Lo svezzamento: le linee guida indicate dai pediatri

bambino-pappa-seggioloneLa mamma è tornata al lavoro, e tocca a voi dare le prime pappe al nipotino? Aiuto! Certo, c’è l’esperienza, ma quante cose sono cambiate dai nostri tempi! Niente panico, però.
Prima di tutto, la regola è attenersi scrupolosamente e alla lettera alle indicazioni della mamma, che peraltro seguono quelle del pediatra.
Qualche nozione di base però può essere utile anche a noi. E allora, vediamo quali sono le raccomandazioni del ministero della salute:

  • non iniziare lo svezzamento troppo presto. Il momento ideale è intorno ai sei mesi (noi lo facevamo un po’ prima), ma continuare comunque con il latte (materno o artificiale) ancora per alcuni mesi.
  • Parola d’ordine, gradualità. Introdurre un alimento alla volta, lasciando passare almeno tre o quattro giorni per introdurne uno nuovo, in modo da poter verificare se si manifestano delle allergie.
  • L’ordine degli alimenti non è più così importante come ai nostri tempi. In particolare, ora la tendenza è quella di dare abbastanza presto anche la pastina e il semolino, che contengono glutine, per vedere fin da subito se si manifesta un’intolleranza a questa sostanza.
  • Da evitare invece assolutamente sale e zucchero.
  • Da limitare gli alimenti proteici (che invece quando i nostri bambini erano piccoli andavano alla grande). Secondo i pediatri, un eccesso di formaggi, formaggini e carne appesantisce il metabolismo dei bambini e può portarli anche in futuro a preferire una dieta squilibrata.

 

Detto questo, quali sono le tappe dello svezzamento?  Si comincia con una prima pappa, fatta semplicemente cuocendo una farina di cereali (in genere riso, senza glutine) nel bordo vegetale (solo brodo fatto facendo bollire patata, zucchina, carota e lattuga) e senza sale. Invece di cuocerla, si può stemperare una farina precotta, sempre nel brodo vegetale.  All’inizio 50 g di liquido sono più che sufficienti, e una quantità di farina adatta a ottenere una consistenza simile a quella di una crema.
Questa pappa deve essere offerta al bambino prima della poppata, ma senza forzarlo. Se proprio la rifiuta, provate a posticipare lo svezzamento ancora di qualche giorno, continuando con la solita poppata.
Pian piano, potete aumentare la quantità di pappa. Quando raggiungete i 200 grammi, la poppata sarà interamente sostituita dalla pappa.
A questo punto, potete cominciate a introdurre anche un cucchiaio delle verdure che usate per fare il brodo, passate. Pian piano aumentate la quantità di verdure, fino ad arrivare a 3-4 cucchiai. A questo punto potete introdurre anche altre verdure: vanno bene tutte quelle di stagione.
Una volta fatto anche questo passo, aggiungete alla pappa un cucchiaino di olio extravergine di oliva e, dopo qualche giorno, un cucchiaio di parmigiano grattugiato.
Se fin qui è andato tutto bene (ma sicuramente sì!), è ora di iniziare a dargli anche la seconda pappa, introducendo nel contempo le proteine: carne, pesce, formaggio e l’uovo (dopo il settimo mese). Bastano 40 g al giorno di proteine, suddivise nei due pasti e sempre introducendo un alimento per volta.
La carne e il pesce vanno cotti al vapore e poi passati, ma si può ricorrere anche agli omogeneizzati e ai liofilizzati (soprattutto per comodità, se per caso si è fuori casa).

 

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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Lo svezzamento… dalla parte dei nonni
Svezzamento: sei cose da sapere,
Mangiare bene, fin dai primi mesi,
I bambini e il cibo: da 0 a 12 mesi

 

 

 

4 commenti su “Lo svezzamento: le linee guida indicate dai pediatri

  1. Io sto facendo lo svezzamento alla mia bambina e fortunatamente ho trovato questo sito di prodotti per bambini dove acquisto liofilizzati e cremine delle migliori marche a prezzi decisamente convenienti! Dateci un’occhiata anche voi! Ciao Nicoletta

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