Sul Natale e sulle tradizioni familiari

famiglia-natale-biglietto_Wavebreakmedia-Ltd-_-Dreamstime.comNon sempre il Natale è proprio uguale-uguale per tutti. Anzi, nelle famiglie capita che si incontrino “tradizioni” diverse, e che alla fine ci si venga incontro, creando una “tradizione” familiare che è poi quella che si trasmette ai figli.
È quello che è successo a Sara. Lei napoletana, marito piemontese. Lei abituata a festeggiare con il cenone della vigilia, lui con il grande pranzo del 25. Da lei i regali i bambini li portava la Befana, il 6 gennaio; da lui Gesù Bambino, la mattina del 25…
Ecco il suo racconto.

Ieri

Appena sposati. Natale in Piemonte, con i suoceri. A cena, minestrina in brodo e formaggio (o qualcosa del genere), per prepararsi al pranzo del giorno dopo (d’altra parte, è vero: è vigilia…).
Dopo la nascita del primo bambino: Natale sempre dai nonni paterni, in Piemonte, e regali portati da Gesù Bambino, la mattina del 25… e tutti in piedi alle 7 anche la mattina a Natale, per seguire il ritmo e l’impazienza del bimbo (e i bambini, si sa, è difficile che restino a letto buoni buoni, particolarmente nei giorni di festa!)

Anni successivi: Natale da lei, in Lombardia, con i bambini, i nonni e gli zii, nel frattempo a loro volta sposati.
E qui nasce una nuova tradizione, quella “della famiglia”: cenone del 24; i nonni a un certo punto portano i bambini in camera, facendo finta di prepararli per la notte. Loro nel frattempo portano i pacchetti sotto l’albero di Natale, spengono le luci, accendono le candele, creano un’atmosfera un po’ “magica”e poi, con i bambini, trovano una scusa per ripassare in salotto, dove… sorpresa! È passato Babbo Natale e ha portato i doni!
Così, tutti salvi: la tradizione del Natale, la leggenda di Babbo Natale, i nonni, felici di trovarsi in mezzo a questa allegra baraonda, gli zii, che il 25 possono andare a festeggiare con gli altri parenti, ma che comunque si godono la gioia della sorpresa dei bimbi.

Oggi

Ora che è nonna, questa “tradizione familiare” rischia di cambiare, con grande rammarico di Sara e della sua figlia più piccola, non ancora mamma, che ha una tenerezza particolare per i nipotini.
La nuora infatti, ora che è mamma, vuole (più che giustamente) continuare la tradizione del “suo Natale” e far trovare i regali ai bimbi la mattina del 25, sotto l’albero.
Quindi sì cenone del 24 da Sara con tutti, ma senza lo scambio dei regali, per non rovinare la sorpresa ai bambini e non svelare la “leggenda” di Babbo Natale. Il 25 mattina i bimbi troveranno i regali sotto l’albero, a casa loro, ma ci saranno solo i genitori a godersi lo spettacolo della loro gioia e della loro sorpresa.
E poi, a pranzo, il figlio andrà dalla famiglia della nuora. Certo sono invitati anche i nonni paterni, ma la figlia più giovane andrà dai genitori del marito, e insomma… la famiglia di Sara si dividerà.
Un piccolo rammarico, ma naturalmente i desideri del figlio e della nuora vanno rispettati. E così nasce una nuova “tradizione familiare”, com’era nata la sua…

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