Solitudine: danni anche per la nostra salute!

Uno dei grandi problemi dei nonni, si sa, è la solitudine. Un problema che diventa più pressante quando i nipoti doppiano la boa della scuola media, e quindi le famiglie dei nostri figli hanno meno bisogno di noi mentre parallelamente l’età avanza e gli acciacchi diventano più frequenti limitando anche la nostra vita sociale. Ma un problema che, in base a recenti statistiche, riguarda sempre più spesso anche i giovani, connessissimi attraverso la rete social, ma in realtà troppo frequentemente privi di contatti umani autentici.

Diversi tipi di solitudine

Certo, c’è solitudine e solitudine. C’è la solitudine che subiamo, quella che ci è imposta dalle circostanze esterne e che ci getta in uno stato di malinconia, se non di depressione. Quella che talvolta creiamo anche da soli, nell’illusione di costruirci una corazza che ci metta al riparo dalle delusioni e, in ultima istanza, ci difenda (ma non è così!). E c’è la solitudine che scegliamo, magari in un tratto della nostra vita, e che ci aiuta a ritrovare noi stessi, a meditare sulle nostre scelte, a ritrovare la via.
Ma, diciamocelo, almeno alla nostra età la prima è quella più frequente, e anche la più pericolosa!

Gli effetti della solitudine subita

Ed è proprio la prima, la solitudine subita, che ci crea dei problemi. Problemi non solo psicologici o pratici, ma anche problemi di salute!

Non a caso un recente studio condotto da medici tedeschi su un campione di 15.000 persone ha rilevato come la solitudine abbia importanti effetti collaterali: crescono i rischi cardiovascolari, la pressione ne risente, aumentano i casi di stress e di ansia e si apre la porta alla depressione.

E non basta: la solitudine abbassa le nostre difese immunitarie, rendendo più difficile combattere le infezioni. E poi, molto spesso mette fuori combattimento la regolarità dei nostri pasti, non solo perché in genere quando ci sentiamo stressati tendiamo a privilegiare gli alimenti ricchi di zuccheri, sali e grassi (e questo ci fa malissimo!), ma anche perché va “fuori fase” un ormone che regola l’appetito, e quindi tendiamo ad alterare il ritmo consueto dei pasti.

In termini di salute, i ricercatori dicono che questo tipo di solitudine equivale a fumare 15 sigarette al giorno: un bel po’, se pensiamo ai danni collaterali del fumo!

 

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