, che Chambers chiama “facilitatori”. Ma chi sono i “facilitatori”? Sono gli insegnanti, i bibliotecari; ma anche i genitori e i nonni, e insomma tutti coloro che hanno a che fare con l’educazione dei bambini. Nel programma proposto da Chambers i riflettori sono sì puntati sui bambini, ma questi non sono lasciati allo sbando a parlare di libri. Chi li guida deve essere una persona consapevole della propria storia come lettore, capace di trasmettere – senza imporla – la passione per la lettura in un ambiente aperto al confronto.

Tutto il testo si snoda attraverso un percorso di studio che dall’analisi delle sensazioni individuali del bambino in seguito alla lettura di un libro si apre poi alla discussione di una serie di elementi cruciali.
Dimmi… è la parola chiave del “facilitatore”, che chiede apertamente cosa è piaciuto del libro, quali pensieri ha scatenato, quali elementi non erano chiari, se è un libro che vorremmo consigliare ai nostri amici e se no perché, come una catena di confronti che aiutano a costruire un’interpretazione globale ma mai univoca di un testo (che sia poesia, libro illustrato, narrativa o altro). Ovviamente più i lettori sono ‘esperti’, cioè hanno già letto tanto, più saranno in grado di arrivare subito a porre le domande profonde di commento al testo anche grazie alla capacità di creare collegamenti tra storie differenti.

Altro aspetto interessante del libro è la serie di note supplementari fornite dalla curatrice dell’edizione per Sonda, Maria Pia Alignani. Dal momento che l’autore cita esempi pratici commentando testi talvolta non ancora tradotti in italiano, Alignani ci viene in supporto aiutando ad integrare le conoscenze implicite del testo originale con approfondimenti utili a migliorarne la comprensione.

In definitiva, il libro di Chambers si presta a una lettura fluida e ben strutturata, in un viaggio che sicuramente appassionerà chi ha già esperienza di insegnamento ai bambini ma anche chi vuole imparare a condividere i propri orizzonti di lettura lasciandosi sorprendere dai più piccoli.

Aidan Chambers – Il piacere di leggere e come non ucciderlo, Edizioni Sonda, 15,00 euro

 

Claudia Alborghetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *