Nonna Annalisa racconta – In vacanza!

E ora che la piccola E. è partita per le vacanze con i suoi genitori… che vuoto! Sì sì, è vero: avevo detto che un po’ di riposo ci voleva; che era un bene che E. passasse un periodo a tu per tu con i genitori, negli ultimi tempi molto impegnati per il lavoro; che anche io avevo bisogno e voglia di un po’ di spazio per me, di andare qualche giorno via con gli amici, di smettere di essere “nonna” per la maggior parte del mio tempo. Però… già ora, due giorni dopo la partenza, E. mi manca terribilmente! Mi mancano gli occhi ridenti, che fanno percepire il sorriso anche quando il ciuccio copre la bocca. Mi manca la sua capacità di stupore, l’espressione intenta con cui mi ascolta quando leggo una storia, e perfino i suoi capricci, che pian piano che cresce diventano più frequenti e più difficili da arginare.

Quante cose da scoprire! E quante ne scoprirà in queste due settimane di esperienze nuove, in giro con mamma e papà. Arriverà con un bagaglio di nuove parole, nuove espressioni. E nuove immagini andranno ad arricchire il suo mondo, contribuendo a creare quel substrato di conoscenze che via via le daranno gli strumenti a cui attingere per interpretare quello che vivrà.

Tutto questo lo so ora, che sono nonna e che da anni lavoro nel campo della didattica. Ma non lo sapevo – o meglio, ne ero solo confusamente consapevole – quando ero una giovane mamma, così come non lo sanno, ora, i genitori di E. E questo è bene: dà loro – a tutti loro – la possibilità di vivere con serenità, affrontando ogni esperienza come un regalo da vivere o un problema da risolvere, senza pensare a tutti i “se” e i “ma” che affollano la mente della nonna.
È anche questa, se mai ce ne fosse bisogno, la riprova che c’è un tempo per essere genitori e uno per essere nonni. Ed è un bene, com’è un bene che i diversi punti di vista non si sovrappongano, in modo da dare ad E. la possibilità di “incrociare” modi di vedere la realtà diversi, per crearsene uno suo, unico come è lei.