Viva la piscina, ma… attenti alle micosi!

L’acqua è sempre una grande attrazione, per grandi e bambini. E se magari noi adulti frequentiamo le piscine per necessità (nuoto e acquagym sono tra le attività più consigliate, anche alla nostra età!), i bambini lo fanno per giocare, divertirsi, nuotare, mettersi alla prova, fare sport.
Bellissimo, certo. Però… attenzione! Perché se anche sono controllatissime e rispondono a tutti gli standard igienici, nelle piscine c’è un “pericolo” sempre in agguato: la micosi.

In piscina le due forme più diffuse sono l’intertigine micotica inguinale e l’intertigine micotica interdigitale (il cosiddetto “piede d’atleta”), e provocano macerazione della pelle, prurito e arrossamento.

Come si diffondono

Ma come mai in piscina si diffondono così facilmente? Perché a trasmettere le micosi sono dei funghi che attaccano la penne; e questi funghi producono delle spore, impermeabili e molto resistenti (resistono anche al cloro) che si diffondono nell’ambiente e vanno ad attaccare altre persone.

Questo non significa che tutti coloro che frequentano una piscina vengono attaccati dai funghi; questi prosperano certo in un terreno caldo e umido come quello appunto delle piscine, ma per lo più attecchiscono quando la pelle presenta delle abrasioni o quando le difese immunitarie sono più deboli.

Come evitarle

I punti più colpiti sono le pieghe cutanee, come quelle dell’inguine oppure tra le dita dei piedi, dove appunto è più facile che ristagni l’umidità. Quindi, per evitare di avere problemi, la prima regola è quella di fare sempre una doccia dopo il bagno, anche per lavare via il cloro, e di asciugarsi sempre accuratamente.

E poi evitiamo di girare a piedi nudi: oltre che nell’acqua, le spore possono trovarsi anche sul bordo della piscina, negli spogliatoi, nelle docce, nelle saune… Meglio sempre usare le ciabatte di gomma ed eventualmente coprire il piede, anche in acqua, con le apposite calzine.

Come curarle

Se si sa di essere soggetti a micosi, a scopo preventivo si può anche spalmare sulle zone più a rischio una piccolissima quantità di crema solfo-salicilica (a base di zolfo e acido salicilico), che è la stessa crema che si usa, poi, nel corso dell’infezione.

In genere, se trattata in modo adeguato, la micosi scompare nel giro di 8-10 giorni. Bisogna però stare attenti, sia perché, se non curata, potrebbe estendersi anche ad altre parti del corpo, sia perché nessun trattamento riesce a distruggere completamente le spore dei funghi. Per questo la micosi può ripresentarsi anche a distanza di anni, se si presentano le stesse condizioni.

 

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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