I nostri amici animali: la medicina “complementare” nel mondo

agopuntura animali domestici cane Luogo in cui vai, nome che trovi. A seconda del paese, verrà detta medicina tradizionale (MT) o non convenzionale o, ancora, potrà essere definita complementare (MC). In ogni caso, si tratterà sempre di approcci medici “alternativi”, oggi presenti in quasi tutto il mondo.

L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha elaborato anche una Strategia per la Medicina Tradizionale, che si pone due principali obiettivi: sostenere gli stati membri nel mettere a frutto il potenziale contributo di MT & C alla salute e al benessere e promuoverne un impiego efficace e sicuro, regolamentandone prodotti, pratiche e professionisti che la esercitano.

L’agopuntura è stata praticata in Cina per più di 3000 anni, prima di diffondersi in Europa e in America tra XVI e XIX secolo. La ricerca su questa disciplina, invece, è iniziata nel Settecento e si è sviluppata da allora rapidamente, con l’intento di chiarirne i meccanismi fisiologici e biologici. Attualmente, questa antica branca della medicina tradizionale cinese viene impiegata nell’essere umano su scala mondiale: stando ai rapporti forniti all’Oms, l’80% di 129 paesi ne riconosce l’impiego.

E in Italia? Secondo il rapporto Eurispes del 2017, gli italiani che scelgono le medicine complementari si indirizzano verso l’agopuntura nel 29,6% dei casi, dopo omeopatia (76,1%), fitoterapia (58,7%), e osteopatia (44,8%). Ed è frequente la richiesta del “non convenzionale” anche in ambito veterinario, per i propri animali da compagnia.

A prescindere da quale disciplina non convenzionale si scelga, resta fondamentale farne un uso consapevole, che eviti l’automedicazione e passi rigorosamente per professionisti sanitari accreditati, al fine di garantire la massima sicurezza del paziente. Sia che abbia due gambe, che quattro zampe.

Anche per il pet

Ma come funziona l’agopuntura? Sostanzialmente consiste nel posizionamento di aghi metallici, sterili e molto sottili, in alcuni specifici siti del corpo (agopunti). A prescindere dall’approccio impiegato (neuroanatomico o metafisico), l’obiettivo dell’agopuntura resta comunque quello di stimolare una risposta dell’organismo finalizzata alla guarigione, all’analgesia, nonché alla modulazione immunitaria. La digitopressione, invece, consiste nell’applicare una pressione sugli stessi agopunti e con indicazioni di trattamento analoghe a quelle dell’agopuntura, ma senza l’inserimento di aghi.

L’agopuntura è oggi contemplata anche dalle linee guida internazionali sulla gestione del dolore della Wsava (World small animal veterinary association).

Quando può essere utile l’agopuntura nel pet? In seno all’approccio “multimodale” al dolore cronico da osteoartrite, ad esempio, ma anche nel dolore viscerale o come strategia analgesica nei postoperatori. La pratica non è dolorosa e presenta un basso rischio di effetti collaterali.

Ma chi pratica le medicine non convenzionali negli animali domestici? In Italia, il codice deontologico veterinario parla chiaro: “la pratica delle medicine non convenzionali è di esclusiva competenza del medico veterinario”.

Ci sono inoltre dei requisiti indispensabili per la pubblicità sanitaria relativa all’esercizio delle medicine non convenzionali in ambito veterinario, quali agopuntura, fitoterapia, medicina tradizionale cinese, omeopatia e omotossicologia.

Per assicurare un grado di formazione riconosciuto, è stato inoltre istituito un elenco di medici veterinari esperti in medicina tradizionale cinese-agopuntura facilmente consultabile, analogamente agli altri elenchi per ambiti professionali, sul sito della Fnovi (Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani).

Delle importanti garanzie, quindi, che vanno a tutela tua e del pet, che potrà quindi usufruire di una medicina veterinaria complementare sicura e di qualità.

 

Dr.ssa Arianna Del Treste, DVM

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