Regole per i ragazzi iperconnessi di oggi

irules_coverBambini e ragazzi che passano sempre più tempo a tu per tu con il proprio smartphone. E genitori, nonni ed educatori sempre più in difficoltà nel dare  delle “regole” che li aiutino a usare al meglio queste nuove tecnologie. È a loro che si rivolge il libro iRules – Come educare figli iperconnessi (Giunti editore).

No, niente a che vedere con un noioso trattato teorico. Il libro nasce dall’esperienza concreta di Janell Burley Hofmann, coach familiare che scrive per giornali quali l’Huffington Post e l’American Public Media Marketplace, ma anche madre di cinque figli. E che in questo libro parte proprio dalla sua famiglia. Cioè da quando lei e suo marito hanno decido di cedere alle preghiere del loro primogenito, tredicenne, e di fargli il regalo di Natale che desiderava da tempo: uno smartphone.

Insieme al telefonino, però, Janell gli consegna anche un “contratto”, con delle regole ben precise da seguire. Un contratto che coinvolge il bambino, certo, ma che ha delle clausole anche per i genitori, e che soprattutto si basa sull’assoluta correttezza e sincerità di entrambe le parti. Qualche esempio? I genitori sapranno sempre la password, ma non potranno usarla per fare i “guardoni”; a scuola il telefonino non si porta; non ignorare mai le chiamate, soprattutto se vengono da mamma e papà; non usarlo per cercare in Internet immagini o informazioni pornografiche… E c’è anche, importantissima, la clausola “alza lo sguardo. Osserva la realtà che ti circonda. Guarda fuori della finestra, ascolta gli uccelli, fai una passeggiata, chiacchiera con uno sconosciuto. Soddisfa la tua curiosità senza usare Google.” (una regola che dovrebbe valere anche per tanti adulti!).

Insomma, un vero contratto il cui fine è quello di aiutare i bambini e i ragazzi a convivere e usare la tecnologia, ma senza esserne succubi.
Ed è partendo da questo contratto, messo in apertura del libro, che la Hofmann costruisce il suo discorso. I capitolo del libro infatti non sono altro che approfondimenti delle singole clausole, viste sia dalla parte dei ragazzi, sia dalla parte di genitori/educatori (e insomma, degli adulti che seguono la crescita dei bambini!), senza rigidità o prese di posizione poco flessibili, senza la pretesa di dare regole immutabili e valide per tutti, ma sempre con un profondo rispetto e la disponibilità ad ascoltare le ragioni di tutti. Che è il vero segreto di un’azione educativa efficace.

Janell Burley Hofmann, iRules – Come educare figli iperconnessi, Giunti, 14,00 euro

 

 

http://www.giunti.it/libri/altra-manualistica/irules/#

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