In visita al castello di Fénis (Val d’Aosta)
Da bambina, le visite ai castelli erano tra le cose che mi piaceva fare di più, quando ero in viaggio con i miei genitori. Mi piaceva immaginare le storie delle dame e dei cavalieri che avevano vissuto in quelle stanze, storie che dopo rivivevo a casa. Una passione che ho trasmesso poi anche alle mie figlie. E ricordo ancora la loro meraviglia quando, da bambine, le ho portate a visitare il castello di Fénis, in Val d’Aosta, uno dei più classici esempi di castello medievale.
Un castello fortificato, ma anche una residenza signorile
Anche se non sorge su una montagna, come vorrebbe l’iconografia classica dei castelli, le mura merlate da cui è circondato, le torri che ne muovono il perimetro e il mastio racchiuso da mura e con il camminamento di ronda sono proprio quello che ci si immagina pensando a un castello.
Lo stupore però arriva quando si giunge al cortile interno, il cuore del castello, che qui svela la sua natura di raffinata dimora signorile, con lo scenografico scalone semicircolare sormontato dall’affresco di san Giorgio che uccide il drago, il loggiato di legno e le pareti decorate da dipinti.
Costruito dalla famiglia Challant, visconti di Aosta, il castello di Fénis ha infatti avuto sempre una doppia anima: difensiva, ma anche residenziale, e con lo scopo di dimostrare il prestigio e il potere della famiglia.
La visita
Potete raggiungere il castello a piedi da ogni punto del piccolo borgo di Fénis, e vale sicuramente una sosta in qualsiasi viaggio in Val d’Aosta.
La visita si snoda su due piani e, anche se gli arredi del tempo sono andati purtroppo perduti (i mobili presenti non sono originali), permettono di immaginare come si svolgeva la vita nel castello, quando i signori Challant erano al culmine della loro potenza.
Si parte dal piano terra, con la sala d’armi in cui si trova anche il trabocchetto per i condannati a morte (che brivido!) e la grande cucina con il monumentale camino che è facile immaginate acceso, con il via vai dei servitori, dei contadini che portano le derrate, degli armigeri… E poi la cisterna per la raccolta dell’acqua, la legnaia, le scuderie…
Al primo piano, gli appartamenti signorili. Una seconda cucina, con un grande camino e un acquario, la camera da letto del signore, con un altro camino su cui è dipinto lo stemma della famiglia Challant, la sala da pranzo… E poi c’è la cappella, che non poteva mancare nelle dimore dei signori dell’epoca; è una lunga sala che un tempo forse era divisa in due e le cui pareti sono coperte da pregevoli affreschi.
Oggi il secondo piano non si può visitare, ma se andate con i bambini raccontate loro che lì dormivano i servitori e i soldati e che c’erano le soffitte (quelle dove sono ambientate tante storie per i bambini): c’è tanto da raccontare, per alimentare la loro fantasia!
Informazioni: https://valledaostaheritage.com/chateau-de-fenis/