Le punture d’insetto: fastidiose, e non solo!

Sono decisamente tra le cose più fastidiose dell’estate (e non solo: ormai alcuni insetti sopravvivono anche alle temperature più fresche), e per alcuni sono perfino pericolose. Parliamo delle punture di insetti, a cui è difficile scampare.

Le zanzare

Le prime che ci vengono in mente sono quelle delle zanzare; fortunatamente nelle nostre zone le zanzare non trasmettono malattie, ma sono sicuramente fonte di disagio. In genere pungono nel tardo pomeriggio o la mattina presto, ma la zanzara tigre, più grande e che si sta diffondendo anche in Italia, “colpisce” anche in pieno giorno.
Nella maggior parte dei casi la loro puntura provoca semplicemente del prurito, anche se in alcuni casi, e soprattutto nei bambini, si può formare un pomfo, cioè un rilievo duro e arrossato che provoca molto prurito e può durare a lungo.La situazione naturalmente peggiora se ci si gratta, perché questo può causare infezioni che ritardano la guarigione. Perciò, che fare? Per gli adulti, ci sono in commercio diversi prodotti che alleviano il prurito; se non si hanno a disposizione, ma anche prima di applicarli, è utile mettere un po’ di ghiaccio sulla puntura, lavarla e disinfettarla.
Per i bambini, bisogna evitare i prodotti chimici (sarà eventualmente il pediatra a consigliare una pomata specifica), ma è bene fare il possibile per evitare che siano punti: per esempio, con delle zanzariere o usando dei repellenti naturali specifici, adatti ai più piccoli, a base di sostanze vegetali (si trovano in farmacia).

In alcuni, fortunatamente rarissimi, casi, la puntura di zanzara può trasmettere una patologia che può rivelarsi grave: il cosiddetto “Nile West Disease”, provocata da un virus trasmesso appunto dalle zanzare, in particolare quelle del genere Culex. Nella gran parte dei casi quest’infezione è asintomatica, ma in alcune persone può dare sintomi anche importanti ed evolvere in malattie importanti e pericolose.
La prima arma contro il Nile West Disease è evitare di essere punti ricorrendo a zanzariere e repellenti. Per limitare la diffusione delle zanzare delle zanzare, poi, è importante eliminare i depositi di acqua in cui si riproducono (nei sottovasi, nei recipienti che usiamo per innaffiare e in quelli in cui raccogliamo l’acqua piovana; nelle piscinette in cui facciamo giocare i bambini… lavare e cambiare l’acqua nelle ciotole dei nostri animali domestici; pulire i tombini e le grondaie per evitare accumuli di acqua…). Precauzioni semplici, ma utili per evitare fastidi più gravi.

Le zecche

Le zanzare però non sono gli unici insetti dai quali guardarsi. Un altro sono le zecche. E il morso delle zecche è pericoloso, perché può trasmettere malattie come la Boreliosi di Lyme, diffusa soprattutto in alcune regioni (Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria) e che, oltre a irritazione ed eritema della pella, col tempo può causare problemi a diversi organi.
Purtroppo non sempre ci si accorge subito della puntura di una zecca: la saliva di questo insetto infatti contiene un anestetico che fa sì non si avverta il morso. Quando ce ne accorgiamo, però, dobbiamo rimuovere la zecca con una pinzetta disinfettata, stando molto attenti per evitare che si rompa. Si deve afferrare con una pinzetta sottile, il più possibile vicino alla pelle, e tirare verso l’alto.
È bene anche chiedere consiglio al medico per un’eventuale profilassi.

Le cimici del letto

Può capitare anche di essere punti dalle cimici del letto. In genere queste punture lasciano segni rossi e ravvicinati sulle parti del corpo – braccia, collo, caviglie… – che rimangono scoperte quando si dorme. Provocano un intenso prurito che va alleviato con delle creme o delle pomate (in farmacia si trovano diversi prodotti da banco adatti) e che scompaiono nel giro di una settimana, ma in questi casi è importante anche procedere a una disinfestazione dei letti.

Le api e le vespe

Per le api e le vespe, il discorso è più complesso, anche perché la loro puntura può provocare reazioni allergiche, anche importanti.
Prima di tutto, bisogna tener presente che, se le api pungono solo se si sentono in pericolo, le vespe sono attirate dal cibo, e in particolare dai dolci: quindi, attenzione mentre si mangia!
Se si viene punti da un’ape o da una vespa, si possono avere due tipi di reazione.
Le persone non allergiche avvertono un intenso bruciore e la zona colpita si gonfia. Queste possono intervenire disinfettando la zona e togliendo il pungiglione (con un ago senza punta o una carta di credito) stando attenti a non romperlo. Poi, possono usare del ghiaccio per diminuire l’infiammazione e ridurre il dolore e, dopo, applicare una crema al cortisone (che deve essere prescritta da un medico).
Le persone allergiche, oltre agli stessi sintomi, ma più intensi e in una zona più ampia, possono avere difficoltà a respirare, dolore al petto e riduzione della pressione arteriosa. Se sanno di essere allergiche dovrebbero portare sempre con sé i farmaci antistaminici o gli appositi preparati monouso in commercio, naturalmente consigliati dal medico. In ogni caso, è bene che si rechino subito in un pronto soccorso per ricevere le cure più appropriate.

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