“Il drago invisibile” al cinema

Il-drago-invisibile-locandinaAnche se è estate, un bel film ricco di poesia è sempre apprezzato dai bambini, e per noi nonni è l’occasione di un bel pomeriggio passato insieme ai nipotini. E in questi giorni, per aiutarci, è nella sale cinematografiche proprio un bel film ricco di poesia: Il drago invisibile.
Un film che, attraverso una storia delicata e affascinante, parla di uno dei grandi temi di questa nostra epoca: la fragilità della famiglia e la complessità dei rapporti familiari.

La trama

Il protagonista è Pete, un bambino che alla morte dei genitori viene adottato da un grande drago verde che lui chiama Elliott in omaggio al protagonista del suo libro preferito.
Insieme a Elliott, e grazie alla sua capacità di rendersi invisibile, Pete vive nei boschi, lontano dagli uomini.
Un giorno Pete incontra Grace, una guardia forestale, a cui racconta la sua storia. Una storia incredibile, ma che suscita la curiosità della donna, figlia di un intagliatore, il signor Meacham, che da sempre affascina i bambini della città raccontando la storia di un drago che si nasconde nella foresta.
Grace cerca quindi di andare a fondo ed è aiutata da Natalie, la figlia di Jack, il proprietario della segheria locale con cui è fidanzata.

Effetti speciali e protagonisti bravissimi

Il film, lo avrete immaginato, è ispirato a Elliott, il drago invisibile, il film Disney del 1977 che sicuramente ricorderete (almeno per averlo visto allora insieme ai vostri bambini!). Ma non è un semplice rifacimento d quel film; anzi, ne riscrive la storia, mettendo l’accento sui problematici legami familiari e su quelle “famiglie allargate” che sono una delle caratteristiche del nostro tempo.
Il risultato è un film molto godibile sia per i bellissimi effetti speciali (il drago è bellissimo!), sia per la bravura dei protagonisti. E non solo di attori affermati come Robert Redford nei panni dell’intagliatore e di Bryce Dallas Howard in quelli di sua figlia Grace, ma soprattutto del piccolo Oakes Fegley che interpreta Pete con grande sensibilità, riuscendo a rendere benissimo le diverse sfaccettature della psicologia del personaggio.

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