A Napoli appuntamenti con lo spettacolo

33 spettacoli, 135 repliche: sono i numeri del Napoli Teatro Festival, la manifestazione teatrale che è giunta quest’anno alla quarta edizione. Un festival prestigioso, che è l’occasione non solo per vedere spettacoli nazionali e internazionali di grande qualità, ma anche per riscoprire una città bellissima ma orma purtroppo spesso lasciata ai margini dei grandi flussi turistici.
Una città da riscoprire anche attraverso gli spettacoli, allestiti nelle location più diverse e che spesso utilizzano come palcoscenico le splendide architetture e gli scorci scenografici di Napoli, sempre pronta a stupire e ad affascinare i suoi visitatori. Non saranno quindi solo i teatri “storici” di Napoli (il San Carlo, il San Ferdinando, il Mercadante, il Sannazzaro…) ad ospitare gli spettacoli, ma anche i luoghi più affasciananti della città: il Tunnel Borbonico, il percorso sotterraneo che parte dal Palazzo Reale e che fu utilizzato come ricovero antibellico durante la Seconda guerra mondiale; il cortile quadrato del settecentesco Real Albergo dei Poveri, voluto da Carlo III di Borbone per accogliere i poveri del Regno delle Due Sicilie; i Giardini Molosiglio, i giardini pensili anessi al Palazzo Reale e affacciati sul porto; il Salone delle feste e quello degli arazzi del Museo di Capodimonte, la splendida reggia nata come “casino di caccia” del re Carlo di Borbone…

Il programma del festival è fittissimo ed è “spalmato” in due diversi periodi: una prima tranche dal 26 giugno al 17 luglio e una seconda tra il 7 settembre e il 9 ottobre.
Tanti gli appuntamenti in programma, con i nomi più prestigiosi del teatro di tutto il mondo. Per gli appassionati della prosa, ecco i grandi nomi del teatro internazionale: la prima italiana di Le Dragon blue di Robert Lepage e The Tempest del regista inglese Declan Donnellan, che da 11 anni lavora con una compagnia di attori russi. E poi ci sarà un’ampia presenza del teatro giapponese, con Tokyo Notes e The Yalta Conference di Oriza Hirata, autore di una trentina di drammi, ma anche regista, teorico del teatro e direttore di compagnia.
Interessanti anche gli appuntamenti con il teatro italiano, con diversi spettacolo tra cui L’Opera da tre soldi, con la regia di Luca De Fusco (con Massimo Ranieri e Gaia Aprea), Hybris di Enrico Frattaroli, uno spettacolo sul sul mito della tragedia greca per eccellenza, quello di Edipo,
A chi ama la danza il Festival si presenta con cinque spettacoli di grande interesse. Si comincia con Sécheresse et pluie-recreation 2011 di Ea Sola, coreografa franco vietnamita di fama internazionale che propone una nuova versione di un suo famosissimo spettacolo del ’95 che vedeva in scena danzatori non professionisti, donne di età compresa tra i 55 e gli 80 anni che durante la guerra in Vietnam avevano dovuto imbracciare il fucile. Ora in palcoscenico ci sono 9 donne che non hanno fatto la guerra, ma sono state al fronte a consolare i soldati con il loro canto. E poi, il programma propone due spettacoli del coreografo brasiliano Ismael Ivo, Sacrificium-Victims of musical sensuality e Le sacre du Printemps, e due della canadese Marie Chouinard, Le trous du Ciel (in Europa per la prima volta e ispirato alle peregrinazioni di una antica tribù eschimese) ed Étude no. 1, appositamente ideato per la danzatrice Lucie Mongrain.
La prima parte del festival si chiuderà, il 17 luglio, con il concerto Exeradati mundi di Enzo Avitabile, un inno ai diseredati del mondo che da sempre vivono ai margini della storia combattendo tra il bene e il male.

Informazioni: www.teatrofestivalitalia.it

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