Chiusdino, il paese della spada nella roccia

Chiusdino (Siena) è un delizioso paesino adagiato su una di quelle magnifiche colline toscane baciate dal sole e benedette da un paesaggio splendido. Una cascata di case dal caldo colore rosso intersecate da stradine che ci parlano del Medioevo, circondate da un verde che neanche la stagione invernale riesce a smorzare.
Un paese che vale senz’altro una visita, dunque… A renderlo famoso, però, è l’abbazia di San Galgano. Un’abbazia splendida, che risale all’Alto Medioevo e che custodisce una vera spada nella roccia… sì, proprio come quella di re Artù!

Una curiosità che farà la felicità dei bambini. Quindi, se li portate a visitare l’abbazia, preparatevi prima ripassando per bene la leggenda di Re Artù. Poi, però, sarà il fascino del luogo a conquistarvi.
L’abbazia di San Galgano sorge a poca distanza da Chiusdino, all’incrocio di due strade che in passato avevano un’importanza vitale: la Massetana, che univa Siena al mare attraversando le Colline Metallifere, e l’antichissima strada Maremmana, che collegava il cuore della Toscana a Grosseto. Consacrata a Galgano, in Santo nativo di Chiusdino vissuto nel XII secolo, l’abbazia fu costruita nel secolo successivo e consacrata nel 1288.
Col passare del secoli però l’abbazia, abbandonata dai monaci nel 1474, decadde progressivamente, e oggi le sue rovine, prive di copertura, si ergono maestose nella campagna senese.
A poche centinai di metri dall’abbazia, su una collina, sorge però la Cappella di Montesiepi: una piccola cappella a pianta rotonda, splendido esempio di romanico, costruita insieme al nucleo più antico dell’abbazia ma ancora intatta.
È qui, al centro di questa antica cappella rotonda, che affiora dal pavimento la spada nella roccia.  Secondo la tradizione sarebbe stata piantata dallo stesso San Galgano in segno della sua rinuncia perpetua alla guerra, quando il giovane, di nobili origini, scelse la vita eremitica. Un gesto che per i cavalieri medievali aveva un alto valore simbolico, perché la spada capovolta ricordava la croce di Gesù.
Si tratta di una spada misteriosa, dunque, di cui si ignora l’origine precisa, ma che comunque risale all’epoca medievale, come hanno dimostrato anche le indagini scientifiche più recenti. Danneggiata  con atti di vandalismo assolutamente inqualificabili negli anni Sessanta e nel 1991, è stata restaurata e ancora oggi, saldamente infissa nella pietra, ci affascina e sembra sfidarci a scoprire il suo segreto.

 

 

 

 

 

1 commento su “Chiusdino, il paese della spada nella roccia

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