Risponde lo psicologo – Vivere in città o tornare in campagna?
Una mamma separata si rivolge alla nostra consulente, la psicologa Annamaria Apolito con un dubbio: per il suo bambino è meglio trasferirsi in città o continuare a vivere in campagna, dove c’è qualche scomodità in più ma spazi ampi e la casa di famiglia?
DOMANDA
Separata da due anni, mi sono trasferita con mio figlio in un appartamento in città da un anno lasciando la casa familiare (di proprietà della mia famiglia) in campagna per ragioni di praticità. Mio figlio, di 9 anni, sente molto la mancanza della nostra casa, anche se in campagna è (e sarà) sempre legato a me per gli spostamenti: i mezzi pubblici sono pochi.
Io insegno e ho tempo libero e in città, dove lui va a scuola, vivono comunque i nonni. Non so bene che cosa fare. In città siamo inscatolati, in campagna abbiamo giardino e spazi ampi e silenzio… eppure, ho paura che lui si senta poi isolato. Non so davvero come fare. Ovviamente lui non cambierebbe né scuola né attività sportiva…
RISPONDE LA DOTTORESSA ANNAMARIA APOLITO
Lasciare la casa natia nella quale si vive bene per trasferirsi in una nuova casa molto diversa dalla precedente è di sicuro una scelta che comporta un importante sacrificio interiore.
Lei descrive le ragioni per le quali è arrivata a prendere tale decisione. Spieghi al bambino, che ha l’età giusta per capire, le ragioni che l’hanno portata a fare la scelta di trasferirsi, sottolineando le positività del vivere in città. Si dia del tempo per vedere se le positività sono in realtà maggiori delle negatività.
Faccia presente a suo figlio che la casa di campagna è la vostra. Il bambino avrà un riferimento concreto e saprà che volendo potrà farci ritorno. Gli darà un senso di sicurezza.
D’altro canto bisogna dargli il tempo di adattarsi a una nuova situazione o in questo caso a un nuovo ambiente domestico, che diventerà “vostro” quanto più tempo ci vivrete, personalizzandolo.
Se il disagio emotivo persisterà, potrà considerare insieme al bambino di tornare a vivere in campagna.
ANNAMARIA APOLITO è psicologa dell’età evolutiva e dottore di ricerca. Lavora come libero professionista e collabora con l’Università di Urbino. Si occupa di valutazione e trattamento di alcuni disturbi dello sviluppo. Si sta specializzando in Neuropsicologia dello Sviluppo presso A.N.Svi di Parma.
Per contatti: Centro Clinico Arbor Vitae – Viale Ruggero Baldini 15, Rimini; [email protected]