La pace, filastrocca che piace

Una bellissima filastrocca che ci ha mandato l’autore, Mimmo Mòllica. Una filastracca da leggere, noi e i nostri bambini, per riflettere sull’importanza della pace e su quello che ognuno di noi può fare per promuoverla, anche nella nostra vita quotidiana, sulla scia dell’esortazione del Dalai Lama: “Se vogliamo costruire la pace nel mondo, costruiamola in primo luogo dentro ciascuno di noi”.

Ringraziamo, anche a nome dei lettori, l’autore, Mimmo Mòllica, che ha messo questa poesia a disposizione di noinonni.it, e quindi… di tutti noi!

La pace, filastrocca che piace

La pace fa molto rumore,

è frastuono che piace

e dà il batticuore

ad ogni seguace.

È un fragore assordante,

una bomba che esplode

sul mondo arrogante,

violento e rapace.

La pace si indigna e non tace,

è una voce di bimbo che grida

“è scoppiata, è scoppiata la pace”.

È conquista, è vittoria, è una sfida,

l’invenzione geniale più audace

perché il mondo, tranquillo, sorrida.

La pace è la casa di tutti,

e di tutti, d’ognuno è la pace:

è una pianta che dà molti frutti,

è una quercia possente e tenace.

È la guerra che semina lutti,

ma chi semina su questa terra

tanti semi di pace sincera

farà di ogni lembo una serra

e ogni giorno sarà primavera.

La pace non è solo un diritto,

ma un impegno costante, un dovere;

non è un posto trovato in affitto,

ma un immenso, agognato piacere.

Certo, è assai faticoso il tragitto,

ma è la cosa più bella che possa accadere.

Se la pace si potesse comprare

sarebbe un fantastico affare:

tu dai pace alla Terra e stabilità,

io do pace fraterna e ti do libertà.

Ma la pace non è in vendita sai…

e acquistarla non potremo mai,

possiamo cercarla noi insieme però

e un metodo adatto io forse ce l’ho.

Seduti su una nuvola bianca

abbattiamo steccati e confini:

tutto il mondo sarà zona franca,

noi saremo soltanto inquilini

del Pianeta che Lui ci ha donato,

amici sinceri, fratelli e cugini,

sarò il nuovo fratello adottato,

eterni compagni di gioco e bambini,

saremo i figli di un mondo rinato.

Ama tutti, non far male a nessuno,

non c’è pace se non c’è libertà,

non saremo mai in pace se ognuno,

del mondo, non lotta le sue atrocità.

Tieni a bada ogni giorno i tuoi vizi

e stai in pace con i tuoi vicini,

non avere giammai pregiudizi,

siamo autori dei nostri destini,

dobbiam farci di pace fautori

perché il nuovo anno ci trovi migliori.

Diciam pace ogni giorno,

ripudiamo la guerra

e vedremo d’intorno

rifiorire la terra.

La pace non solo si sogna,

potrà diventare realtà,

ma per custodirla bisogna

sognarla con gran volontà.

L’umanità ponga fine alla guerra,

a discordie ed atrocità,

se il mondo ferisce ed atterra

può porre fine all’umanità.

Pace non vuol dire soltanto

fermar le guerre e le ostilità

che danno il dolore ed il pianto,

bisogna fermare l’immoralità.

La pace non è mai un sovrappiù

e un trattato di pace

puoi siglarlo anche tu:

basta dire “ne sono capace

e di far la pace non smetterò più”.

“Ti prometto con tutto il mio cuore

di donarti la mia gioventù,

cancelliamo ogni antico rancore

e sfatiamo qualunque tabù,

io sarò il tuo fantastico amico,

per me fantastico sarai pure tu”.

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