Nonni ottimisti e felici!

È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori dell’Association for Psychological Science grazie a uno studio, pubblicato sulla rivista Perspectives on Psychological Science, che si interroga sulle ragioni del complessivo maggiore benessere e ottimismo nell’affrontare la vita di chi ha i capelli bianchi.
Ebbene, a quanto pare noi nonni riusciamo a focalizzare maggiormente l’attenzione sulle cose belle e piacevoli, arrivando anche a rimuovere i ricordi più fastidiosi. Naturalmente, non si tratta dei veri dolori della vita, che ognuno di noi si porta nel cuore e che ci hanno segnato profondamente; i ricercatori hanno però appurato che gli intervistati, davanti a fotografie di volti e di situazioni particolari della loro vita passata, tendevano a ricordare solo gli aspetti più piacevoli, rimuovendo gli eventuali motivi di risentimento o gli episodi spiacevoli (screzi, piccole disavventure o disguidi…).
E poi, noi nonni riusciamo ad abbandonare ormai senza rimpianti gli obiettivi non raggiunti (per esempio, quelli legati alla carriera) per concentrarci sul nostro benessere e sui valori più veri e autentici della vita. Insomma, affrontiamo le cose con maggiore saggezza – come si diceva un tempo – e il risultato è che siamo complessivamente più soddisfatti di noi stessi e della nostra vita.
Ultimo dato: le donne sono in genere più felici. La ragione? Gli studiosi la attribuiscono ai più saldi legami sociali, alla capacità di reagire meglio alle avversità della vita, al fatto di mantenere rapporti più stretti con i figli e, non meno importante, di trovare il modo di riempirsi la giornata ad ogni età.

 

 

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