Zambezia

Un film d’animazione tutto africano, questo Zambezia: prodotto in Sudafrica, ambientato in Monzambico, un regista,Wayne Thornley, sudafricano. E che in prima battuta incuriosisce proprio per questo, almeno noi abituati a collocare tutte le grandi produzioni cinematografiche di animazione in America. Per poi scoprire che è un film godibilissimo, fresco e capace di commuovere i bambini, e un po’ anche noi.

Ambientato nella valle dello Zambesi,  il film trae ispirazione da un paesaggio che rappresenta la quintessenza dello spettacolare ambiente africano.  Zambezia è una città-albero che si trova immersa nel tronco di un enorme albero di baobab, in cima a una maestosa cascata nel cuore dell’Africa. È abitata da uccelli e guidata dal saggio guerriero Sekhuru.
Il giovane falco Kai vive nel deserto insieme al padre, che non vuole che lui raggiunga Zambezia per cercare di entrare a far parte del corpo dei coraggiosi Hurricane, i difensori della città addestrati da Ajax per pattugliare i cieli di Zambezia.
Kai decide di infrangere il divieto e di unirsi agli Hurricane. Nel tentativo di dissuadere Kai dal suo intento, suo padre viene catturato da Budzo, un iguana a capo di un gruppo di cospiratori che vogliono attaccare la città. Con la compagna Zoe, Kai si incarica di salvarla, dall’armata di Budzo, e di salvare così suo padre.

Storia di formazione, dunque, e di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Ma con qualcosa in più: infatti la trasgressione al divieto del padre per Kai non ha il senso della sterile ribellione all’autorità paterna. Anzi, sarà proprio la sua ribellione a fare uscire il padre da una rassegnazione alimentata dal risentimento.

Tutto quanto è stato usato per la realizzazione di questo film e della valle di Zambezia prende spunto dal mondo reale. I falchi pellegrini sono tra i volatili più veloci al mondo: riescono a raggiungere le 250 miglia all’ora. I caprimulgi sono veramente capaci di vedere benissimo al buio. Gli uccelli tessitori davvero riescono a costruire dei nidi usando solo il becco… Queste le idee di base dalle quali regista e sceneggiatori sono partiti per realizzare il primo film ad alto budget realizzato in Africa.

 

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