Gambe, scale &… aiuti in caso di difficoltà!

Quando mia madre, tanti anni fa, venne a vedere per la prima volta la casa in cui ci saremmo trasferiti, mi disse perplessa: “Ma con questa scala, se uno si rompe una gamba…”.
Allora ero giovane, e la frase della mamma mi fece sorridere; anzi, in famiglia, con mio marito e le mie figlie, nell’euforia del cambio di casa e dei nuovi spazi conquistati, ne ridemmo apertamente.
Poi sono passati un po’ (forse un bel po’…) di anni, ed è successo: un ginocchio un po’ gonfio per un problema di tendini, una banale scivolata, una brutta caduta con rottura della rotula… e la scoperta che la mansarda, con lo studio mio e di mio marito e la lavanderia, era diventata off limits per me.

Fortunatamente, col tempo (tanto!), la pazienza (anche questa, tanta!), la ginnastica e la fisioterapia, la mia gamba è andata quasi a posto, ma le scale restano ancora un ostacolo: sono meno agile di prima, inutile negarlo, il ginocchio si piega ma è ancora un po’ rigido e protesta più che può con un dolorino sordo soprattutto quando cerco di forzarlo, e in particolare in discesa mi sento meno sicura. E ancora ora, a distanza di diversi mesi dalla caduta e dall’intervento, la muscolatura della coscia è indebolita e devo lavorare molto con della ginnastica specifica per rinforzarla.

La mia esperienza non è certo unica: purtroppo siamo in tanti ad avere delle difficoltà più o meno accentuate di movimento, per le ragioni più diverse, arrivati a una certa età. E se una cosa mi ha insegnato la brutta avventura, è che dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, per evitare di trovarci a essere nostro malgrado  di peso agli altri e per poterci godere le gioie che la vita ancora ci riserva (come i nipotini, naturalmente…). E quindi, anche se non ne abbiamo proprio voglia e sia difficile trovare il tempo, cerchiamo di seguire i consigli dei medici e di tenerci in efficienza facendo ogni giorno tanto movimento. Basta una bella passeggiata, una nuotata, qualche esercizio sul tappeto di casa, un po’ di stretching un paio di volte alla settimana… Troppo? Anch’io lo pensavo, ma poi ho scoperto che correre ai ripari, dopo, è sempre difficile!

Per le scale, però, fortunatamente c’è una soluzione più semplice e che richiede meno tempo: un montascale. Se tanti anni fa, quando siamo venuti ad abitare nella mia casa, mi avessero detto che l’avrei fatto montare, avrei sorriso sotto i baffi. Ma tant’è: ora mi rendo conto che è uno strumento che risolve davvero molti problemi. E non è neanche troppo ingombrante; io temevo che, dal momento che la mia scala è a due rampe (e quindi fa un gomito) e non è certo larghissima, avrei avuto delle difficoltà, invece ci sono tanto modelli, anche di dimensioni ridotte ma ugualmente funzionali.
E neanche la spesa è un grosso problema: grazie a una legge del 1989, è possibile ottenere dei contributi dalla Regione per l’installazione di poltroncine montascale, anche senza avere un attestato di invalidità. In questo sito trovate informazioni dettagliate; il contributo è interessante perché copre una grossa parte della spesa, e non è difficile ottenerlo.

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