Un museo per scoprire i vecchi ‘mestieri in bicicletta’

museo-mestieri-in-biciciletta---fotografoIn visita al Museo dei mestieri in bicicletta di Fabriano, nelle Marche.

Qualcuno probabilmente lo ricordate anche voi. Io ricordo l’arrotino, che arrivava in bicicletta nel cortile della casa dove abitavo da bambina e lanciava il suo richiamo stridulo. Ma io ero una “bimba di città”; nei paesi invece la bicicletta era ben più diffusa ed è rimasta per lungo tempo nono solo un mezzo di trasporto privilegiato, ma anche un vero e proprio strumento di lavoro. Ed è proprio alle “biciclette da lavoro” che è dedicato il bellissimo e curioso Museo dei mestieri in bicicletta di Fabriano (Marche).

Il museo espone circa 70 biciclette usate per svolgere i mestieri più svariati e che raccontano la vita quotidiana dei nostri nonni, dagli anni venti agli anni sessanta circa.
Sono state raccolte con infinita passione (e pazienza) da Luciano Pellegrini, un fabrianese doc che aveva cominciato a lavorare, tanti anni fa e quando era poco più di un bambino, proprio su una di queste biciclette, girando per le cascine e i paesi a raccogliere stracci.
Poi Luciano è passato ad altro, ma la passione per la bicicletta gli è rimasta e ha percorso tutta l’Italia per raccogliere la sua collezione. Che ora annovera le biciclette dello spazzacamino, del cocciaro, del ciabattino, del pompiere, dello sciuscià, del vetraio, del disinfestatore… Insomma, tanti volti di un’Italia laboriosa e ingegnosa, che era pronta con tanta inventiva a trovare infiniti espedienti per continuare a usare gli oggetti, facendoli aggiustare con amore (un’epoca passata ormai, ahimè: quasi impossibile oggi trovare qualcuno che abbia voglia di riparare alcunché!).

Il museo sembra fatto apposta per i nonni e i nipoti. Ogni bicicletta ha una storia e un ricordo che è bello per noi poter raccontare ai bambini. C’è per esempio la bicicletta del materassaio, con tutto ciò che occorreva per cardare la lana e poi ricucine i materassi (io questo me lo ricordo bene; e mi ricordo anche quando noi, in casa, facevamo la stessa cosa con i cuscini…); c’è quella del fotografo, che girava di paese in paese per immortalare matrimoni, battesimi…; c’è quella del lattaio, con i due grandi recipienti di latta montati accanto alle ruote (e anche questa forse molti di voi la ricordano…); c’è la bicicletta dell’arrotino, completa della mola che usava per sistemare coltelli e forbici; quella del barbiere, che girava per le campagne ed era richiesto soprattutto per le feste, quando si indossava “l’abito buono”; c’è quella del castagnaro, che montava perfino il recipiente per cuocere le caldarroste… E potremmo continuare. Insomma, un museo che è un vero gioiello della memoria. Da vedere, se siete da quelle parti!

Informazioni: www.mestieriinbicicletta.it

Ecco alcune delle bicicletta esposte nel museo:

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