La dolcezza e il sogno del ricordo, in un libro per bambini

Un libro che affronta con grande delicatezza un tema difficile: la scomparsa di una persona cara. Lo fa attraverso gli occhi di una bambina per la quale lo zio scomparso, così speciale da “abitare in cielo”, diventa un mago capace di farle vivere mille avventure.
Il libro di cui stiamo parlando è Lo zio che faceva volare gli autobus (Edizioni Didattica Attiva – Voglino editrice).
Un racconto scritto con mano leggera, che apre al sogno e alla dimensione trascendente, più “alta”, della vita, ma con una storia e un linguaggio perfettamente a misura di bambino. Bravissima l’autrice, Tiziana Magnaguagno, a trovare la “chiave” per affrontare questo tema, e perfetta Irene Tarticchio nell’illustrare il testo con grandi tavole “immersive” e una tavolozza in cui dominano i blu, com’è giusto per una storia “notturna”, ma riscaldati dai caldi toni degli arancio, dei gialli, degli ocra…
Bello anche il formato del libro: un quadrato facile da sfogliare, con testi scritti tutti in maiuscolo per facilitare anche la lettura autonoma dei bambini, che si troveranno a vivere insieme a Tatalla, la piccola protagonista, un’avventura tra cielo, terra e abissi del mare in un viaggio a bordo di un autobus di linea guidato dallo Zio Carlo, uno zio che torna dal cielo per stare vicino alla piccola nipotina e popolare i suoi sogni.

Tiziana Magnaguagno, Irene Tarticchio, Lo zio che faceva volare gli autobus, Voglino Editrice

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