L’autostima dei bambini: come aiutarli a costruirla

nonni-nipoti-parco_Monkeybusinessimages-_-Dreamstime.com---Grandparents-And-Grandchildren-In-Park-Together-PhotoAlcuni consigli per aiutare i bambini a costruire una buona autostima.

Certo tutti noi, genitori e nonni, vorremmo aiutare i bambini a crescere sicuri di sé, con una buona autostima.
Ogni tanto, però, al di là della buona volontà, ci capita di commettere qualche errore che mina, anche senza che ne ce accorgiamo, la loro percezione di sé, facendoli sentire insicuri.

Che cos’è l’autostima?

Ma prima di tutto, che cos’è l’autostima? È la percezione che ognuno di noi ha di se stesso e del proprio valore; è la consapevolezza di avere la capacità giuste per affrontare e superare i problemi o, più in generale, le situazioni di fronte alle quali ci pone la vita.
Naturalmente l’autostima si costruisce a poco a poco, col tempo; ma si costruisce fin dai primi anni di vita, ed è importante che noi aiutiamo i bambini in questo processo. E per farlo potrebbe essere utile sapere alcune cose.

Prima di tutto, dovremmo sapere che l’autostima non è un blocco monolitico; il bambino – come peraltro noi adulti – sa di essere “più bravo” a fare alcune cose e meno bravo in altre; quindi può darsi che in alcune situazioni, quando si trova davanti a compiti nei quali si sente meno “ferrato”, possa avere atteggiamenti di bassa autostima. È in questo caso che dobbiamo sostenere di più il bambino, facendogli sentire che può sicuramente farcela, e che noi abbiamo incondizionata fiducia in lui.

Come capire se i bambini hanno un buon livello di autostima?

Ma è possibile capire se un bambino ha un buon livello di autostima? Certo non c’è una “ricetta”, ma ci sono alcuni segnali che possono darci delle indicazioni, anche quando sono piccoli.
Per esempio, un bambino sicuro di sé si cimenta anche con giochi o compiti impegnativi; davanti a un nuovo compito (un incarico da parte dei genitori, un compito dato dalle maestre…) o un nuovo gioco non dice subito di non saperlo fare, ma si mette all’opera e se non ha buoni risultati lo ammette, magari dispiaciuto ma senza farne una tragedia; porta a termine i giochi o i compiti che ha cominciato; davanti ai fallimenti non si abbatte e non si mette in discussione (non sono capace…), ma ci riprova; è capace di discutere con compagni facendo valere le proprie idee o i propri diritti.

Come riconoscere i bambini con un basso livello di autostima?

I bambini che invece hanno un basso livello si autostima si spaventano di fronte alle novità e tendono a evitare i compiti un po’ più complessi o inusuali; quando nel fare qualcosa incontrano un problema, si scoraggiano e tendono a rinunciare subito; hanno paura di sbagliare e se sbagliano si abbattono; non litigano e non discutono con i compagni, ma spesso non sono neanche capaci di far valere i propri diritti e accettano le decisioni prese dagli altri anche quando non corrispondono alle loro idee, che non sempre riescono a esprimere.

Che cosa fare per favorire l’autostima dei bambini?

Che cosa fare per favorire l’autostima dei bambini? Lodiamoli! Proprio così: spesso noi, anche involontariamente, tendiamo a sottolineare gli sbagli, mentre diamo per scontate le cose che fanno bene. Invece dovremmo imparare a notare anche i successi, le cose che i bambini fanno bene, e ad elogiarli. In questo modo capiranno che ci sono tante cose che sanno fare, e daranno meno importanza a quelle in cui riescono meno bene.
Soprattutto, facciamo loro capire che non è necessario saper fare tutto bene; anzi, che ognuno di noi ha delle cose in cui riesce bene e delle altre che non sa fare, e che questo è normale.

Un’altra cosa da fare è incoraggiarli a riprovare: nessuno sa fare subito perfettamente una cosa al primo tentativo, ed è bene che il bambino capisca questo e non si scoraggi, ma anzi provi nuovamente a fare quello che non gli è riuscito, certo che pian piano imparerà e gli riuscirà sempre meglio. E non sostituiamoci a lui: se proprio lo vediamo in difficoltà, proponiamogli di farlo insieme, ma evitiamo di dire “ti aiuto io”.

In ogni caso, facciamo sentire al bambino che lo amiamo per quello che è e non per quello che sa fare: è questa la strada maestra per costruire una buona autostima!

 

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