Ophidia – Il fascino dei serpenti

Pensate di conoscere bene i serpenti? Mah, vediamo… Secondo voi ci sono serpenti che “fanno il morto” per sfuggire ai predatori? E sapete perché il Pitone Palla si chiama così? Beh, se non lo sapete, poco male. Perché ora potete scoprire tutto, ma proprio tutto, sui serpenti, in un luogo magico, che vi conquisterà. È la Casa delle Farfalle di Bordano (UD), che da sabato 3 a domenica 11 settembre dedica ai serpenti un’esposizione che li vedrà protagonisti assoluti: “OPHIDIA – Il fascino dei Serpenti”.Una mostra affascinante, in cui i visitatori potranno osservare da vicino  numerosi esemplari provenienti da diversi continenti, alloggiati in terrari appositamente allestiti. Ce ne sono tanti, grandi e piccoli, pericolosi e innocui, sgargianti nei colori e camaleontici nel mimetismo; ci sono quelli che stritolano le prede e quelli che si difendono dai predatori appallottolandosi su se stessi, spacciandosi per specie più pericolose.
E un vero giro del mondo sulle tracce dei serpenti. Si può partire dall’America centro-meridionale, con il Boa constrictor,  che  raggiunge i 40 anni di età e misura fino a 4 metri di lunghezza, famoso perché riesce a cogliere di sorpresa le prede grazie al suo colore mimetico, che lo nasconde nel sottobosco, e le uccide  soffocandole tra le sue possenti spire.
Risalendo verso nord, ecco il Falso serpente corallo (Lampropeltis triangulum): diffuso nelle zone aride del Messico, questo rettile inoffensivo imita forma, colori e comportamento del velenoso Serpente corallo per allontanare i potenziali predatori.
E, sempre in tema di falsi, ecco anche il Falso serpente a sonagli (Heterodon nasicus), una specie nordamericana che  imita il pericolosissimo serpente a sonagli nella forma, nel colore e nel caratteristico suono che produce con un particolare movimento delle squame; se ciò non basta, si rigira all’improvviso “pancia all’aria” emettendo un forte odore di carne decomposta per sembrare un cadavere e far desistere così i predatori.
Dagli Stati Uniti viene anche il Serpente del Grano (Elaphe guttata), così chiamato dal suo habitat prediletto – i campi di grano – dove caccia i topi di cui si nutre, mentre in Africa  Occidentale vive  il Pitone Palla (Python regius), che deve il suo nome all’abitudine di appallottolarsi e nascondere la testa tra le spire quando si sente minacciato e che, come altri pitoni, ha la particolarità di covare le uova, dopo averle deposte, scaldandole con il calore dei suoi muscoli.

Ce n’è abbastanza per incuriosirvi, vero? E, soprattutto, per incuriosire i nipotini, ai quali nelle due domeniche della mostra sarà dedicata un zona particolare, con  laboratori creativi/didattici in cui i bambini, seguiti da personale qualificato, potranno ideare e realizzare dei giochi in tema adatti alle varie età.
Insomma,  non resta che darci appuntamento a Bordano!

M.S.

 

 

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