I tre moschettieri

Un mito davvero intramontabile, quello dei Tre Moschettieri! Un mito che ha nutrito generazioni di ragazzi (e anche non ragazzi, a dire il vero) con la rocambolesca serie di avventure e colpi di scena che animano del pagine del grande Alexandre Dumas padre, e che tengono i lettori col fiato sospeso fin dalla prima riga. Straordinaria la creazione dei caratteri dei protagonisti, contrapposti e complementari,  e in particolare di  quello di D’Artagnan, l’adolescente spaccone ma dai mille talenti che ancora oggi, ben  più di 150 anni dopo l’uscita del romanzo (1844 ), affascina tanti ragazzi.
E la maggiore prova della fortuna duratura di questo romanzo, che pare passare indenne attraverso i secoli senza mostrare segni di invecchiamento, sono proprio le sue trasposizioni per lo schermo,  sia quello televisivo (tutti ricordiamo le serie di cartoni animati ispirate al personaggio di D’Artagnan e andate in onda intorno agli anni ’90), sia quello cinematografico (il primo film ispirato a questo romanzo risale al 1909!). E oggi arriva nella sale cinematografiche la sua ennesima trasformazione, nel film I tre moschettieri realizzato con la modernissima tecnologia 3D e interpretato, tra gli altri, da “stelle” come Orlando Bloom e Milla Jovovich.  La trama è quella di sempre: Porthos, Athos e Aramis sonoi  tre migliori moschettieri al servizio del Re di Francia come i suoi migliori moschettieri. Dopo aver scoperto una cospirazione per rovesciare il trono, i moschettieri si imbattono in un giovane aspirante eroe, D’Artagnan, e lo prendono sotto la loro ala protettiva. Insieme, i quattro affrontano una pericolosa missione per far luce sul complotto che minaccia la Corona, ma anche il futuro dell’Europa…

Nulla di particolarmente nuovo nella trama (d’atra parte, è evidente che “funziona”, e anche molto bene!). La novità sta nella meravigliosa tecnologia di cui si avvale il film, e che permette un grado di verosimiglianza mai prima raggiunto. L’impressione è quella di trovarli proprio all’interno della scena e di poter toccare con mano personaggi, animali, oggetti…  Questo, anche grazie all’accuratezza e alla puntigliosità del regista, Paul Anderson. Basti pensare che  gli attori che interpretavano i tre moschettieri hanno seguito le lezioni di scherma della medaglia d’oro ai campionati europei, la tedesca Imke Duplitzer, o che il reparto di armi ha realizzato a mano oltre 800 armi d’epoca per le riprese.
Insomma, godiamocelo questo film, anche se conosciamo benissimo D’Artagnan e i suoi amici moschetieri: d’altra parte, un po’ di sogno e di avventura fa sempre bene, soprattutto ai bambini e ai ragazzi, che sicuramente lo guarderanno con occhi incantati.

M.S.

 

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