In visita al Museo della calzatura di Vigevano

castello-sforzesco-vigevanoLa sede è sontuosa: il Museo della Calzatura occupa infatti alcune sale del Castello Sforzesco di Vigevano, un gioiello in una città-gioiello che già da sola vale la visita.
È un museo che nasce dalla grande tradizione calzaturiera vigevanese e che permette di ricostruire la storia delle calzature, con tante curiosità e un’interessante sezione etnica, dedicata alle calzature tradizionali di tutto il mondo.

La Stanza della Duchessa

museo-calzatura-vigevano-pianella-beatrice-esteIl pezzo più antico del museo, vero fiore all’occhiello, è la pianella di Beatrice d’Este, duchessa di Milano e moglie di Ludovico il Moro, una delle principesse più colte e raffinate del Rinascimento.
È la tipica calzatura delle dame d’alto rango delle corti quattrocentesche europee, con un’alta zeppa ricoperta di pelle, ritrovata all’interno del castello, nel corso di lavori di ristrutturazione.
La pianella, che risale al 1495, è al centro della Stanza della Duchessa. Una stanza “magica”, che all’ingresso del visitatore si anima di luci, mentre una voce racconta la storia di Beatrice d’Este e la vita nelle corti quattrocentesche.

Le altre sale 

museo-calzatura-vigevano-scarpe-tacchi-a-spilloIl Museo si articola poi in tre sale e una grande galleria dove sono esposte circa 400 calzature, delle 3000 circa che sono patrimonio del museo.
Una collezione imponente il cui nucleo principale è costituito da quella dell’imprenditore calzaturiero Pietro Bertolino, che ne fece dono alla città e a cui il museo è dedicato.
Al centro di ogni sala, una postazione multimediale consente al visitatore, se lo desidera, di trovare tante informazioni sui modelli che preferisce, con notizie di tipo storico e tecnico.

Le scarpe di papa Pio XI
Le scarpe di papa Pio XI

E i modelli sono tanti,  ognuno con una storia da raccontare. Ci sono elegantissime scarpe con i tacchi a spillo, modelli che sono nati proprio qui, a Vigevano, negli anni cinquanta; le scarpe dei papi, da Pio XI a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI; un polacchino di Benito Mussolini; le scarpette femminili da teatro dell’Ottocento, in tessuti come il raso e impreziosite da ricami; i sandali del 1938, in camoscio blu, di Maria José del Belgio, moglie di Umberto II di Savoia…
museo-calzatura-vigevano-scarpa-futurista-244x300Le più curiose? Fate notare ai nipotini le  scarpe “futuriste”, dal disegno originalissimo (e molto attuale), o la minuscola calzatura “mosca”, realizzata in capretto con lacci e fiocchetto in punta, o la gigantesca scarpe n. 59 del cestista Shaquille O’Neal: rimarranno a bocca aperta (e anche noi)!

E non potevano mancare i pezzi  che portano la firma di grandi stilisti come Donna Karan, Christian Dior, Guccio Gucci, Louboutin, Coco Chanel, Manolo Blahnik e tanti altri: insomma, il museo permette anche di seguire l’evoluzione dello stile e dell’eleganza attraverso un accessorio che da sempre è parte integrante del look.

Scarpe da tutto il mondo

museo-calzature-vigevano-scarpe-etnicheIl Museo della calzatura però non espone solo scarpe italiane e “occidentali”, ma anche un’ampia raccolta di scarpe provenienti da varie parti del mondo.
Tra i pezzi più curiosi, che certamente attireranno la curiosità dei bambini, ci sono le scarpe giapponesi, sia i tradizionali sandali a metà tra zoccolo e infradito, in alcuni casi corredati anche degli appositi calzini, sia le scarpine per i “piedi di loto”, i piedi delle donne che avevano subito a pratica della fasciatura (una pratica continuata fino alla metà del ‘900 e che impediva ai piedi di svilupparsi naturalmente, deformandoli per mantenerli di dimensioni ridottissime).
E poi calzature dal grande nord, come stivali esquimesi in pelle di foca, scarpe lapponi in pelle di renna, sovrascarpe russe in corteccia intrecciata; calzature orientali con la punta all’insù; scarpe africane
Insomma, tanti mondi e tante culture raccontate attraverso un oggetto di uso quotidiano come la scarpa!

Informazioni: www.museocalzaturavigevano.it

Ecco alcuni dei pezzi esposti nel museo

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