Una mostra per rivivere un’epoca: il transatlantico Rex

Era il 27 settembre 1932 quando il transatlantico Rex partì da Genova per il suo viaggio inaugurale verso New York. Quel primo viaggio non fu baciato dalla fortuna: a causa di una sosta imprevista a Gibilterra per un guasto tecnico, accumulò tre giorni di ritardo. Ma meno di un anno dopo il Rex ebbe la sua rivincita:nell’agosto del 1933 si aggiudicò, unica nave italiana, il Nastro Azzurro per la più veloce traversata dell’Atlantico, sottraendolo al transatlantico tedesco Europa grazie a una traversata da Gibilterra a New York compiuta in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti, alla velocità media di 28,92 nodi. Oggi, a far rivivere quest’epoca gloriosa, quando grandi navi passeggeri percorrevano l’Atlantico sfidandosi in velocità e i passeggeri non potevano ancora sognare i loro nipoti avrebbero compiuto questo stesso tragitto in aereo, in poche ore, c’è la mostra Rex, ospitata nel Palazzo San Giorgio, a Genova.  Una mostra allestita in occasione degli ottant’anni di questa storica impresa, e in ricordo della più grande nave passeggeri italiana, distrutta purtroppo in Istria durante la seconda guerra mondiale. Un allestimento di grande suggestione, e ispirato alla famosa scene del film Amarcord di Fellini, che molti di noi ricorderanno: la grande nave illuminata che passa di notte al largo di Rimini, dove la attenda la folla, a bordo di piccole imbarcazioni. Una scena nata dalla potente fantasia del regista – il Rex non passò mai nell’Adriatico,se non alla fine, quando fu trasferito da Genova a Trieste, in piena guerra e senza passeggeri, per cercare di salvarlo – ma che è rimasta nell’immaginario di tutti noi. L’esposizione comprende modelli, fotografie, oggetti, grafica pubblicitaria e di propaganda, fotografie d’epoca e ricordi della grande nave, anche forniti da semplici cittadini che hanno contribuito, con i materiali in loro possesso, a far rivivere questo mito. Un mito che oggi, grazie a questa mostra,  possiamo raccontare ai nostri nipotini, trasmettendo loro tutta la magia di un’epoca in cui le navi si sfidavano sulle acque dell’Atlantico, e l’America era molto più lontana di quanto non lo sia oggi.   Informazioni: www.porto.genova.it