Inquinamento in casa: come proteggere i bambini

bambini: i pericoli dell'inquinamento in casa

Quando si parla di pericoli in casa per i bambini, il pensiero va subito a scale, spigoli, cassetti, forbici, vetri in frantumi… In realtà le nostre “sicure”pareti domestiche ne nascondono anche altri, molto più subdoli e insidiosi. E no, non sono neanche i virus e i batteri di cui si genere si ha così paura; sono le sostanze tossiche usate non solo nelle vernici, nei detersivi, ma anche nei giocattoli, nei recipienti che usiamo in cucina e perfino nei cibi.

Pericoli su cui hanno messo l’accento anche le autorità per la salute e l’ambiente canadesi, la Canadian Pastnership for Children’s Health and Environment, che in una recente pubblicazione ha individuato cinque campi in cui l’inquinamento e la potenziale presenza di sostanze tossiche possono essere un pericolo per i più piccoli, e ha indicato alcune semplici regole da seguire per evitare o almeno limitare il percolo.

Ecco che cosa fare

Attenzione alla plastica – L’uso della plastica va limitato, soprattutto in cucina. Il primo consiglio degli esperti canadesi è di non mettere nel forno a microonde i contenitori di plastica, anche quando sulla confezione è scritto che sono adatti a quelle apparecchiature, perché le sostanze chimiche possono passare negli alimenti e nelle bevande. In genere, poi, meglio usare contenitori in vetro o in ceramica e preferire i cibi freschi o congelati a quelli in scatola, per evitare l’esposizione al BPA, un composto chimico che si usa sulle pareti delle lattine. E, per i bambini, evitate tutti gli oggetti (giocattoli compresi) che contengono PVC o vinile, perché possono contenere degli ftalati (alcuni tipi di ftalati sono stati banditi in Europa già a partire dal 1999, ma un sondaggio dell’ottobre 2010 ha mostrato che alcuni si trovano ancora nei prodotti sugli scaffali dei supermercati, inclusi in oggetti regolarmente utilizzati dai bambini, come astucci e gomme).

Il cibo – A sorpresa, le autorità canadesi puntano il dito anche sul pesce, raccomandando di scegliere quello a basso contenuto di mercurio. Tra i pesci consigliati, sgombri, aringhe, trote o salmone pescato (meglio di quello di allevamento), mentre è da limitare il consumo del tonno.

La polvere – La polvere di casa è una delle fonti più insidiose di esposizione a sostanze tossiche, incluso il piombo, particolarmente pericoloso per i neonati e i bambini piccoli che, oltre ad assorbirlo più facilmente degli adulti, sono particolarmente esposti al rischio di ingerirlo, visto che si mettono tutto in bocca. Quindi è bene passare spesso l’aspirapolvere o lo straccio umido sui pavimenti e sui mobili, soprattutto se c’è un bambino che gattona. È utile anche prendere l’abitudine di cambiarsi sempre le scarpe quando si torna a casa e usare delle pantofole lavabili (da lavare spesso, ma non insieme agli altri indumenti). E poi, cercate di riporre i giocattoli in contenitori chiusi, in modo che si impolverino di meno.

Detersivi e deodoranti – È bene lavarsi spesso le mani, ma con saponi neutri e acqua tiepida, senza usare saponi antibatterici. In generale, evitate l’uso dei detergenti chimici e tornare ai metodi “della nonna”: per esempio, il bicarbonato funziona benissimo per pulire il lavandino o la vasca da bagno; l’aceto diluito è perfetto per i vetri e per il pavimento… Limitate anche l’uso della candeggina e assolutamente non utilizzare i deodoranti, in particolare quelli spray per ambiente, che contengono sostanze chimiche potenzialmente pericolose. Evitate il lavaggio a secco, se possibile, o cercate di andare in una lavanderia che non usi sostanze tossiche (oggi si stanno diffondendo le lavanderia ecologiche, almeno nelle città). E in ogni caso, naturalmente, ricordatevi di tenere sempre i detersivi fuori dalla portata dei bambini!

Ristrutturare la casa – In genere, quando si ristruttura la casa, è impossibile evitare di stare a contatto con sostanze potenzialmente tossiche. Quindi, l’ideale sarebbe uscire di casa mentre si fanno i lavori, e tornare solo quando tutto è a posto. Ma, si sa, non sempre è possibile. Quindi, se vi tocca rifare il bagno (o sistemare altri ambienti) mentre abitate nella casa, cercate di isolare sempre molto accuratamente gli ambienti in cui continuerete a vivere dal resto. Potete usare i grandi fogli di plastica in commercio, da fissare con del nastro isolante di carta. Durante i lavori, ricordatevi di non mettere in funzione le ventole, che spargerebbero ovunque la polvere e quindi le sostanze tossiche che può contenere.  E, nella scelta dei materiali, privilegiate quelli non tossici: oggi sono in commercio pitture e colle particolari, che tengono conto dell’esigenza di un minore impatto sull’ambiente. In ogni caso, cercate di organizzarvi in modo da effettuare i lavori in un periodo in cui prevedete di poter essere liberi dall’incombenza di prendervi cura dei nipotini, perché il disagio, con un bambino in giro, raddoppierebbe.

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