La toilette del nostro fido

cane-labrador-toilette-bagnoÈ molto piacevole per noi avere in casa i nostri animali tutti belli profumati… Ma, come e quando portarli a “fare toilette”? E come evitare che vivano come un evento stressante la tolettatura? La nostra consulente, la veterinaria Arianna Del Treste , ci dà preziosi consigli.

Certamente è bene abituare fin da piccoli i nostri cani alle pratiche di igiene ed ispezione ordinaria, come il controllo degli occhi e delle orecchie, il taglio delle unghie, la spazzolatura del mantello, in modo che esse non risultino poi traumatiche nel corso della vita adulta; in particolare, cute e mantello hanno bisogno di molta attenzione e non vanno mai sottovalutati nella corretta gestione del cane.

Non troppo spesso…

A nessuno fa piacere che il proprio cane lasci una scia maleodorante dietro di sé, non c’è dubbio; ma non bisogna neanche umanizzare i nostri amici quadrupedi e portarli sotto la doccia con noi ogni mattina…
In medio stat virtus, dicevano i Latini. Come comportarsi, allora?
Di norma, due o tre bagni l’anno possono risultare sufficienti, anche se questa indicazione temporale può subire notevoli variazioni in base al tipo di mantello e allo stile di vita dell’animale: ad esempio, un cane a pelo raso avrà certamente bisogno di minori cure rispetto ad un altro a pelo lungo; un animale che viva in giardino potrà verosimilmente sporcarsi più di un cane che risiede in casa…
In ogni caso, è bene evitare bagni troppo ravvicinati poiché questi andrebbero ad alterare lo strato lipidico protettivo che riveste la cute.
Quest’ultima indicazione può essere molto differente, però, se l’animale necessita di bagni medicali consigliati dal proprio veterinario, o se si tratta di animali da esposizione, che possono avere bisogno di bagni più frequenti, sempre dietro parere medico-veterinario ed affidandosi a toelettatori professionisti.

Dal tolettatore o fai da te?

Personalmente, consiglio sempre la prima soluzione, in modo da affidare l’animale a degli esperti del settore.
Ma se si volesse fare il bagno al proprio cane a casa, ecco qualche consiglio utile:

  • Bacinella o vasca? Come si preferisce, ma senza dubbio sarà più logico impiegare una bacinella per un toy che per un alano! In ogni caso, ricordarsi sempre di inserire sul fondo un tappetino antiscivolo di gomma: l’animale, infatti, potrebbe stressarsi e spaventarsi se, durante il bagno, scivolasse di qua e di là. È una buona idea anche allestire lo spazio destinato al bagno non in presenza dell’animale, che altrimenti potrebbe riconoscere gli oggetti del necessaire ed entrare in tensione ancor prima d’iniziare…
  • La temperatura dell’acqua non deve mai essere troppo calda né fredda, ma rimanere più o meno alla gradazione della temperatura corporea dell’animale (circa 38°C).
  • Evitare che il getto d’acqua sia troppo diretto e deciso, onde evitare di spaventarlo.
  • Bagnare prima tutto il corpo del cane, quindi insaponarlo, evitando accuratamente che il prodotto impiegato finisca negli occhi o nelle orecchie; per proteggere queste ultime, è buona norma servirsi di cotone da inserire all’ingresso del condotto uditivo, facendo attenzione a che le dimensioni dei batuffoli non siano tanto ridotte da rischiare di scivolare all’interno del condotto.
  • Scegliere un detergente per uso veterinario, appositamente formulato per la cute animale, evitando quelli ad uso umano che risulterebbero troppo aggressivi (al riguardo, è sempre meglio chiedere un parere al proprio veterinario, che conosce cute e mantello del proprio paziente); il prodotto può essere applicato mediante una spugna morbida.
  • Impiegare una spazzola per il mantello ed un’altra, più morbida per zampe, dita e polpastrelli; se possibile, iniziare a spazzolare l’animale prima del bagno, in modo da rimuovere meglio pelo morto e nodi. Se il mantello presenta aree appiccicose, può essere utile applicare dell’olio minerale o vegetale sulla parte, 24 ore prima del bagno, che faciliterà la rimozione del materiale.
  • Il momento del risciacquo dovrà essere particolarmente accurato, poiché sarà necessario eliminare anche la minima traccia di detergente a contatto con la cute (nel caso il primo non risultasse sufficiente, effettuare un secondo risciacquo).
  • Per quanto riguarda la fase di asciugatura, è bene rimuovere il cotone posto nelle orecchie ed allontanarsi, in modo da permettere al cane di scuotersi… senza che faccia anche a noi una bella doccia! Quindi, procedere a frizionarlo con un asciugamani e poi con il phon, che dovrà essere posizionato sul minimo ed impiegato ad una distanza tale da impedire che l’animale possa scottarsi. Tenere il cane lontano da correnti d’aria finché non sarà completamente asciutto.
  • Infine, è molto importante ricordarsi di applicare l’antiparassitario (pipette, spray…) ad una distanza di almeno 72 h. dal bagno (o come da indicazioni specifiche per ciascun prodotto), onde evitare di ridurne l’efficacia.

 

 

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