La grande fuga di Beryl

23 Settembre 2011

Ecco un libro che i bambini sicuramente ameranno e che leggeranno tutto d’un fiato. Un libro che riesce a parlare, con delicatezza e poesia, di temi importanti come l’accettazione del diverso, il desiderio di una famiglia, il bisogno di libertà, il pregiudizio verso chi non conosciamo, il coraggio e la scoperta di sé.
La nostra eroina si chiama Beryl. In verità, però, Beryl sembra proprio il contrario di un’eroina: piccola, paurosa, bistrattata, è una maialina che vive in un grande allevamento, senza conoscere nulla del mondo che la circonda. Non ha più la mamma e il papà, e la zia e i cugini con cui divide il porcile la tollerano a malapena…
Ma tutto cambia quando Beryl scappa dal camion che la sta portando al mattatoio. Per lei si spalancano le porte di un mondo nuovo e affascinante, ma anche terribilmente spaventoso. Un mondo dove vivono i maiali selvatici, dove conoscerà un’amica straordinaria, supererà pericoli di ogni sorta e, alla fine di un lungo viaggio (quello che noi “grandi” chiameremmo un “viaggio di formazione”) troverà una nuova famiglia.
Non è così semplice, però. Prima di tutto, Beryl deve farsi accettare: i maiali selvatici non sono affatto disposti ad accogliere una maialina diversa, tutta rosa, come lei. Insomma, un maiale domestico, che loro con disprezzo chiamano “porco”! Quindi, il primo problema che Beryl si trova suo malgrado ad affrontare è: come fare a entrare a far parte della “società” dei maiali selvatici?
Purtroppo non ci riesce… Fortuna che incontra Amber, un’intraprendente maialina selvatica che la guida alla scoperta del mondo e l’accoglie come una sorella. Insieme a lei, allo zio Bert e alla zia Sissy, Beryl intraprende un lungo viaggio alla ricerca di un posto dove fondare una nuova comunità. Alla fine non avrà solo conosciuto il mondo e trovato una nuova famiglia, ma soprattutto avrà scoperto l’amicizia, il coraggio e la tolleranza. E non sarà più sola.