Quando i genitori si separano: i diritti dei nonni

Tensioni, litigi, incomprensioni: le separazioni nascono sempre da una grande sofferenza, che investe non solo la coppia, ma anche i figli e si espande in onde regolari e ampie fino ai nonni e agli altri componenti della famiglia. E alla fine, quando sono ormai un dato di fatto, la famiglia deve riassestarsi su nuovi equilibri.
Equilibri sempre difficili, anche nel caso migliore, quello dell’affido condiviso dei bambini, quando, nel complicato calcolo dei weekend da passare con la mamma o con il papà, si perdono di vista gli altri affetti dei bambini, i nonni in primo luogo.

Cosa dice la legge

Affetti importanti, che anche la legislazione ha sentito l’esigenza di salvaguardare con la legge n. 54/2006, che ha riformulato l’art. 155 c.c. introducendo il principio secondo cui “anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale” e riconoscendo così implicitamente la rilevanza della figura dei nonni nell’educazione e nella crescita dei nipoti. Grazie a questa legge, i genitori non possono impedire gli incontri tra nonni e nipoti, a meno che non dimostrino che questi incontri non siano dannosi per l’educazione del bambino.
Un diritto ulteriormente ribadito dal  decreto legislativo 154/2013, in vigore dal 7 febbraio 2014, che anzi fa un ulteriore passo avanti e riconosce ai nonni il diritto di continuare ad avere rapporti con i nipotini.

Diritti del bambino o dei nonni?

Il decreto legislativo del 2013 costituisce un sostanziale e importantissimo passo in avanti, modificando proprio l’approccio al problema. La legge precedente infatti  non tutelava i diritti dei nonni, ma quelli dei nipoti.
La differenza può sembrare di poco conto, ma invece è sostanziale:   prima infatti i nonni non potevano vantare un vero e proprio diritto a frequentare i nipoti, ma era piuttosto ai nipoti che veniva riconosciuto il diritto di intrattenere relazioni stabili, durature e significative con i propri nonni. Quindi il diritto dei nonni era riconosciuto solo se coincide con l’interesse dei nipoti a continuare ad avere rapporti con loro.
Ora invece sono i nonni, in prima persona, a poter rivendicare il diritto di continuare a vedere i nipoti, nei casi in cui questo diritto viene loro negato.

È vero che già in passato molte sentenze avevano accolto le richieste dei nonni di continuare a vedere i nipoti, motivandole con il fatto che è importante per il bambino mantenere un rapporto relazionale ed affettivo con i nonni, e i genitori non possono, senza valide ragioni, interromperlo. Ma, appunto, si trattava di sentenze, cioè di pronunciamenti emessi dopo anni di tensioni, quando si era passati alle vie legali (una strada che in genere si cerca per quanto è possibile di evitare), quando i nonni erano ormai entrati in aperto conflitto con i genitori, e che quindi alla fin fine erano delle sconfitte, perché magari nel frattempo i nipoti erano cresciuti, avevano  intessuto una diversa rete di affetti, e forse gli stessi genitori avevano contribuito a trasmettere loro un’immagine negativa dei nonni (con cui erano in conflitto) e quindi recuperare il rapporto richiedeva un lavoro lungo e delicato e non sempre coronato dal successo.
Ora, visto che si tratta di un diritto acquisito, dovrebbe essere più semplice e meno controverso comporre gli eventuali dissidi. Naturalmente però, come sempre, per il bene di tutti (bambini e nonni compresi) sarebbe meglio non arrivare alle vie legali, dolorose per tutti e che non possono che creare una lunga catena di incomprensioni che, legge o non legge, scavano profondi fossati difficili da superare.

Trovi un altro articolo su questo tema anche al seguente link:
Il ruolo dei nonni nelle famiglie separate

 

 

6 commenti su “Quando i genitori si separano: i diritti dei nonni

  1. e giusto che essendo separato mio figlio la sua ex moglie si vendica contro di me che ho un ottimo rapporto con il mio nipotino di soli 2 anni dicendo che sono pazza e posso far male al mio adorato nipote che ho cresciuto fino ad oggi licenziandomi x dare a loro la possibilita di continuare a lavorare serenamente che colpa ho io se nn quella di amare mio nipote e giusto che mia nuora si rivolti con me grazie

    1. cara Caterina ci sono delle donnacce che pur di far del male ai loro ex compagni (anche se sono loro stesse che se ne sono andate) includono anche i loro familiari senza rendersi conto che in primis fanno del male ai loro stessi figli…..ne so qualcosa…purtroppo….auguri

  2. ritengo sconcertante che la legge non manifesta lil diritto dei nonni di poter conoscere la propria nipote, qualora per motivi irrazionali la propria figlia o il genero lo impedisce. Lascio ai giudici di decidere in modo equo.

  3. I nonni sono soprattutto utili e se una nuora rinuncia al loro aiuto vuol dire solo che i suoceri sono i rovina famiglia. Meglio allora sarebbe che i nipoti ne stessero lontani.

  4. La cosa piu sana x la tutela dei genitori e dei bambini è che i nonni (mano dal cielo per chi li ha vicini) imparino fin da subito il loro titolo di NONNI. Non devono sostituirsi alla mamma o al papà, devono seguire l’educazione imposta dai genitori e rispettare le regole che nel mio nel mio caso sono 3: igiene, grazie & per favore e, non meno importante, no cibo spazzatura. Quando il bimbo ti arriva a casa dopo 1 settimana con i nonni e i genitori, o meglio la mamma, devono intervenire e, come molte volte succede, la “nonna suocera” faccia la vittima o la cascata dalle nuvole, non va bene. Questo crea antipatia e mancanza di rispetto da ambo le parti.

    1. Certo Anna, noi siamo d’accordo con te sul fatto che le linee guida dell’educazione impostata dai genitori devono essere rispettare, e l’abbiamo scritto più volte nel sito. Secondo noi però ci vuole anche un po’ di elasticità: se il bambino vede i nonni ogni giorno e a loro è affidata una parte della sue educazione, il rispetto delle “regole” deve essere ferreo. Se invece lo vedono ogni tanto, e la settimana con i nonni di veste di evento eccezionale e quasi di “festa”, allora qualche piccola (e ragionevole) trasgressione è permessa e non fa grandi danni: il bambino capisce che si è trattato di un periodo eccezionale, e quando è con i genitori rientra facilmente nei ranghi Almeno, questa è la nostra esperienza. Poi, naturalmente, siamo d’accordo con te sulle tre regole base di cui parli, e che dovrebbero essere rispettate anche dai nonni.
      Un caro saluto
      Annalisa Pomilio
      redazione di noinonni.it

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