Prendiamoci cura della vista dei bambini!

bambino-occhiali-libri-scuolaPensate che sia necessario far fare una visita oculistica ai bambini quando iniziano la scuola primaria? Secondo il 70% dei genitori, no. Eppure, vederci bene è importantissimo per i bambini, in particolare in età scolare, quando devono guardare la lavagna, leggere e scrivere. Non solo. Oggi, in molte scuole ci sono le utilissime LIM, le lavagne interattive, che sottopongono gli occhi a nuove sollecitazioni. Le LIM infatti, come i tablet, i computer e i cellulari, devono la loro luminescenza a una luce detta “luce blu”, che si differenzia in due fasce: blu turchese e blu viola. La prima stimola la melatonina nel rapporto sonno-veglia, mentre il blu viola può determinare un danno alla vista, se si sta troppe ore davanti a questi strumenti elettronici. È tanto più importante, allora, tenere sotto controllo gli occhi e verificare che non ci sia già in partenza qualche difetto visivo facile da correggere, ma che può causare dei problemi se viene trascurato mentre, dall’altro lato, l’occhio è sottoposto a forti sollecitazioni.

Nonostante questo, il 60% dei bambini in età scolare non ha mai effettuato un controllo della vista. Tra quelli che l’hanno fatto, il 26% presenta qualche problema: ipermetropia, astigmatismo, miopia o ambliopia (l’”occhio pigro”, quando un occhio “lavora” più dell’altro). Tutti difetti a cui è facile ovviare con un paio di occhiali. Per l’ambliopia, poi, di cui soffre il 2-3% dei bambini sotto i 5 anni, è importate intervenire subito perché più il bambino è piccolo, migliori risultati si ottengono “chiudendo” l’occhio migliore.
Sono dati allarmanti, diffusi dalla Commissione Difesa Vista, l’organismo nato nel 1972 con l’obiettivo di dare informazioni, in maniera corretta e puntuale, riguardanti la salute della vista, e che ogni anno organizza anche campagne di controllo gratuito della vista.

Ma quali sono i segnali che devono metterci in allarme? «Mal di testa, bruciore agli occhi, annebbiamenti della vista da vicino o da lontano, ancor prima che il difetto visivo sia rilevabile e atteggiamenti posturali scorretti» spiega il professor Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista e responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «Ma anche testa e corpo eccessivamente piegati verso il banco, l’abitudine a mettere il foglio di traverso per scrivere, il modo in cui si impugna la penna sono tutti elementi che potrebbero suggerire qualche difficoltà».

Ultima cosa, per nonni e genitori: evitiamo atteggiamenti del tipo “poverino, deve portare gli occhiali!” Oggi gli occhiali fortunatamente sono un accessorio di gran moda, quindi cerchiamo di trasmettere al bambino l’idea che non solo non c’è nulla di male a portarli, ma che anzi… sono davvero trendy!

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Commissione Difesa Vista

 

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