Alla scoperta delle maschere di Mamoiada

Il Carnevale di Mamoiada è un rito antico, lontano dalla chiassosità sfrenata che in genere associamo a questa festa, e che affonda le radici nei riti e nei ritmi del mondo contadino. Un rito affascinante, che vale la gita a questo paesino nel cuore della Sardegna, in quella Barbagia che è ancora lontana dalle “rotte” turistiche dell’isola.
E la gita  gita che diventa un vero viaggio nel cuore delle tradizioni e delle maschere delle terre che si affacciano sul nostro mare nel Museo della maschere mediterranee, allestito proprio a Mamoiada.

La sfilata di Mamuthones e Issohadores

Ma andiamo per ordine. E partiamo da questo rito del Carnevale di Mamoiada, così insolito e ricco di storia. Qui infatti ogni anno a Carnevale si ripete la sfilata dei Mamuthones e degli Issohadores. Una sfilata che avviene per la prima volta il a gennaio, il giorno di Sant’Antonio (una festa del mondo contadino molto sentita e festeggiata in vario modo in diversi paesi d’Italia), per poi ripetersi l’ultima domenica di Carnevale e il martedì grasso.

I protagonisti

Una sfilata unica prima di tutto per i suoi protagonisti. I Mamuthones sono vestiti di pelli di pecora e indossano una maschera di legno scuro dall’espressione sofferente; portano sulla schiena una “corazza” di campanacci (pesano circa 30 chili!) legati con cinghie di cuoio, e al collo altre campanelle più piccole. Gli Issohadores indossano invece una camicia, una giubba rossa e, a tracolla, dei sonagli; alcuni portano una maschera bianca e tutti hanno una corda, la soha, che oggi è di stoffa ma un tempo era di cuoio.

La sfilata

Il giorno della sfilata nei quartieri della città si accendono dei fuochi e Mamuthones e Issohadores vi sfilano intorno, a un cadenzato passo di danza, facendo risuonare le campane.
Uno spettacolo affascinante, che affonda le radici in riti precristiani e che è carico di significati profondi legati al mondo contadino. Il suono dei campanacci dei Mamuthones aveva infatti il compito di allontanare dalle campagne e dalle case gli spiriti maligni che influivano in maniera negativa sull’annata agraria e pastorale, che inizia appunto in coincidenza con il Carnevale, quando la natura si prepara al risveglio primaverile; la corda degli Issohadores, gettata come un lazo sulla folla, rappresenta invece la fertilità che viene data a tutta la comunità.

Il Museo delle maschere mediterranee

Legato a questa tradizione secolare e a queste maschere così particolari è il Museo delle maschere mediterranee, creato proprio a Mamoiada con l’intento di costituire un luogo di contatto tra tutte le tradizioni e le maschere di Carnevale dei Paesi del bacino del Mediterraneo, in particolare quelle caratterizzate da  maschere di legno, pelli di animali e campanacci o altri strumenti con cui produrre suoni.
Insomma, l’idea è quella di rintracciare una sorta di filo conduttore capace di legare le diverse culture nate intorno al nostro mare, nella convinzione che esistano degli elementi in comune, legati alla civiltà pastorale e contadina, che le collegano.

La visita

Una visita al museo equivale quindi proprio a un viaggio alla ricerca di questi fili. Si parte naturalmente dai Mamuthones e dagli Issohadores del Carnevale di Mamoiada, per poi passare ai protagonisti dei carnevali di altri paesi della zona e finire con i Carnevali di tre diverse aree geografiche: l’arco alpino, la penisola iberica e la penisola balcanica.

I giorni del Carnevale a Mamoiada

Il Museo delle maschere mediterranee si può visitare in qualsiasi stagione, e anzi offre la possibilità di fare itinerari guidati che comprendono anche visite al territorio e, per i bambini, laboratorio e attività, in particolare rivolti alle scuole, in ogni periodo dell’anno.

Nei giorni di Carnevale, poi, oltre alle sfilate dei Mamuthones ci sono anche altri appuntamenti, come il tradizionale “funerale” del fantoccio di Juvanne Martis, la cui comparsa segna la fine dei giorni di festa, che viene portato in giro su un carretto trainato da un asino e  viene pianto con canti sconsolati.  E sono in programma anche eventi dedicati in particolare ai bambini.
Il Museo propone inoltre itinerari speciali, con visite alle botteghe dei mascherari per capire come nascono le maschere, degustazioni delle specialità gastronomiche locali e la possibilità di assistere alla vestizione dei Mamuthones e degli Issohadores.
Un’occasione di più per una gita a Mamoiada!

Informazioni: www.museodellemaschere.it – www.mamuthonesmamoiada.it

Trovi un altro articolo sulle tradizioni di Carnevale della Sardegna a questo link:
La Sartiglia di Oristano

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