Il babà

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© Corina Daniela Obertas | Dreamstime.com

Il babà è uno del dolci più famosi della cucina napoletana. Il segreto per la sua riuscita sta nella lievitazione, che lo rende così morbido e leggero, oltre che naturalmente nello sciroppo con cui viene bagnato, che tradizionalmente è a base di rum, anche se per i bambini si può fare con altri aromi.
A Napoli, praticamente ogni famiglia ha la sua ricetta. Quella che trovate qui è di mia madre, che riusciva sempre a mettere qualche tocco personale, un po’ creativo e un po’ “pratico”, anche nelle ricette più elaborate.

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Ingredienti

Per la base

  • 180 g di farina
  • 125 g di burro
  • 3 uova
  • Un cubetto di lievito di birra
  • Un cucchiaio e mezzo di zucchero

Per lo sciroppo

  • 2 bicchierini di rum (per i bambini, è possibile sostituire il rum con uno sciroppo alla frutta, ad esempio alla ciliegia)
  • 3 cucchiai di zucchero
  • Gelatina di albicocche

Come si fa

  • Mettete in una tazzina il cubetto di lievito con mezzo cucchiaio di zucchero e sbriciolatelo.
  • Quando è diventato cremoso, aggiungeteci un cucchiaio di farina e due dita di acqua appena tiepida. Mescolate in modo da avere una pastella piuttosto molle.
  • Mettete a lievitare questo impasto per circa un quarto d’ora.
  • Quando il lievito ha raddoppiato di volume, setacciate il resto della farina in una terrina e aggiungetevi le uova e il burro (tranne un pezzetto che serve a ungere lo stampo). Versate anche il lievito e lavorate tutto con le mani o con una impastatrice elettrica, sbattendo energicamente la pasta finché non sarà diventata liscia ed elastica e non si staccherà dalle pareti della terrina in un solo pezzo.
  • Aggiungete un cucchiaio di zucchero, lavorate ancora un po’, quindi versate la pasta in uno stampo alto che avrete già imburrato. La pasta dovrà occupare poco più di un terzo dello stampo.
  • Mettete a lievitare in un luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria.
  • Dopo circa un’ora-un’ora e mezzo la pasta sarà lievitata fino all’orlo dello stampo. Allora infornate a forno già caldo, a 180°, finché il babà non avrà acquistato un bel colore dorato. Prima di spegnere, verificare la cottura inserendo del babà uno stuzzicadenti: se esce asciutto, il dolce è cotto.
  • Mentre il babà cuoce, preparate lo sciroppo mettendo sul fuoco una casseruola con lo zucchero e mezzo bicchiere di acqua. Lasciate bollire per qualche minuto, quindi spegnete e aggiungete il rum (o lo sciroppo alla frutta, se preparate il dolce per dei bambini).
  • Estraete il babà dal forno, lasciatelo riposare qualche minuto e sfornatelo sul piatto di portata. Quindi imbevetelo di questo sciroppo, versandocelo sopra a cucchiaiate.
  • Per rifinire il babà, sciogliete cinque o sei cucchiai di gelatina di albicocca in un tegamino a fiamma bassa e spalmatela sul dolce.

Potete gustare il babà semplicemente così, oppure servirlo con un dolce “cuore” di frutti di bosco, oppure di panna, o di crema pasticcera…

3 commenti su “Il babà

  1. Leggo spesso i consigli che fornite , questa volta vorrei fornire io un consiglio per il Babà con un solo momento di crescita.
    1 cubetto di lievito, 1+ 1/2 tazzina di olio di semi, 1 cucchiaio di zucchero, 3 uova intere , 3 tuorli 1 cucchiaino di sale, 300 gr. farina Manitoba, burro x lo stampo da 25 cm.
    Sciroppo: Sciogliere in 1/2 l di acqua, fatta intiepidire, 300/350 gr di zucchero ed aromatizzarla a piacere
    Sciogliere il lievito nell’olio con l’aggiunta dello zucchero; in untegame a sponde alte mettere le uova, aggiungere il lievito sciolto e poco per volta la farina “impastando” il composto con le fruste a “cavatappo” aggiungere il sale continuando la lavorazione x 10 minuti circa . Imburrare lo stampo e versarvi il composto. Lasciare lievitare e quando si è triplicato il volume infornare a forno riscaldato alla temperatura di 160° per 30/35 minuti.Quando si sarà dorata la superficie fare la prova della cottura con uno spaghetto introdotto obliquamente. Grazie per avermi permesso di esprimere il mio parere, assicuro la sicura riuscita dell’esperimento impiegando minor tempo.
    Ps. vorrei inviarvi una foto ma non so ancora come fare.

    1. Grazie mille, Sara. Proveremo a farla anche così!
      Un cordiale saluto
      Annalisa Pomilio
      Redazione di noinonni.it

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