Quel bruciore di stomaco…

È un disturbo ahimè frequente, e che non riguarda solo noi nonni: il bruciore di stomaco è diffuso anche tra le persone giovani. Spesso, quando ne soffriamo, tendiamo a pensare che si tratti di gastrite, ma non è sempre così: si parla di gastrite, infatti, solo quando c’è un’infiammazione delle pareti interne dello stomaco, attaccate dagli acidi dei succhi gastrici, che arrivano a “bucare” lo strato protettivo che lo ricopre.

La gastrite può essere causata da un batterio, l’Helicobacter Pylori, ma anche da stress, da alcuni farmaci (per esempio, l’aspirina o la cosiddetta “aspirinetta” che noi nonni spesso prendiamo con una certa regolarità), dall’abuso di alcol o anche da problemi alla tiroide.
In genere, il dolore dovuto alla gastrite peggiora dopo il pasto ed è localizzato nella parte alta dell’addome, ma non ha sempre la stessa intensità: la gastrite infatti può comparire improvvisamente con dolori forti, ma può anche essere cronica, cioè svilupparsi nel tempo con dolori inizialmente deboli, e in alcuni casi può perfino essere asintomatica. Comunque non va sottovalutata, perché potrebbe causare delle ulcere: è sempre bene parlarne con il medico, soprattutto se i sintomi durano qualche giorno, anche per escludere eventuali altre cause.

Ma come si fa la diagnosi di una gastrite? Se si ha il sospetto che sia dovuta all’Helicobacter Pylori, si può fare il test specifico per questo batterio; per chi è avanti negli anni, può essere indicato un esame specifico, l’EGDS (detto per brevità gastroscopia), una sonda flessibile alla cui punta c’è una telecamera e una luce,  che permette di esaminare con precisione le pareti  di esofago, stomaco e duodeno. Naturalmente sarà però il medico a valutare con precisione quali esami fare e quando.

Per “tamponare” temporaneamente la situazione, si possono prendere degli antiacidi. Prima di ricorrervi, però, meglio calibrare l’alimentazione, che anche in questo caso si dimostra una “chiave” molto utile per la nostra salute. Infatti in caso di bruciore di stomaco è bene fare pasti leggeri e frequenti evitando i cibi che possono causare acidità come i fritti, il tè, il caffè, il cioccolato, gli alcolici, le bevande gassate, i succhi di frutta, i pomodori, gli agrumi… E poi, cercare di fare una passeggiata dopo pranzo e di lasciare passare un po’ di tempo tra il momento del pasto e quello in cui si va a coricarsi, in modo da favorire la digestione. Piccoli accorgimenti, ma sempre utili… in attesa di consultare il medico!

 

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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