Bambini, occhio alla bilancia!

I dati sul sovrappeso e l’obesità infantile in Italia nel rapporto di “Okkio alla salute” presentato al Ministero della Salute.

L’obesità, e in particolare l’obesità infantile, è una delle emergenze del nostro tempo. Un’emergenza sulla quale sono puntati da tempo i riflettori, con campagne di sensibilizzazione che stanno dando dei buoni frutti, se è vero che in meno di dieci anni, tra il 2008-2009 e il 2016, i bambini obesi o in sovrappeso nel nostro paese sono diminuiti del 13%. E questa è la buona notizia rilevata dall’indagine condotta da “Okkio alla salute”, i cui risultati sono stati presentati recentemente al Ministero della Salute.

I dati della ricerca

I dati, raccolti su un campione di 48.946 bambini di 8-9 anni rappresentativo di tutte le regioni italiane, dicono che la percentuale di bambini obesi di 8-9 anni scende dal 12% del 2008-2009 al 9,3% del 2016, e quella dei bambini in sovrappeso passa dal 23,2% del 2008-2009 al 21,3% del 2016.
Numeri che fanno ben sperare, anche se l’Italia, tra i paesi europei, si colloca ancora agli ultimi posti nell’obesità infantile.

C’è ancora da fare!

Analizzandoli attentamente, però, emergono delle criticità, anche a fronte del risultato positivo raggiunto. Infatti non solo c’è ancora un forte divario tra il nord e il sud del paese (al sud, i numeri restano più alti), ma le abitudini alimentari dei bambini sono spesso ancora errate.
Qualche esempio? In Italia l’8% dei bambini salta la prima colazione e il 33% fa una colazione inadeguata, con troppi carboidrati e proteine; a metà mattina il 53% dei bambini fa una merenda troppo abbondante; il 20% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura; il 36% dei bambini consuma ogn giorno bevande zuccherate o gassate.

A questi dati sull’alimentazione si affianca poi il fatto che i nostri bimbi fanno poca attività sportiva: il 23,5% fa giochi di movimento al massimo un giorno a settimana, mentre il 33,8% svolge attività fisica strutturata (quello che noi chiamiamo “sport”) solo un giorno a settimana. Inoltre, solo un bambino su quattro va a scuola a piedi o in bicicletta. Brutte abitudini che sono favorite dall’uso scorretto delle tecnologie: il 44 % ha la TV in camera, il 41% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi, i tablet e i cellulari per più delle due ore al giorno che è il massimo tempo raccomandato dagli esperti.

Il ruolo della famiglia

Un ultimo dato che dovrebbe far riflettere: il 40% delle madri il cui bambino è in sovrappeso o è obeso ritiene che il peso di suo figlio sia nella norma. E se chiedessero ai nonni, probabilmente (anzi, certamente) questa percentuale aumenterebbe!. Quindi, cerchiamo prima di tutto di essere obiettivi e di “censurare”, partendo da noi stessi, certe abitudini alimentari che poi hanno riflessi negativi anche sui nostri bambini!

 

 

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Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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