Calendarietti da tasca in mostra

Vi ricordate i calendarietti, quei cartoncini che verso Natale quasi ogni negozio ci regalava, come augurio di buone feste e di buon anno? Oggi certo non ci sono quasi più, soppiantati – come molte altre cose – dai nostri smartphone, così facili da consultare. Ma in passato erano spesso vere opere d’arte, decorate con immagini deliziose e di grande gusto, in mlti casi opera di artisti affermati.

Perciò nonni, non avete un po’ di nostalgia per questi bellissimi oggetti? Se è così, c’è una mostra per voi (ma anche per i vostri nipoti): è intitolata L’arte in tasca: calendarietti, réclame e grafica 1920-1940 ed è allestita presso il Museo della Figurina di Modena, un museo che da solo vale la visita (se vuoi approfondire, leggi questo articolo: In visita al Museo della Figurina di Modena)

Opere d’arte in formato ridotto

La mostra è dedicata proprio a questa forma d’arte, esplorata nel ventennio tra le due guerre mondiali, quando si diffuse l’Arte déco, con la sua eleganza e leggerezza, di cui sono espressione anche i calendarietti e le réclames.

La mostra espone circa 80 calendari da tasca, i cosiddetti ‘calendarietti del barbiere’,  ma anche tanti oggetti affini (réclame, etichette, confezioni di profumi, cosmetici e oggetti rari come un curioso apparecchio spruzza-profumo a monete degli anni Trenta) in un percorso espositivo suddiviso per tematiche e illustratori.
Una mostra curiosa, dunque, da visitare anche con i nipoti, per “educarli” all’osservazione e alla scoperta del bello e di opere d’arte anche negli oggetti di uso quotidiano, apparentemente lontani dall’arte “blasonata”, ma anche per raccontare loro, con la nostra esperienza, com’era, quando i computer non esistevano.

Naturalmente la mostra è una bellissima occasione per visitare anche la collezione permanente del Museo della Figurina, con tanti bellissimi pezzi che ci riportano indietro nel tempo!

Informazioni:la mostra resterà allestita fino a febbraio 2018 –  museofigurina-mostra_calendarietti

Ecco alcuni dei calendarietti esposti nella mostra

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