Un grazie a tutte le mamme

Il profumo della mentuccia nei prati in primavera; il ciclamino che spunta tra le radici di un albero; la disposizione delle posate, mentre apparecchio la tavola quando ho degli ospiti, seguendo l’ordine che mi ha insegnato lei, da bambina… Basta davvero poco perché mi assalga il ricordo di mia madre, inaspettato e dolcissimo, ma a tratti anche doloroso, pur a distanza di tanti anni.
E mi basta ancor meno per ritrovarla in me, per scoprire che le assomiglio molto di più di quanto abbia mai pensato. E ora, da adulta ormai in là con gli anni, quando le turbolenze di quel periodo in cui mi andavo formando e in cui era necessario prendere le distanze dal modello femminile sul quale mi ero plasmata sono ormai un ricordo sbiadito, mi accorgo quanto di lei viva in me.
Vive nel modo in cui stringo le labbra nell’affrontare una contrarietà; nelle cose che mi fanno ridere e in quelle che mi commuovono; nel piglio pratico e a tratti sbrigativo che adotto, come una corazza, per mascherare l’insicurezza o la paura quando devo affrontare una situazione “critica”; nella mia stessa organizzazione mentale, quando devo stabilire – per me stessa, nella mia vita – le priorità, e mi accorgo che alla fine sono quelle che mi ha trasmesso lei…

Insomma, mi capita spesso di guardarmi e di rivedere lei. Sì, perché le mamme impastano tanto profondamente la loro vita con quella dei figli (sia maschi che femmine, benché in modi diversi) che anche quando non ci sono più e i figli sono ormai sono diventati adulti, e poi genitori e nonni a loro volta, continuano ad agire dentro di loro.

Un compito fondamentale, quello delle mamme, ed estremamente difficile, tanto che se a mente fredda ne esaminassimo tutte le implicazioni… chi se la sentirebbe? Eppure, generazione dopo generazione il miracolo si compie, e le mamme riescono ad attingere in sé la forza per formare gli uomini e le donne di domani, quelli che saranno in grado di plasmare il futuro restando fedeli al passato grazie alle radici e al bagaglio di amore trasmessi da loro. Grazie, mamme!

 

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