In Valle Aurina con i bambini: le Cascate di Riva e il Sentiero di San Francesco

Le cascate di Riva

Volete un suggerimento per una splendida passeggiata, anche con i nipoti? Eccolo! Il sentiero delle Cascate di Riva e quello di San Francesco della Valle Aurina, quasi al confine con l’Austria.
La Valle Aurina è una valle laterale della Val Pusteria, interamente circondata da montagne imponenti e famosa per la sua esposizione, molto soleggiata. Se siete da quelle parti con i nipoti, è la gita perfetta per una giornata all’insegna della natura!
Le cascate sono tre, tre salti d’acqua via via più spettacolari, da raggiungere lungo un sentiero piuttosto semplice e sicuro, oltre che ben segnalato: un trekking perfetto anche per i bambini! Si trovano vicino a Campo Tures, all’ingresso del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina.
Il sentiero parte dal parcheggio di Wasserfallbar e dopo poco si dirama  in due: da un lato si sale alle cascate, dall’altro si imbocca il sentiero meditativo dedicato a San Francesco, che arriva alla Cappella di San Francesco e di Santa Chiara.
Entrambi i sentieri si snodano tra fitti boschi, che donano una deliziosa frescura e che sono essi stessi una fonte di scoperte per i bambini, che potremo guidare a osservare la forma dei sassi, il muschio che li ricopre, i fiori che crescono nelle radure… Quante sorprese!

Il sentiero di San Francesco

Una tappa del sentiero di San Francesco

Il sentiero di San Francesco è una specie di Via Crucis con dieci tappe meditative segnate da sculture di legno con versi del Cantico delle Creature. Alla fine del percorso, c’è la Cappella di San Francesco e di Santa Chiara, sempre aperta. Bellissimo e molto suggestivo, è un vero pellegrinaggio spirituale, ma forse più adatto a noi nonni che ai bambini.

Le cascate di Riva

L’altro sentiero conduce invece alle cascate di Riva ed è diviso in tre tappe. In tutto, si tratta di un percorso di circa un’ora, da fare in assoluta tranquillità con i nipoti.
Le tre cascate sono salti d’acqua via via più alti distanti circa venti minuti di cammino l’un dall’altro. La terza cascata è una delle più alte dell’Alto Adige: una vera emozione, con la massa di acqua che si getta impetuosa dall’alto sollevando una miriade di goccioline impalpabili che, nelle giuste condizioni di luce, possono accendersi con i colori dell’arcobaleno.
Per godere di questo spettacolo, bisogna fare un piccolo “sacrificio” in più: l’ultima parte del percorso infatti è un po’ più ripida delle prime due, anche se il sentiero è sempre sicuro, ben segnalato e ben delimitato.

Il ritorno

E per il ritorno? Naturalmente si può scendere per lo stesso sentiero. Per bambini e famiglie in cerca di avventura, però, c’è anche la possibilità di scendere… volando! Nelle vicinanze della terza cascata c’è infatti una Fly-line: un cavo di acciaio a cui ci si aggancia con un’imbragatura super-sicura e che porta, con alcune curve e virate, fin sotto la prima cascata. Un’esperienza emozionante e che regala anche paesaggi unici, come quello di cui si gode sorvolando il torrente.

 

 

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