Una leggenda di Capodanno

villaggio-neve_Nikola-Knezevic-_-Dreamstime.comNelle valli del comasco l’ultima sera dell’anno c’è l’usanza di appendere fuori dalla porta di casa un bastone e un sacco con dentro un tozzo di pane. Volete sapere perché? Ecco una leggenda, da leggere ai bambini, che spiega quest’usanza.

Era la sera dell’ultimo dell’anno. Fuori, una bianca coltre di neve copriva i tetti e le strade del paese. La luna splendeva, ma soffiava un vento gelido e ogni cosa era irrigidita dal gelo.
Tutti gli abitanti erano al caldo, nelle loro case, e stavano festeggiando il Capodanno insieme ai propri cari, davanti a una bella tavola imbandita.

avaroSolo Tobia non festeggiava in compagnia. Era l’uomo più ricco del paese, e stava facendo ciò che amava di più al mondo: in un cantuccio della sua bella casa, aveva tirato fuori il forziere e contava il suo denaro, tante monete d’oro sonante.

Era concentrato nella sua occupazione preferita quando udì bussare alla porta.
Di malavoglia, coprì le monete con un panno e andò ad aprire. Si trovò davanti un pover’uomo, magro e curvo, che se ne stava inginocchiato sulla neve e tremava di freddo: non aveva neanche un mantello con cui coprirsi.
Tobia, molto contrariato, gli chiese: – Chi siete? Che cosa fate qui? Che cosa volete?
povero_Feelfree777-_-Dreamstime.com– Sono un povero viandante che si è perso – rispose l’uomo. – Vi chiedo la carità di poter dormire nel vostro fienile.
– Io non permetto a nessuno di dormire nel mio fienile. Andate via! Io non posso aiutarvi.
– Datemi almeno un pezzo di pane!
– Non ho pane. Andatevene!
– Datemi un sacco o uno straccio per coprirmi: muoio di freddo!
– Non ho nessuno straccio.
– Non mi reggo neanche in piedi: non avreste un bastone a cui appoggiarmi?
– Non ho neanche bastoni! Via, via!
E così dicendo Tobia chiuse la porta in faccia al pover’uomo.

Quindi si girò e tornò tutto contento dalle sue monete. Però, quando alzò il panno con cui le aveva coperte, non trovò più nulla: si erano trasformate in foglie secche!
Tobia uscì subito per cercare quel viandante, ma di lui non c’era traccia. E per il resto dei suoi giorni, continuò a vagare per le vie del paese chiamandolo e raccontando a tutti la sua disgrazia.
Da allora, nelle valli del comasco tutti appendono alla porta della propria casa un bastone e un sacco con dentro un tozzo di pane.

 

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