Colesterolo: che cos’è e come combatterlo

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Parola d’ordine: combattere il colesterolo. Ormai è un mantra che riguarda tutti noi e che, soprattutto dopo una “certa età”, non risparmia nessuno. Anzi, i dati dicono che le persone affette da ipercolesterolemia è in aumento: nel 1998 si trattava del 24% della popolazione, oggi del 38%.
Sotto accusa il lavoro sedentario, la scarsa attività fisica e un’alimentazione troppo ricca. Insomma, per ridurre il colesterolo dobbiamo correggere le nostre abitudini di vita. Peccato che sia facile dirlo, ma più difficile metterlo in pratica…

 Che cos’è il colesterolo?

Ma intanto, vediamo esattamente che cos’è questo nemico nascosto. E cominciamo col dire che, come forse non tutti sanno, il colesterolo è in gran parte prodotto dal nostro fegato, e solo in parte proviene dall’alimentazione.
Si tratta di un grasso che si deposita sulla parete delle nostre cellule per proteggerle. È quindi un elemento indispensabile per la nostra salute e gioca un ruolo fondamentale in particolare per la membrana cellulare, a cui garantisce permeabilità e fluidità. Ognuno di noi ne ha in media 150 grammi, e ogni adulto deve ingerirne tra 1 e 2 grammi al giorno. Insomma, il colesterolo è necessario e solo il suo eccesso è nocivo!
Ci sono però due tipi di colesterolo, uno detto “buono” e l’altro “cattivo”. Il colesterolo “cattivo” è quello LDL (Low Density Lipoproteins) e trasporta il colesterolo dal fegato verso le cellule; il colesterolo “buono” è quello HDL (High Density Lipoproteins) e ha il compito di “recuperare” il colesterolo in eccesso e di riportarlo il fegato.
Per questo è importante anche verificare il rapporto tra i due tipi di colesterolo. L’LDL in genere costituisce i 70% del colesterolo totale; quindi anche se il colesterolo totale non è particolarmente elevato, ma l’LDL è più alto della media e associato a un HDL più basso della media, c’è un certo rischio cardiovascolare.
Per controllare il colesterolo basta fare un semplice esame del sangue. I valori ottimali sono:

  • colesterolo totale inferiore a 200 (che significa 2 grammi per litro di sangue)
  • colesterolo LDL inferiore a 130
  • colesterolo HDL tra 40 e 80.

Perché è così pericoloso?

Ma perché il colesterolo è pericoloso per la nostra circolazione sanguigna? Ebbene, basta pensare che per poter raggiungere tutte le cellule del nostro corpo, il colesterolo viene trasportato dal sangue. Perciò se c’è un eccesso di colesterolo LDL, può depositarsi nei nostri vasi sanguigni formando delle placche che li danneggiano, irrigidendoli e rallentando il flusso del sangue, con il pericolo di trombi che possono formarsi al livello del cuore, degli arti o del cervello. Un pericolo tanto più elevato in quanto un tasso elevato di colesterolo non dà sintomi e quindi può continuare ad aumentare senza che ce ne rendiamo conto.
Per questo è importante sottoporsi a controlli regolari!

 Perché tende ad alzarsi?

Ma perché il colesterolo tende ad alzarsi? In primo luogo aumenta quando la nostra alimentazione è troppo ricca di grassi. Però su questi valori agiscono anche fattori genetici (ci sono spesso intere famiglie che soffrono di colesterolo alto), l’alcol, ipertensione e alcune malattie, come in particolare il diabete.

 Come combattere il suo aumento?

Ma insomma, che fare per combattere l’aumento del colesterolo? A parte i casi in cui sarà il medico a indicarsi una cura specifica, noi possiamo agire fin da subito correggendo la nostra alimentazione e modificando il nostro stile di vita. Che magari ci aiuteranno a che a eliminare qualche chilo di troppo (altra cosa molto utile per combattere il colesterolo!).

Per l’alimentazione:
  • Prima di tutto, ridurre i grassi e in particolare quelli saturi, di origine animale. Da evitare in particolare burro, lardo e strutto; da privilegiare i grassi di origine vegetale, come l’olio extravergine di oliva e gli oli di seni (di soia, di girasole, di mais, di arachidi). Oggi sul mercato è disponibile anche l’olio di riso, che pare abbia la proprietà di abbassarlo.
  • Preferire metodi di cottura con pochi grassi come la bollitura, la cottura a vapore o alla griglia, evitando la frittura e limitando anche la cottura in padella.
  • Attenzione anche ai grassi nascosti. I grassi infatti non sono presenti solo nei condimenti, ma anche negli alimenti stessi. Da evitare o ridurre insaccati, formaggi, uova; attenzione anche ai tipi di latte e latticini: meglio preferire il latte scremato o parzialmente scremato, lo yogurt magro e fra i formaggi quelli meno grassi, come i fiocchi o il primo sale.
  • Frutta e verdura a volontà. Non solo apportano vitamine, e antiossidanti, ma perché contengono molte fibre vegetali, che riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo, senza dimenticare gli antiossidanti, che contrastano la formazione delle placche sui vasi sanguigni.
  • Per le proteine, privilegiare il pesce, da consumare anche due o tre volte alla settimana (a eccezione dei molluschi e dei crostacei),evitando le fritture e privilegiando le cotture al vapore, alla griglia, al cartoccio o simili.
  • Assumere Omega 3, che proteggono il nostro sistema cardiovascolare e che si trovano in certi tipi di pesce, nella frutta secca (noci, mandorle…) e negli oli di semi.
  • Ridurre o eliminare l’alcool, in particolare i superalcolici.
Per lo stile di vita:
  • Non fumare: il fumo fa abbassare i livelli di colesterolo ‘buono’ e danneggia le arterie).
  • Praticare attività fisica, che aumenta il colesterolo ‘buono’, scegliendo sport aerobici come il ciclismo, la ginnastica aerobica, il ballo, il nuoto, la camminata a passo veloce… Non occorre battere dei record: basta farlo con regolarità!
  • Controllare il peso, perdendo i chili in eccesso. Stare attenti anche al girovita in eccesso: oggi i medici danno importanza anche a questo dato e suggeriscono di non superare un girovita di 88 centimetri per le donne e 102 per gli uomini.
  • Fare i necessari controlli medici, controllando non solo i valori del sangue, ma anche la pressione ed eventuali patologie come il diabete.

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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