Tante casette di carta

Un’idea carina per giocare in casa con i bambini, utilizzando pochi materiali di recupero: costruire tante casette di carta con cui, con un po’ di fantasia, realizzare perfino un vero paese, con strade e incroci.

Per farlo, si parte dall’interno dei rotoli di carta igienica. Quindi non buttateli: sono preziosi! (ma questo tutte le nonne, e le mamme, lo sanno). E poi, armatevi, di carta colorata, colla, forbici… Insomma, quello che tutti abbiamo in casa!

Che cosa serve

  • Interno dei rotoli della carta igienica
  • Carta sottile di vari colori
  • Carta bianca
  • Forbici con la punta arrotondata (così i bambini possono usarle senza pericolo)
  • Colla
  • Una matita
  • Pennarelli
  • Un piattino rotondo piccolo o una tazzina

Come si fa

  • Prima di tutto, misurate i rotoli della carta igienica e ritagliate a misura la carta colorata. Quindi usatela per rivestirli, fissandola con un po’ di colla.
  • Ora occupatevi del tetto. Aiutandovi con il piattino o la tazzina, tracciate sulla carta colorata un cerchio.
  • Decoratelo a piacere, quindi ritagliatelo.
  • Con le forbici, praticate un’incisione dal bordo fino al centro; sovrapponete leggermente le due estremità, in modo a ottenere una forma leggermente conica, e fissatele con un po’ di colla: ecco il tetto della casetta.
  • Procedete così anche per le altre casette.
  • Ora, non vi resta che completarle. Sulla carta bianca disegnate le porte e le finestre della casetta (attenti alle dimensioni!), ritagliatele e incollatele. Ecco fatto!
  • Se volete, potete disporre le casette su un cartoncino leggero, dopo aver disegnato vie, incroci, passaggi pedonali e magari anche qualche segnale stradale: avrete costruito un vero villaggio!

Trovi altri lavoretti da fare con i rotoli di carta igienica anche a questi link:
I pesci con i rotoli di carta igienica
Un prato con gli interni dei rotoli di carta igienica
Le macchinine con materiali di riciclo
La pecorella di cartone e ovatta
Il serpente di cartone
L’albero dei gufi
Il bruco-portapenne
L’unicorno

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