Scegliere la pensione per il nostro cane

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Certo, l’ideale è sempre riuscire a portare con noi il nostro cane o il nostro gatto, anche in vacanza. E oggi sono sempre più numerose le strutture, compreso le spiagge, che ce lo consentono.
Ma se invece la nostra destinazione non prevede la possibilità di portare Fido e Fuffi con noi, quali alternative abbiamo? Le soluzioni possibili sono più d’una, e ognuna ha dei pro e dei contro. Ecco le dritte della  veterinaria Arianna Del Treste. 

Il dog/cat sitter

Se preferiamo che il nostro amico, sopratutto se è un felino fortemente legato alla casa, resti nel suo ambiente abituale, è possibile ricorrere al servizio di un dog/cat sitter.
È preferibile che si tratti di una persona qualificata, che sia in grado di conquistare la nostra fiducia e, soprattutto, quella del nostro amico animale.
Nel caso in cui non ne conosceste ancora una, consiglio di rivolgersi al proprio veterinario per farsi consigliare un professionista affidabile.

Le pensioni per animali

Se invece ci si indirizza verso una pensione, è bene sapere come riconoscere quella giusta.
A mio avviso è consigliabile preferire quelle in cui sia possibile l’accesso a ogni parte della struttura già nel corso della prima visita e che vi permettano di restare in contatto telefonico o via mail durante la vostra assenza o, nel caso lo preferiate, di far visitare l’animale da parte di una persona di fiducia da voi designata.

Cosa considerare nel corso della valutazione?
Fin dal primo sguardo, la struttura dovrà apparire pulita e curata.
Iniziando dalla pavimentazione, è bene che non presenti reti o grate, poiché potrebbero danneggiare i cuscinetti dell’animale ospite.
I box devono essere ampi e preferibilmente divisi in due parti comunicanti l’una con l’altra; una delle due parti dovrebbe essere coperta e contenere la cuccia e le ciotole per il cibo.
I box non devono invece comunicare tra loro, in modo che ogni ospite abbia il proprio spazio riservato e sicuro.

Circa le ciotole, sarebbe meglio che fossero assicurate al suolo o al muro, in modo da non poter essere rovesciate dagli animali, oppure che in forma di dispenser, in modo da garantire sempre cibo e acqua.
Anche i materiali di costruzione vanno valutati ed esclusi quelli non isolanti (ad esempio, lamiere di alluminio senza coibentazione).
La pensione dovrà includere delle aree di “sgambamento” ed è sempre buona norma richiedere quale sia la durata del loro utilizzo giornaliero e controllare che non ci siano vie di fuga o reti rotte che potrebbero ferire gli animali.

Circa il personale ed i collaboratori, sarà bene informarsi sulla presenza di un guardiano notturno e del veterinario; quest’ultimo potrà risiedere nella struttura o rappresentare un riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità.
Pensioni che prevedano questo tipo di gestione certamente richiederanno anche una copia del libretto sanitario e un attestato di buona salute e questo è senz’altro indice di serietà.
Sinceratesi anche della presenza del ricircolo dell’aria; quest’ultimo dato è molto importante, poiché il caldo eccessivo potrebbe far incorrere il cane in vere e proprie patologie, quale il “colpo di calore”.

Una volta scelta la pensione, potrà essere utile portarvi il cane ogni tanto, per farlo abituare all’ambiente in modo che non risulti traumatico il periodo di permanenza. A tal fine, potrete anche chiedere al personale della pensione di mettere nel box del vostro animale un oggetto a lui familiare (ad esempio, una copertina o un gioco che abitualmente impiega in casa).

Da un punto di vista sanitario è il caso di far effettuare dal proprio veterinario di fiducia un controllo generale, con l’aggiornamento del piano vaccinale e del trattamento antiparassitario; solitamente le pensioni per cani richiedono anche la vaccinazione per la Parainfluenza canina, malattia respiratoria altamente contagiosa e contro la quale è bene vaccinare animali che vivano in collettività.

Bisogna, infine, comunicare onestamente al personale della pensione se il vostro cane abbia delle peculiarità comportamentali (tendenza all’aggressività, incompatibilità con alcune tipologie animali, etc…).
Se l’animale presenta dei veri e propri disturbi del comportamento o è particolarmente stress-sensibile, vi consiglio comunque di non rivolgervi a una pensione ma tentare di trovare un’altra soluzione per la vostra vacanza; allo stesso modo, è bene non lasciare in pensione femmine gravide o in calore ed animali anziani o appena presi in casa con voi.
Per gli altri, seguendo tutti i dovuti accorgimenti e sempre chiedendo un parere al vostro veterinario, la permanenza in pensione potrà rappresentare per il vostro animale una nuova esperienza anche molto divertente…

Trovi un altro articolo utile per una vacanza con gli amici animali anche a questo link:
In spiaggia con Fido

 

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