Alla scoperta della quinoia

quinoa-Voraorn-_-DreamstimeScopriamo le tante virtù della quinoia, una pianta che è bene inserire nella nostra dieta!

Appena qualche anno fa, chi ne aveva mai sentito parlare? Pochi, immagino, almeno qui in Italia: la quinoia è infatti uno di quegli alimenti comparsi da poco tempo sulle nostre tavole, e sicuramente sconosciuti quando eravamo bambini. Anche se non è certo un “ritrovato” moderno: era conosciuto e utilizzato fin dall’antichità dalle popolazioni dell’America Latina. E la sua importanza è tale che la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha dichiarato il 2013 “anno internazionale della quinoia”

Tanti vantaggi per la salute

I suoi pregi? Ne ha tanti! Ma prima di tutto, sgombriamo il campo da un malinteso: nonostante il suo aspetto, che ricorda un po’ l’orzo e il fatto, non è un cereale. È una pianta della famiglia delle Chenopidaceem, la stessa degli spinaci. E, in quanto tale, è priva di glutine e quindi va bene per chi soffre di celiachia.

Ma non basta. La quinoia è ricca di proteine (dal 10 al 17%) e contiene buone quantità degli aminoacidi essenziali, cioè quelli che il nostro organismo deve assumere con l’alimentazione perché non è in grado di fabbricarli, e in particolare di lisina e metionina. La lisina aiuta i nostri muscoli a usare meglio l’ossigeno, mentre la metiolina favorisce il metabolismo dell’insulina. Due funzioni non da poco, no?

La quinoia inoltre fa bene anche a chi soffre di diabete, perché fa aumentare la nostra glicemia più lentamente di cereali come il grano o il riso (ha insomma quello che si definisce “un indice glicemico basso”). E poi, è ricchissima di fibre, un altro elemento importante èer il nostro benessere.

Infine, per completare il quadro, contiene anche minerali come il ferro, lo zinco e magnesio, e vitamine tra cui quelle del gruppo B e la vitamina E (anche se quest’ultima si perde in parte con la cottura).

Come consumarla

La quinoia si può usare tranquillamente in cucina in sostituzione del riso, del couscous, dell’orzo. Basta bollire i semi per circa 15 minuti e poi condirli come si preferisce. La quinoia è cotta quando i grani appaiono gonfi e con un piccoli rigonfiamento bianco.
Unico avvertimento: prima di cuocerla, lavatela. Il rivestimento esterno dei chicchi, infatti, contiene la saponina, che le dà un gusto un po’ amaro e che può anche limitare l’assorbimento die minerali.

In cucina potete usare anche la farina, aggiungendola a quella di frumento per ottenere piatti sia dolci sia salati dall’aumentato contenuto proteico.

 

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