L’acetone dei bambini: che cos’è, che cosa fare

Malessere, mal di testa, inappetenza, vomito: ce n’è più che abbastanza per far preoccupare i genitori (i nonni… non ne parliamo neanche!), quando vediamo questi sintomi nel bambino. Spesso però la causa è banale, e si chiama acetone.

Che cos’è l’acetone?

L’acetone (o chetosi) è un disturbo che compare quando abbiamo esaurito gli zuccheri: l’acetone infatti è un composto chimico prodotto dall’organismo quando gli zuccheri scarseggiano e quindi si cominciano a bruciare i grassi. Il sintomo che ci dice subito che si tratta di acetone è il tipico odore di frutta molto matura dell’alito dei bambini: quando lo percepiamo, si tratta sicuramente di questo.
Nei bambini è frequente, più che negli adulti, perché hanno riserve inferiori di zuccheri; perciò spesso basta un digiuno prolungato per esaurire le scorte e far comparire l’acetone.

Come si fa la diagnosi?

Per i genitori e i nonni “esperti” spesso basta appunto il caratteristico odore dell’alito del bambini; in commercio esistono però delle strisce reattive per eseguire facilmente il test in casa, con l’urina (si acquistano in farmacia).

Le cause

Qualche volta, come abbiamo detto, basta il digiuno notturno per scatenare l’acetone: magari il bambino ha mangiato poco la sera prima, o ha mangiato cibi inadatti, ricchi di grassi ma poveri di carboidrati complessi (cereali integrali, pane, pasta…).
Anche la febbre, come il vomito ripetuto (ad esempio a causa di una gastroenterite) può essere causa di acetone, così come uno sforzo prolungato, per esempio un allenamento sportivo: tutte situazioni in cui l’organismo ha un grade dispendio di energie, che quindi deve reintegrare.

Che cosa fare?

In realtà, nella maggior parte dei casi basta mangiare qualcosa di zuccherino perché il disturbo si attenui; ma, come sanno bene genitori e nonni, purtroppo succede che i bambini rifiutino appunto di mangiare, proprio perché l’acetone dà anche nausea e inappetenza.
Comunque la prima cosa da fare, per intervenire in modo veloce in caso di acetone, è reintegrare gli zuccheri facendo assumere per esempio al bambino del succo di frutta o una bevanda zuccherata.
Se il vomito o l’inappetenza persistono, però, bisogna consultare il pediatra, anche perché per i bambini c’è il rischio di disidratazione.

In generale, bisogna sempre tenere d’occhio la dieta: sono infatti particolarmente soggetti all’acetone i bambini che seguono una dieta sregolata, per esempio consumando, soprattutto la sera, fritti, dolci con creme grasse, insaccati…
In caso di crisi di acetone perciò è importante curare la dieta per alcuni giorni, anche dopo che è passato, evitando latte, latticini, cibi grassi e privilegiando i carboidrati, in particolare quelli integrali.

 

Disclaimer  
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il  parere medico.

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