L’Arte del Presepe di Cava dei Tirreni
Benché offuscata negli ultimi tempi dai simboli legati al periodo natalizio di ascendenza nordica (l’albero, il vischio…), il presepe continua ad avere una grandissima importanza, in particolare nelle regioni meridionali, dove non c’è casa in cui non se ne allestisca uno, più o meno grande, per salutare la nascita del Bambino Gesù.
Una tradizione particolarmente forte in Campania (chi non conosce il presepe napoletano, vera forma di arte popolare che ha raggiunto vertici altissimi?) e rinnovata a Cava dei Tirreni (Salerno) dall’Arte del Presepe. Si tratta di un’esposizione organizzata dall’Associazione Genesi 2 e allestita nel centro storico della città campana.
Un’opera incredibile, che unisce gli elementi tipici della tradizione napoletana e lo spirito creativo dell’arte contemporanea, conducendo il visitatore lungo un percorso artistico affascinante e innovativo. L’opera, iniziata nel 2005, è ancora un “work in progress” (anche se le parti già ultimate hanno un’assoluta completezza) ed è realizzata con materiali poveri (carta, cartone, polistirolo, pezzi in legno e ferro), in gran parte recuperati grazie a un riciclo creativo, il che ne fa un’opera perfettamente ecosostenibile.
Ma entriamoci, in questo presepe. Sì, proprio così, perché non è un presepe da guardare da lontano ma da visitare girando tra le “strade” che lo percorrono. Così, possiamo scoprire uno per uno, in una prospettiva insolita e da vicino, tutte le caratteristiche classiche del presepe napoletano, da sempre carico di importanti significati simbolici: dalla grotta, posta al centro, in basso, a Benino, il pastorello che dorme, tradizionalmente collocato nel punto più alto del presepe, passando attraverso i tanti pastori, ognuno perfettamente caratterizzato, e le altre innumerevoli figure che fanno parte della tradizione del presepe napoletano, come il vinaio, i giocatori di carte, il pescatore, il fornaio, la zingara, Stefania…
Ogni figura ha un suo preciso significato simbolico: Benino, il pastore dormiente, è infatti un riferimento alla scritture “E gli angeli diedero l’annunzio ai pastori dormienti”; Stefania è la protagonista di una leggenda commovente (per avvicinare la Madonna, aveva ingannato gli angeli avvolgendo un sasso in un panno – non era infatti permesso alle vergini avvicinare una partoriente – e che poi, al cospetto di Maria, il sasso era diventato un bambino in carne ed ossa); la zingara con il suo cesto di arnesi di ferro, simbolo della crocefissione … e così via.
Ognuno dei personaggi del presepe ha una sua storia ed è significativo di un particolare aspetto di questo viaggio verso il mistero della nascita del Bambino Gesù che si rinnova ogni anno, e che rivive nelle poetiche figure del presepe di Cava dei Tirreni.
Informazioni: Il presepe è allestito in Corso Umberto I, 153 (presso il complesso che ospita la sala teatro comunale) tel 089467505 / 3391460121 / 3382692258 – ingresso libero
[email protected] – [email protected] – www.artedelpresepe.com
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