Quale pappa per Fido?

alimentazione pappa cane

Quando decidiamo di adottare un cane, il dubbio è sempre lo stesso: che cosa fargli mangiare? Scegliere tra i tanti cibi pronti in commercio oppure optare per una pappa casalinga? E poi, umido o crocchette? Ecco allora, per fare chiarezza, un interessante articolo della veterinaria Arianna Del Treste.

Capita spesso di sentire frasi del tipo “ma i cani un tempo mangiavano quello che trovavano”… oppure “quando ero piccolo io ai nostri animali in campagna si davano solo gli avanzi”…
Ma i tempi cambiano e, fortunatamente, non sempre soltanto in peggio!
Ormai le sempre maggiori conoscenze ottenute anche nel campo dell’alimentazione dei Pet ci hanno portato a comprendere cose che prima non potevamo capire e a non poterci più esimere dal rispettare alcune regole fondamentali; prima fra tutte, il non dare ai nostri amici animali gli avanzi dei nostri pasti che, essendo troppo conditi, determinerebbero nei quattrozampe non poche difficoltà digestive e inoltre, non essendo cibi adeguatamente bilanciati, non apporterebbero loro i nutrienti necessari.

Abbiamo registrato, insomma, il primo passo fondamentale: niente avanzi! E, di conseguenza, l’alimentazione per il Pet deve essere specifica e mirata!
Ma quale alimentazione specifica e mirata, allora?

Dieta casalinga o prodotti specifici per animali?

La scelta può essere molto ampia, anche tenendo conto delle nuove diete molto in voga come la Barf, a base di alimenti freschi e crudi; sostanzialmente, però, le strade da poter scegliere sono due: alimentazione casalinga e commerciale.

Quale delle due, allora? In entrambi i casi, la caratteristica fondamentale deve rimanere la qualità e l’attenzione alle materie prime (meglio scegliere cibi in cui l’origine sia dichiarata).

Per quanto riguarda la dieta “fatta in casa”, la prima cosa da chiarire è che dieta casalinga non corrisponde agli avanzi della nostra tavola, che potrebbero essere conditi e poco digeribili per i Pet.
Ed è molto più semplice di quanto si possa pensare, determinare eccessi o carenze nutrizionali: sconsiglio vivamente il fai da te o il seguire indicazioni trovate qua e là o in rete; consiglio invece di affidarsi sempre al Veterinario proprio per evitare il rischio di impostare un regime sbilanciato e per far sì che la dieta possa essere seguita e modificata di volta in volta a seconda del variare delle esigenze fisiologiche dell’animale o di eventuali squilibri patologici.

Altra tentazione da tenere a bada è quella di antropomorfizzare il cane e il suo cibo; ovvero, il messaggio che vorrei arrivasse forte e chiaro è: il mio cibo non è quello del mio Pet, e viceversa. Ci sono infatti alimenti che è meglio non somministrare ai nostri amici a quattrozampe e che invece noi mangiamo regolarmente come ad esempio la cioccolata, l’uva, l’avocado, la cipolla.
Infine, prima di dire sì all’alimentazione casalinga, è bene analizzare il proprio stile di vita e i propri ritmi lavorativi, in modo da essere certi di poter condurre il regime dietetico in maniera consona e duratura.

Circa la dieta commerciale, invece, è assolutamente importante imparare a scegliere la tipologia di petfood più adatta al proprio animale. Esistono due gamme fondamentali, umido e secco e poi, in seno ad esse, notevoli varianti (ad esempio, età del cane e taglia, quantità di attività fisica svolta, etc..) ed esistono anche delle linee “medicate”, ovvero indirizzate a pazienti con patologie specifiche (ad esempio, insufficienza renale cronica, diabete, obesità).

Secco o umido?

Da un punto di vista pratico, cibo secco e umido differiscono non poco: il cibo secco si dosa con grande facilità e ha tempi di conservazione, una volta aperto, maggiori dell’umido. Quest’ultimo, presente in commercio sotto forma di patè, bocconcini, mousse, può risultare più appetibile ed è certamente più facilmente masticabile ma, una volta aperto, va consumato in breve tempo (solitamente 2-3 giorni) e conservato in frigo.

Ma… i croccantini sono dei “biscottini-premio” o degli alimenti completi?
In genere, i cibi secchi sono completi (anche se ne esistono anche di complementari, quindi è sempre bene porre attenzione al momento dell’acquisto) e per “completo” s’intende un alimento che contenga tutti i principi nutritivi necessari alla razione quotidiana dell’animale. È un errore, dunque, lasciare a disposizione un bel dispenser di cibo secco completo e ritenere che, nonostante ciò, il cane debba mangiare altre 2-3 volte al giorno dell’altro cibo in abbondanza!
Anche circa il quantitativo, il veterinario potrà aiutarvi, in caso di difficoltà; solitamente comunque, tranne casi particolari, ci si può riferire alla tabella che solitamente è presente sulla confezione.

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