Race. Alla conquista del Polo Sud

Il laboratorio sotto il ghiaccio di Amundsen

18 gennaio 1912: dopo 50 giorni di marcia nella solitudini antartiche, la spedizione guidata da Sir Robert Falcon Scott arriva al Polo Sud. Ad aspettarla, quattro bandiere norvegesi piantate nel ghiaccio, un mozzicone di sigaro, una tenda e due messaggi datati 14 dicembre 1911, uno in inglese e uno in norvegese: Roald Amundsen lo aveva preceduto di più di un mese, compiendo la traversata in appena 39 giorni con l’ausilio solo di cani groenlandesi e slitte.
Oggi, questa epica corsa per la conquista del Polo Sud è rievocata nella mostra Race. Alla conquista del Polo Sud, allestita negli spazi del Palazzo Ducale a Genova.

Una sfida tragica

Helmer Hanssen, uno dei compagni di Amundsen

Partita per fini squisitamente scientifici, la spedizione verso il Polo Sud era presto diventata una vera e propria gara in cui si confrontarono non solo due uomini di altissimo valore, ma due concezioni molto diverse dell’impresa. Da una parte Amundsen, il norvegese pragmatico, che affronta l’impresa con uno spirito quasi “sportivo”, affidandosi a quelle che da sempre sono le risorse degli Inuit, i popoli che vivono nelle terre dei ghiacci: i cani da slitta e gli indumenti di pelle di foca. Dall’altra Scott, l’inglese idealista inviato dalla Royal Geographical Society, con i suoi pony della Manciuria, destinati in breve tempo a soccombere in quelle terribili condizioni climatiche, e motoslitte che si rivelarono presto difettose.

Scott, come si sa, ebbe la peggio: né lui né i suoi quattro compagni sarebbero mai arrivati al campo base. La loro tenda fu trovata sei mesi dopo, a sole 11 miglia da un deposito di viveri che era stato allestito per loro lungo il percorso. Dentro la tenda una macchina fotografica e i diari nei quali gli esploratori avevano appuntato meticolosamente ogni cosa, dalle osservazioni di viaggio agli ultimi pensieri prima della morte.
Eppure, la sconfitta di Scott si trasformò in una sorta di vittoria morale: la sua tragica spedizione suscitò un’ondata di emozione e, mentre i suoi diari vennero e letti da migliaia di persone, il successo di Amundsen passò quasi in sordina.

La mostra di Genova

Uno dei pannelli della mostra

Oggi, a rievocare a un secolo di distanza questa sfida epica, c’è la mostra Race. Alla conquista del Polo Sud, che si inaugura il 16 ottobre a Genova, dove rimarrà fino al 18 marzo 2012, per poi “volare” negli Stati Uniti d’America.
Ideata dall’American Museum of Natural History di New York, la mostra racconta in modo interattivo ed emozionante questa grande sfida, in cui due team di uomini straordinari si sfidarono percorrendo 2900 chilometri su distese di ghiaccio mai prima di allora attraversate dall’uomo.
Grazie a filmati, installazioni multimediali, riproduzioni, oggetti storici e materiale dell’epoca la mostra ricostruisce la preparazione di Amundsen e Scott per i rispettivi viaggi polari. Tra gli oggetti più significativi, abiti ed equipaggiamenti usati da entrambe le squadre durante il viaggio, modelli a grandezza naturale di parte dei campi base e un diorama che ricostruisce l’habitat della più grande specie di pinguino al mondo, il pinguino imperatore.
La mostra però vuole essere anche un percorso interattivo, in cui i visitatori, grazie ad attività pratiche,

Il diorama dei pinguini imperatore

laboratori didattici e giochi interattivi touch–screen, possono rivivere quella straordinaria esperienza e immergersi in questo immenso continente di ghiaccio (13.000.000 di Kmq) che è il regno di pinguini, foche, gabbiani, balene, orche, orse e otarie e dove la sopravvivenza quotidiana è una sfida. Una sfida che continua ancora oggi, anche se con mezzi e strumenti ben diversi, nelle stazioni di ricerca installate in Antartide e in cui vivono, a seconda della stagione, tra le 1.000 e le 5.000 persone. E anche a loro, e alla loro vita in questa regione estrema, è dedicata una sezione della mostra.

La visita continua all’Acquario di Genova

I pinguini dell’Acquario di Genova

Allestita nel Sottoporticato del Palazzo Ducale di Genova, la mostra Race. Alla conquista del Polo Sud continua anche nell’Acquario (con un biglietto di ingresso unico), dove sono state allestite vasche espositive, uniche in Europa, apposite per poter ospitare le forme di vita provenienti da quel “deserto di ghiaccio” che è stato teatro delle spedizioni e della sfida di Scott e Amundsen. Qui si possono ammirare esemplari di specie che per poter vivere nelle condizioni climatiche dell’Antartide hanno sviluppato particolarissime forme di adattamento e che presentano forme e colori straordinari: dall’anemone dei ghiacci con i suoi colorati tentacoli arancioni, alle stelle del freddo di colore rosso vivo, dall’Adamussium colbecki, un mollusco dalla conchiglia rosso-viola, fino alla stella serpentina con le lunghe braccia che srotola per catturare le prede. Ma i protagonisti principali di questo percorso nell’Acquario sono i pinguini delle due specie di Magellano e papua, ospiti in una grande vasca dove possono essere visti da due diversi livelli, in modo che il visitatore abbia la sensazione di immergersi idealmente nel loro freddo mondo e possa osservarli nel loro agile e veloce movimento subacqueo, nei balzi e guizzi per uscire dall’acqua e nel loro caratteristico e buffo modo di camminare sulla terraferma.

Informazioni – Biglietti: Intero 8.00 €, ridotto 6.00 €, scuole 4.00 € –  ingresso gratuito con biglietto Acquario di Genova
Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00, la biglietteria chiude 1 ora prima
telefono 010 5574065/064
www.palazzoducale.genova.it
Sito della mostra: www.racepolosud.it
Informazioni ache sul sito www.acquariovillage.it

 

 

 

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