L’allegria delle parole strampalate

nonna-nipote-all'apertoAnche se gli specialisti ci raccompandano di non farlo, quando i bambini incominciano a parlare è impossibile resistere alla tentazione di ripetere le cose buffe che dicono.
Ecco il racconto di Laura de Laurentiis, la giornalista autrice del blog www.nonnesidiventa.blogspot.it, che ha già collaborato più volte con noi. E che ogni volta ci fa sorridere insieme a lei.

Trovi altri articoli di Laura de Laurentiis a questi link:
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Cucchiaino, che disgusto!
Ecco qualcuno orgoglioso di noi, senza riserve!
L’esperienza di una nonna: la prima volta da baby-sitter
Che tipo appassionato, il Nipotino!

Non so quante volte avrò scritto, riportando le tesi dei più prestigiosi specialisti (e senza scomodare loro, appellandomi al comune buon senso) che quando il bambino sta imparando a parlare guai a rifargli il verso: le parole che lui pronuncia storpiate gli si devono ripetere esatte (dizione, accenti, vocali, doppie), affinché lui abbia la possibilità di diventare padrone della lingua.
Tutto vero, ma come si fa a correggere un Nipotino che dice: “Nonna, devo mettere il pappuccio perché chiove”. Come si fa a spiegare a un Nipotino che “la marmellata jalla” è maionese. Come si fa a spingere un Nipotino che dice “anche chio”, “mucchica”, “li pesci”, “I – I – Inglese” a dire invece “anch’io”, “musica” , “i pesci”, “I will follow him”, che poi sarebbe il titolo della canzone di Sister act che ci sentiamo in macchina sul telefonino (la radio è rotta).
Ancora un pochino, ancora qualche settimana, prometto al dio delle Nonne, quando invece di correggerlo ripeto chiove e pappuccio e li pesci. Lo farò, lo giuro, intanto tergiverso perché questa vocina che propone parole strampalate è il più potente tra gli antidepressivi e santo cielo se è dura rinunciarci.

2 commenti su “L’allegria delle parole strampalate

  1. QUANDO IMPARANO A PARLARE,E’ UNO SPASSO. RICORDO MIO NIPOTE (ORA HA 6 ANNI) QUANDO MI VEDEVA DARMI LO SMALTO ALLE UNGHIE MI DICEVA :NONNA SMAICOL ??? E SE NOMINAVA UN COMPAGNO ,PER LUI ERA “APAGNO” E “PUCIUTTO” AL POSTO DI PROSCIUTTO, E X FINIRE LA MAIONESE X LUI ERA LA “BUDIDE” . QUESTE SUE PAROLE STRAMBE MI ANNO REGALATO TANTI SORRISI ED E’ N PIACERE RICORDARLE CON UN PO’ DI NOSTALGIA !

    1. È proprio così, Cosetta! Sono tenerissimi, ed è così difficile resistere alla tentazione di parlare come loro!

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