In gita alla diga di Panperduto, in Lombardia

Il nome è sicuramente suggestivo e non sembra di buon auspicio: Panperduto. Oggi però è il nome di uno degli snodi idraulici più importanti – e suggestivi – della Lombardia: la diga nel territorio comunale di Somma Lombardo (Varese) da cui nascono due importanti canali artificiali. Una meta ideale per una gita con i nipoti!

Ma partiamo con un po’ di storia. E portiamoci alla metà dell’Ottocento, epoca di grandi realizzazioni idrauliche nel nord Italia. Fu allora che si cominciò a pensare alla possibilità di portare acqua per irrigare nella pianura a nord di Milano, la cosiddetta “pianura asciutta”.  Vi furono vari progetti, e tra tutti prevalse quello degli ingegneri Eugenio Villoresi ed Enrico Meraviglia: portare in queste terre acqua dal Lago Maggiore e dal Lago di Lugano. Questo il progetto originario; poi, si decise di usare solo le acque del lago Maggiore (e quindi del fiume Ticino, il suo emissario) per costruire due canali: il canale Villoresi, agricolo, e il Canale industriale, che alimenta la centrale idroelettrica della Società Vizzola Ticino, la seconda in Europa.

La diga di Panperduto è quella che devia le acque del Ticino per formare i due canali: un’opera idraulica imponente, inaugurata nel 1884, dopo la morte di colui che l’aveva progettata.

Oggi però la diga non è solo questo. Certo, i due canali continuano a esistere e sono un’opera preziosa che rende fertile una vasta zona della Lombardia; ma la diga ha un fascino che la rende meta di piacevoli passeggiate turistiche.
Raggiungerla è facile, anche in bicicletta, lungo il canale Villoresi, che è costeggiato da un sentiero facilmente percorribile, a piedi o, appunto, in bicicletta. E sarete sicuramente colpiti dall’armonia della costruzione, un’armonia che non sempre troviamo in un’opera industriale.
Una possibilità sicuramente affascinante è quella di visitare tutta la zona in battello, con una navigazione sul fiume Ticino fino allo sbarramento di Porto della Torre: i bambini ne saranno incantati!

Se siete con i bambini, poi, portateli al Giardino dei giochi d’acqua, uno spazio di giochi installati in una vasca di accumulo e che permettono di capire il movimento e la forza dell’acqua osservando il funzionamento di viti di Archimede, mulini, pompe…   Ci sono installazioni che permettono di regolare la velocità e la portata del flusso d’acqua, e quindi di sperimentare divertendosi i principi della fisica e di capire in che modo l’acqua è utilizzata per irrigare, creare energia, trasportare…

L’acqua è anche la protagonista del Museo delle Acque Italo-Svizzere, installato in un edificio che un tempo serviva come deposito delle attrezzature per la manutenzione. Un museo piccolo, ma da non perdere, anche (o soprattutto) con i bambini.
Il Museo si trova al centro dell’isola di Confurto, una lingua di terra immersa  nel verde e raggiungibile in barca tra il fiume Ticino e la diga.
Il museo, illuminato da una grande vetrata, è interamente dedicato all’acqua. Il percorso, suggestivo, permette di comprendere l’importanza di questo elemento per la vita, l’agricoltura, l’alimentazione e la produzione dell’energia elettrica.

P.S: Una curiosità, a proposito del nome: ci sarebbero due spiegazioni.
Secondo la prima, “Panperduto” vorrebbe dire “pane mancato” perché lo sforzo per la sua realizzazione all’inizio non sembrava compensato dai suoi vantaggi.
Per la seconda,  il nome “Panperduto” significherebbe “incasso mancato” e si riferirebbe invece al fatto che prima della costruzione della diga in questo tratto del fiume c’erano delle rapide che spesso facevano rovesciare le barche, con conseguente danno economico.
A voi la scelta!

Informazioni: comune.sommalombardo.va.it/diga-del-panperduto

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