Risponde lo psicologo – Quando il bambino ci sfida
Ancora un contributo su un interessante tema di psicologia a misura di bambino che ci arriva dalla dottoressa Manuela Arenella, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza. Oggi la dottoressa Arenella affronta un problema molto sentito da tutti gli educatori: come gestire le “sfide” dei bambini?
A porle questa domanda è una mamma, ma la risposta interessa anche noi nonni, che spesso ci troviamo a dover far fronte alla disobbedienza dei nostri nipotini.
DOMANDA
Mio figlio, di 4 anni e mezzo, non mi ascolta. Per andare in un posto ci vuole mezza giornata: gli chiedo di prepararsi, di mettere via i giochi, di andare a lavarsi, ma niente, gioca ed è come se non mi sentisse. Così il tempo passa, alla fine dobbiamo prepararci in fretta e spesso finisce con un bel capriccio e, di conseguenza, con una bella arrabbiatura. Lo stesso succede quando ad esempio gli chiedo di fare il bagno, oppure durante il bagno quando gli chiedo di alzare le mani. E ogni volta, quando gli chiedo che cosa ho detto, dice che non ricorda. Che cosa posso fare perché mi ascolti?
RISPONDE LA DOTTORESSA MANUELA ARENELLA
Un bambino che cresce deve attraversare due fasi in cui dire di “no” è fondamentale per il suo sviluppo psicologico e per definire la sua identità: il periodo dai 2 ai 3 anni (come potete leggere nell’articolo Il momento del “no!”, naturalmente su noinonni.it), e l’adolescenza. Se l’opposizione si manifesta in queste età non ci deve meravigliare.
Diverso è il discorso quando l’opposizione continua a essere presente in modo massiccio e continuo in altri momenti della crescita. Prima di capire come noi educatori (genitori e nonni) dobbiamo reagire di fronte a questo comportamento, bisogna fare una premessa: dietro un bambino difficile c’è in genere un messaggio di sofferenza che non viene riconosciuto. Di solito questo tipo di comportamento ci parla di bambini che, per sentire di essere presi in considerazione, hanno bisogno di “andare contro”, di attirare le reazioni negative dell’altro, da cui, di solito, si sentono fortemente dipendenti.
Opporsi a tutto è perciò un tentativo di rendersi autonomi, di dimostrare che non si ha bisogno dell’altro, ma l’autonomia basata sul conflitto e sull’opposizione non è autentica. Se ho bisogno di oppormi a qualcuno per sentirmi un “individuo”, infatti, dipenderò sempre da quel qualcuno. L’autonomia autentica si basa invece sul sentirsi sostenuti, valorizzati e soprattutto rispettati.
A volte chiediamo rispetto ai bambini, ma diamo per scontato che non sia necessario dargliene. Ad esempio, quanto preavviso diamo ai nostri figli prima di chiedere loro di abbandonare frettolosamente le loro attività per seguirci nei nostri impegni? Quante volte diamo per scontato che debbano ubbidirci e fare quello che diciamo, senza nemmeno chiedere loro se c’è qualcosa che non va o senza far loro sentire che capiamo che per loro è uno sforzo?
Per spezzare un circolo vizioso di conflitto e rancore a volte perciò è necessario non ingaggiare un braccio di ferro, ma assumere un atteggiamento comprensivo, volto a capire qual è il messaggio nascosto dietro le provocazioni. Bisogna trovare il modo di allearci con i nostri figli, altrimenti li condanneremo a perpetuare la dinamica dell’opposizione anche nelle loro relazioni future.
Già… ma come fare? Un genitore o un nonno, nel momento in cui si relaziona con il bambino, in qualche misura deve tornare a essere il bambino che lui stesso è stato tanto tempo fa. A volte infatti è molto utile riflettere sul tipo di relazione avevamo noi, da bambini, con le nostre figure di riferimento: spesso ci accorgiamo che avevamo la stessa conflittualità, la stessa opposizione che oggi vediamo nei nostri figli e nipoti, e questo può aiutarci a chiederci quale atteggiamento avremmo voluto che avessero i nostri genitori, per aiutarci a superare la nostra sofferenza. Richiamare alla memoria i propri vissuti di bambini, riflettendo nel contempo sui sentimenti che suscita in noi il comportamento di nostro figlio o nipote, può essere il primo passo per adottare piccoli e costanti cambiamenti nei nostri atteggiamenti quotidiani che possano pian piano smussare l’opposizione del bambino facendolo sentire compreso e accettato.
Se questi cambiamenti non avvengono, è possibile che il meccanismo di sfida si perpetui nel tempo, tanto che può accadere che un bambino che per qualche motivo si sente rifiutato, si comporti in modo da farsi rifiutare sempre di più.
Lo psicologo Bertrand Cramer dice che l’aggressività di un bambino cela un bisogno di amore. Dietro un bambino arrabbiato c’è infatti spesso un bambino sofferente, che non può ammettere un suo bisogno e aspetta che qualcuno lo veda. Un bambino che dice sempre no o che fa sempre i dispetti può avere, paradossalmente, un problema di dipendenza dall’adulto di riferimento, oppure può usare questo comportamento come una difesa da atteggiamenti di controllo eccessivo da parte dell’adulto, o viceversa di mancanza di regole, o ancora di richiesta di obiettivi troppo alti.
Questo però può essere stabilito solo approfondendo maggiormente le storie individuali. Agli educatori il compito di stare vicini ai bambini con sensibilità, per far sentire loro il proprio amore e aiutarli a crescere sereni.
MANUELA ARENELLA, psicologa psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza a Bologna, già da alcuni anni tiene corsi di formazione per educatori di asili nido e personale docente, ma anche per genitori, in varie località della Romagna e a San Marino. Svolge attività libero-professionale presso proprio studio a Bellaria e a Bologna. Ha rapporti di collaborazione consolidati con i Servizi Educativi di San Marino e con il Centro per le Famiglie di Rimini, organizzando serate a tema su diverse tematiche, in particolare sui bisogni dei bambini, le relazioni interfamiliari e il valore delle regole.
Salve dottoressa. Ho 28 anni e sono mamma di un bambino di quasi 3. Vorrei qualche consiglio su come comportarmi con mio figlio.Le spiego un pò la situazione: è molto irrequieto e per fare le cose sembra che mi ricatti. Già appena si alza comincia con i capricci. Non vuole bere il latte se non fa qualcosa che gli piace, e così fa per tutte le cose: per lavarsi, per mangiare, per tornare a casa se usciamo… Insomma tutto il giorno è molto dura sottostare a un bambino di nemmeno 3 anni. Non apre la bocca per nessun motivo se non trova un impiego, nemmeno se sta morendo di fame. In tutto questo sono quasi sola: mio marito è molto assente come genitore. Non ha molta pazienza. Insomma è proprio dura. La prego mi dia qualche consiglio.
Grazie
Antonella
Cara Antonella,
abbiamo inoltrato la tua mail alla dottoressa Arenella. Ti scrivo quando arriverà la sua risposta.
Intanto, tantissimi cari auguri per te e per il tuo bambino. E mi raccomando: so che è snervante, ma… sii forte!
Un abbraccio
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
grazie..anche per aver preso in considerazione la mia email. .è vero. .è molto snervante. .ma ce la metterò tutta..come ho fatto finora. .d’altronde penso che sia solo una fase della sua crescita. .prima o poi passera..a presto. .baci
Salve dottoressa. Ho due bambini, una femminuccia di 6 anni e un maschio di 4 anni. Quella che mi crea piu’ problema è la grande. È nervosa, iperattiva e non mi ubbidisce mai, mentre il maschio sì.
Sono anch’io una ragazza nervosa. I miei mi hanno dato tutto ma non quello che volevo. Non voglio che lei venga come me. Il rapporto con mia madre non c’è, non mi sono mai trovata, sempre in litigi. Lei si mette sempre in mezzo, anche in casi piu’ disperati come quando sgrido mia figlia. Come devo fare? Mia figlia va sempre dalla nonna e fa dispetti abbastanza seri, butta a terra cose di tutti i tipi e io non so cosa fare. Non voglio che cresca nella disobbedienza. Aspetto vostre notizie.
Cara Maria Teresa,
la chiave di questo problema ci sembra che stia proprio nel rapporto che si è creato tra te, tua figlie e la nonna, con ruoli non ben definiti. Per permettere però alla dottoressa una risposta almeno un minimo precisa ci servirebbe però sapere più esattamente qualcosa del rapporto con la nonne. Ti scrivi che tua figlia va sempre da lei e che lei “si mette in mezzo”. In che senso? In che modo?
Il nostro consiglio è quello di parlare bene con tua madre, cercando di chiarire bene i ruoli, ma con serenità senza litigare, spiegandole che è per il bene della bambina.
Questo è un consiglio dettato dall’esperienza. Se ci scrivi con qualche dettaglio in più, gireremo la tua domanda alla psicologa.
Tanti cari auguri per la tua famiglia.
Annalisa Pomilio
redazione di noinonni.it
Salve dottoressa, io ho un bimbo di 2 anni e 2 mesi è bravissimo e mi ascolta abbastanza ma ogni tanto ha delle crisi di “dispettosaggine” nel senso che non capisco il motivo ma si impunta nel voler far qualcosa e se non ci riesce si arrabbia è da li inizia a tirar calci, schiaffi a chiunque…Forse in molto noi sbagliamo nel senso che quando fa così lo ignoriamo ma se ci viene a picchiare lo sgridiamo e gli diamo una pacca dove capita e gli diciamo che non si fa…lo so non si dovrebbe fare ma ogni tanto la pazienza scappa!!
Anche quando fa il bagno mi tocca dirgli che c’è il lupo che lo mangia se non esce dall’acqua perchè è l’unico modo per farlo uscire senza piangere se no sono urli….mi dia un consiglio su come posso aiutarlo perchè sia per il bagno che per le sue alzate di mani vorrei davvero poterlo aiutare !!!
Gentile Elisa,
abbiamo inoltrato la tua domanda alla psicologa. Ti faremo sapere la sua risposta appena possibile.
Tanti cari auguri per te e per il tuo bimbo!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buongiorno dottoressa sono una mamma di un bambino di 6 anni appena frequentante la primaria.Erik sfida le maestre. Viene a casa ansioso. Fa dei lunghi respiri dopo 2 normali. Questo da martedì. Ieri , giovedì 2 , finito scuola siamo andati a passeggio, ed è andato meglio . Solo quando affronto il discorso lui inizia con i respironi. È nervoso. Al mattino comincia a dire che non vuole andare a scuola. A casa non vuole fare i compiti.ma se gli dico dai che poi andiamo a passeggio , lui li fa subito. Mi dica lei come affrontare questa cosa . La ringrazio tanto. SERENA.
Cara Serena,
prima di tutto, grazie mille della fiducia che ci accordi rivolgendoti a noi.
Abbiamo trasmesso la tua domanda alla dottoressa Arenella. Nel frattempo, io da nonna – o da vecchia mamma – mi chiedo se non sia il caso di andare a fare una chiacchierata con le maestre di tuo figlio, per sentire che cosa ti dicono loro, ma anche per capire che tipi sono. Magari però l’hai già fatto…
Appena possibile ti mando la risposta della psicologa.
Un carissimo saluto e tanti auguri per il tuo bimbo
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buon pomeriggio,
sono il papà di una bambina che ha 6 anni e frequenta la prima scuola elementare.
La bambina tendenzialmente è sempre stata molto sveglia, dinamica, ma anche un po’ ribelle, nel senso che tende a non ubbidire, chiacchiera molto, soprattutto risponde sia a noi genitori (separati da quando aveva 1,5 anni) che ai nuovi maestri anche durante le lezioni.
In un mese ha già preso due note perché disturba gli altri, chiacchiera in continuazione. Oggi ha colorato di bianco il banco in classe, sapendo benissimo che non è da fare.
Le maestre sono esauste, hanno detto che così non va… Noi più che spiegare alla bambina con calma e determinazione ciò che deve e non deve fare e soprattutto il motivo per il quale certe azioni vanno o non vanno commesse, non abbiamo grandi idee, anche se non sembra funzionare.
Non ricordo una volta in cui la bambina non abbia ribattuto ciò che le si dice di fare, quasi fosse una sfida da parte sua voler avere l’ultima parola.
A volte si ritrae a piangere quando viene sgridata da me, anche se ripeto le si spiega sempre il motivo e soprattutto le si cerca di far capire se certi comportamenti invadenti e magari scherzosi nei confronti di altri compagni le farebbero piacere se lei fosse soggetto passivo.
Come dobbiamo fare per evitare che disturbi in classe e che risponda sempre?
Grazie. Marco.
Caro Marco,
Prima di tutto, grazie della fiducia che ci hai accordato rivolgendoti a noi.
Inoltreremo senz’altro la tua richiesta alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, e ti faremo sapere la sua risposta.
Intanto tanti cari auguri per la tua bimba
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni. It
Cara Dottoressa,
ho 2 figli il primo di quasi 4 anni (ad aprile) il secondo di 16 mesi. Da quando sono rimasta incinta del secondo il primo aveva 21 mesi e da allora si è trasformato. Da dolce, affettuoso ed ubbidiente è diventato dispettoso e capriccioso. Non so se dipenda dall’età o dal fratellino, fatto sta che sono satura di un comportamento al limite. Torniamo a casa dall’asilo e glki dico togli, scarpe, giacca, beretto…non fa nulla di ciò che gli dico, lo metto nella doccia col piccolo e gli infila le dita negli occhi, gli fa dispetti vari, esce dalla doccia e cerca il piccolo che riposa nel letto per disturbarlo e farlo piangere…tutto così finchè non vanno a letto. Tutto quello che non deve fare lo fa e non c’è verso che cambi atteggiamento. Per farsi un minimo ascoltare è necessario urlare. Sono veramente distrutta non ce la faccio più. Cosa dovrei fare?
Cara Emma,
abbiamo inoltrato la tua domanda alla dottoressa Arenella, la psicologa nostra consulente, e ti faremo sapere al più resto la sua risposta.
Certo, la gelosia tra fratelli è inevitabile, ed è un vero problema per i genitori. Abbi fiducia, però: col tempo sicuramente si attenuerà pian piano, anche se (almeno, questa è la mia esperienza) ogni tanto tenderà a ricomparire.
Capisco perfettamente la fatica e l’esasperazione, ma sono certa che la dottoressa Arenella riuscirà a dare qualche consiglio pratico e utile.
Intanto, da parte mia,consiglierei se possibile al papà o ai nonni di dedicare qualche attenzione in più al grande, cercando di farlo sentire “speciale” e di sottolineare in modo positivo il fato che lui è “grande”. Forse potrebbe darvi qualche spunto questo articolo: Quando nasce un fratellino: nonni in prima linea (link: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/quando-nasce-un-fratellino-nonni-in-prima-linea/)
Intanto, faccio a te e alla tua famiglia tantissimi cari auguri
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Cara Emma,
ti abbiamo risposto privatamente, all’indirizzo mail che hai indicato. È arrivata la risposta?
Buona giornata
Annalisa Pomilio
Buongiorno Dottoressa, sono una mamma di due bambine di 5 e 3 anni. La prima è molto tranquilla mentre la seconda passa da dei momenti di assoluta tranquillità a dei momenti di capricci pazzeschi. Sembra si disconnetti dalla realtà…Si sveglia già al mattino ed è tutto un no. Lavorando, mi affido molto alle nonne le quali, giustamente, per non far polemica assecondano molte sue richieste. Il problema nasce quando io a casa, mi oppongo alle continue richieste della piccola. La cambio e non le va bene nulla di quello che le metto, viaggia scoperta per casa senza volersi far prendere e vestire. E un continuo no per tutto. Dobbiamo uscire e fa altri capricci. Non so più come prenderla. Sicuramente sbagliamo, io e mio marito, a non essere molto uniti. La piccola punta su questo, io la sgrido, e mio marito giustifica spesso il capriccio. La bimba quando parte per la tangente, non è in grado neanche di ascoltare quello che le dico, come dicevo prima, si disconnette. Dovrei lavorare di più sulle punizioni. Queste situazioni mi affliggono, sono veramente dispiaciuta nel vedere la bimba avere questi alti e bassi. Mi dia un consiglio,Grazie Elisa
Cara Elisa,
grazie per esserti rivolta a noi. Abbiamo girato la tua domanda alla psicologa. Ti manderò la sua risposta appena possibile!
Buon pomeriggio
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera,
ho un bimbo di tre anni e mezzo ed è disobbidiente in tutto. Dico tutto perchè qualsiasi cosa gli venga detta non ascolta e non guarda nemmeno la persona che gli parla.
Se all’asilo vanno i nonni a prenderlo inizia a fare i capricci e a urlare come se fosse torturato buttandosi per terra. Lo stesso se andiamo al parco o in qualsiasi altro posto per andare via sono tragedie (a volte anche imbarazzanti).
Come posso fare a gestire la situazione? Io cosi non sono in grado di portarlo spesso nei posti per questo motivo. Come si fa a cambiare questo suo atteggiamento?
Vi ringrazio molto
Luisa
Cara Luisa,
da quello che ci scrivi, ci sembra che il tuo bimbo stia attraversando la classica “fase di opposizione”, una fase che molti (o dovremmo dire quasi tutti) i bambini attraversano. È un po’ il loro modo di “misurare le forze”, di rendersi conto fino a che punto possono arrivare, ma è anche cose se, in qualche modo, chiedessero delle regole che possano contenerli, e che danno loro anche sicurezza.
È un tema di cui ci siamo occupati diverse volte sul sito, spesso naturalmente “dalla parte dei nonni”, quindi con un’ottica un po’ diversa rispetto a quella dei genitori. Penso però che potrebbero esserti utili alcuni articoli, in cui la psicologa Manuela Arenella risponde a mamme come te, alle prese con problemi analoghi. Ti indico sotto i link degli articoli.
Tantissimi cari auguri per la tua famiglia e per il tuo bimbo!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-a-ogni-casa-le-sue-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/come-gestire-rabbia/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-regole-a-casa-e-fuori-casa/
Buongiorno.
Sono Cinzia da Treviso, ho una bimba di 9 anni affetta da ipoclusia acustica bilaterale profonda e portatrice di impianto cocleare.
Detto questo Sara (così si chiama mia figlia) a vederla a un primo impatto non mostra nessun tipo di problema in quanto sveglia, vivace, ottimi risultati scolastici ed una parlantina notevole.
Il mio problema è il suo comportamento nei miei confronti: non mi ascolta e fa l’esatto contrario di quanto io le chiedo. Sembra che, per quanto io mi metta a disposizione per insegnarle le cose, non mi dia nessun tipo di ascolto e non dimostra interesse.
C’è chi mi parla di pre-adolescenza ma se le cose stanno così ho paura di quanto può aspettarmi tra 2/3 anni, quando entrerà in piena adolescenza e allora la contrapposizione sarà ancora più accentuata.
Come posso gestire il tutto, e soprattutto posso farlo oppure ormai mi devo rassegnare a una lotta continua fino alla sua completa maturità?
Sperando di non essere stata troppo prolissa la ringrazio del tempo e dell’ascolto accordatomi
Grazie Cinzia
cara Cinzia,
grazie prima di tutto per esserti rivolta a noi. Abbiamo inoltrato la tua domanda alla dottoressa Arenella e appena arriva la risposta te la invieremo via mail. Anche a noi, però, sembra l’inizio di una fase di preadolescenza. Il che non significa che non sia possibile “gestirla” e ritrovare con la bambina un rapporto sereno. Vedremo i consigli della psicologa.
Un carissimo augurio a te e alla tua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buongiorno,ho un bambino di 4 anni e una bimba di uno. Il piccolo è nato con la craniostenosi ed è stato operato a 8 mesi. Forse per questo mio marito lo ha sempre un po’ viziato. Ha frequentato l’asilo dall’età di 12 mesi.Lui ha un ritardo nel linguaggio, da gennaio di quest’anno ha iniziato a dire parole nuove ma solo bisillabe parole più lunghe le tronca e non fa frasi.Siamo in attesa che ci chiami la logopedista, intanto ha fatto psicomotricità ma senza risultati. E’ un bambino dolce ma a volte è esasperante, non ascolta. è insistente e fatica ad accettare i no. è competitivo deve sempre vincere lui se no è una tragedia e non condivide niente.Fin da piccolo con lui non si poteva uscire perchè erano continui capricci, ora è un poì migliorato ma ancora si impunta per strada se non si fa come vuole lui. Non ascolta le storie, distoglie lo sguardo se li parli e si distrae. Con la sorellina c’è amore e odio.
Mio marito non si impone più di tanto, e metterlo a letto la sera è un impresa.
Mi scusi se mi sono dilungata, ma a volte penso sia più indietro dei suoi coetanei. lo stesso mi dicono le maestre all’asilo, sembra più piccolo della sua età.
Grazie per l’attenzione
Vania
Buongiorno Vania. Sono Annalisa Pomilio, la persona che si occupa del sito. Ho inoltrato la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, e sono certa che lei saprà darti qualche consiglio utile per il tuo bambino.
Da parte nostra, tantissimi cari auguri a tutta la tua famiglia!
Annalisa
Buonasera dottoressa. Sono Antonella. Le ho scritto già in passato, non so se ricorda. Comunque ho 29 anni e un bimbo di quasi 4. Vorrei qualche consiglio su come comportarmi. La situazione è piuttosto peggiorata da quando le ho scritto. Le spiego un po’: quando siamo soli in casa io lui e il padre, il bambino è piuttosto tranquillo…o meglio anche se fa capricci sono di breve durata. Solo che appena viene qualcuno a trovarci mi si drizzano i capelli: ne combina di tutti i colori. Sale sul tavolo, lancia giochi x casa…non le dico. Lo stesso fa se andiamo noi dalle nonne o dalle zie: mette la loro casa ko. Se ci invitano a cena è così impegnato a fare capricci che nemmeno mangia, mentre a casa la maggior parte delle volte si siede a tavola e mangia solo. Mi fa arrabbiare per lavarsi. Insomma è molto dura. Ce la metto davvero tutta ma non so come prenderlo. Se con le buone, se sgridarlo. In qualsiasi modo non risolvo niente. Non va all’asilo perché abitiamo in un piccolo paese dove non c è la scuola materna. Ho provato a portarlo con la macchina ma ho dovuto rinunciare perché anche in macchina mi faceva arrabbiare perché non sta nel sediolino. E comunque nemmeno all’asilo gli piaceva stare per il distacco da me. La prego mi metta sulla retta via perché proprio non ce la faccio più. La ringrazio anticipatamente e spero di non dover attendere tanto la sua risposta. Baci Antonella
cara Antonella,
abbiamo inoltrato la tua richiesta alla dottoressa Arenella, che però immagino non potrò che ribadire quello che ti aveva già scritto: devi cercare di essere più ferma con lui. D’altra parte la psicologa aveva già previsto che ci sarebbe stata una fase “tosta”, di braccio di ferro, ma è tanto più importante che questo braccio di ferro ti trovi ferma e autorevole, senza cedimenti. Vedrai che poi a poco a oco le cose miglioreranno.
Questi sono i miei consigli; naturalmente appena arriverà la risposta della dottoressa Arenella te la manderò.
Un caro saluto e tant auguri per te e per il tuo bimbo
Annalisa Pomilio
Salve sono la mamma di un bel maschietto di quasi 5 anni. Damiano è molto vivace e ha un carattere forte, qundi spesso ci sfida a casa: risponde e magari si rifiuta di fare le cose che gli vengono chieste. Ma parlandogli io e il papà riusciamo a farci ascoltare
Il problema è a scuola. Quando viene provocato o qualche volta senza motivo mette le mani addosso agli altri bambini (spinte e schiaffetti), però quando sta al parco oppure con gli altri amichetti fuori dalla scuola non lo fa. Le maestre ci hanno chiamato più di una volta per parlarci ma sinceramente non sappiamo come fare. Quando sta con noi e vediamo che fa qualcosa di sbagliato gli spiegiamo che non si fa e il perché, ma a scuola non ci siamo. Abbiamo cominciato a dirgli tutte le mattine che a scuola ci sono delle regole che vanno rispettate ma non sapiamo se basta. Che altro possiamo fare? Alcuni genitori hanno cominciato a lamentarsi dalla preside, quindi ho paura che vogliano spostarlo. Ma è giusto fare cosi? Ha ormai suoi amichetti e gli piace andare a scuola…Grazie
Cara Agnese,
grazie per esserti rivolta a noi. Abbiamo inoltrato la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, e ti manderemo appena possibile la sua risposta.
Intanto facciamo tantissimi cari auguri a te e alla tua bella famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve, sono Martina volevo un consiglio su come comportarmi con la mia nipotina di 3 anni. Per motivi di lavoro ho vissuto lontano da casa e da lei di conseguenza, ora sono tornata nella mia citta’ e i rapporti ovviamente sono molto timidi..durante la giornata pian piano prediamo confidenza l’una con l’altra e allora tutto va bene ma lei e’ sempre restia a darmi quel famoso bacino prima che vada a dormire o quando la saluto se sto andando via…come faccio a convincerla? come faccio a strapparle quel bacino che vorrei tanto? e che fa un male tremendo se non dato? Grazie.
Cara Martina,
capiamo benissimo il tuo dolore, però tieni presente che ci vuole un po’ di tempo perché la bimba si abitui alla tua presenza. Soprattutto se siete state lontane a lungo e non ti ha visto per lunghi periodi, per lei tu sei quasi un’estranea. E se è una bimba un po’ timida, che non entra subito in confidenza con gli altri, che magari è molto abituata a stare con la mamma, i tempi sono ancora più lunghi. E poi, tieni presente che ci sono dei bambini che i bacini non li danno: il mio nipotino, quando glielo chiedi, accosta la guancia (si fa dare un bacino), ma lui non lo dà, al massimo lo lancia con la manina.
L’importante è proprio quello che scrivi, che cioè a poco a poco, stando con lei, il rapporto si scioglie e prendete confidenza. Tu abbi pazienza, gioca con lei, raccontale fiabe e storia, cantale canzoncine… vedrai che le cose pian piano si sistemeranno. Trova qualcosa da fare proprio con lei (che so, cucinare una torta, andare al parco), in modo che la bimba non solo si abitui alla tua presenza, ma comincia ad associarti a qualcosa di “speciale”. Vedrai che tutto andrà a osto!
Un carissimo augurio a te e a tutta la tua famiglia
Annalisa
Redazione di noinonni.it
Salve,sono Tiziana mamma di due bambini :Mattia di cinque anni e mezzo e Nicola di 6mesi. Sono preoccupata per Mattia perché è come se avesse una duplice personalità.. A volte è un bambino dolce,affettuoso e sensibile,altre volte è capriccioso,nervoso e violento.All’asilo le maestre spesso lo puniscono perché si comporta male e negli ultimi tempi si contorna di alcuni amichetti ritenuti da sempre problematici e violenti.le maestre mi hanno riferito che spesso negli ultimi tempi si rifiuta di lavorare in gruppo cercando la complicità di altri bimbi e dando fastidio al gruppo… quando io e il papà gliene parliamo lui scoppia a piangere promettendo di fare il bravo … Come devo fare ?mi sento davvero avvilita e frustrata ..grazie
Cara Tiziana,
Abbiamo inviato la tua domanda alla dottoressa Manuela Arenella, la nostra consulente. Ti manderò la sua risposta appena possibile, e confido che sappia darti qualche consiglio utile.
Intanto, faccio i miei più cari auguri e te e ai tuoi bimbi
Annalisa Pomilio
Redazione di Noinonni.it
Grazie aspetto fiduciosa …buona giornata
Buongiorno. Sono la mamma di una bambina di tre anni e di uno di sei. La piccola è di animo buono e solare, ma da un po’di mesi a questa parte quando chiede una cosa lo fa sempre frignando, quando le si dice di no, tipo giocare sui giochi all’aperto, in estate, con il sole a picco nelle ore più calde della giornata, piange e urla; quando le si dice “fermati!” perché si allontana dalla mamma e dal papà o dai nonni, va avanti per la sua strada e poi quando si va a prenderla urla come una matta anche per mezz’ora; quando le si dice basta lei continua…
Non so più che fare; in più spesso da quando è nata la bambina mi sono trovata da sola ad affrontare i problemi e prendere le decisioni in quanto mio marito, a causa del suo lavoro, è frequentemente lontano da casa.
Che cosa devo fare? Sono disperata perché gestire una bambina così tutto il giorno conciliando anche le faccende domestiche è tremendo. Qualche volta ho provato anche ad assecondarla ma il risultato è stato deleterio perché così facendo i capricci sono aumentati… Cosa devo fare?
Cara Giuliana,
abbiamo inoltrato la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, che sicuramente sarà darti utili consigli. La nostra sensazione è che la tua bimba stia attraversando la classica crisi di opposizione, e che voi genitori dovreste “tenere duro”, cercando di tenere il punto con autorevolezza e fermezza (na senza urla e scapaccioni, naturalmente). Comunque aspettiamo la risposta di Manuela.
Un caro saluto e tanti auguri per la tua bellissima famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Gentile Giuliana,
le ho appena inviato, all’indirizzo mail che ci ha indicato, la risposta della psicologa al suo quesito. Mi faccia sapere se l’ha ricevuta!
Buona giornata e tanti auguri per la sua bimba
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera dottoressa. Sono mamma di una bimba di due anni e mezzo molto sveglia e vivace. Dallo scorso autunno frequenta il nido per mezza giornata e si è da subito inserita senza problemi
Da un po’ di tempo invece, solo con me, manifesta degli atteggiamenti di vera e propria sfida: rovescia bicchieri, risponde in malo modo e niente sembra mai soddisfarla. Sono capricci per ogni cosa!
Durante la settimana trascorsa con la nonna in montagna, o con qualunque altra persona, è una bimba gentile, educata e rispettosa
Ho già provato vari tipi di atteggiamenti: ho provato a spiegarle di non fare determinate cose oppure ho cercato di ignorare i suoi atteggiamenti provocatori, ma la reazione è stata la medesima…capricci a volontà!
Come potrei comportarmi in questi casi?
La ringrazio
Cara Elisa,
grazie per esserti rivolta a noi. Inoltreremo appena possibile la tua domanda alla dottoressa Arenella, la psicologa nostra consulente, che però in questi giorni è in vacanza. Ti farò avere la sua risposta appena possibile!
Tanti cari auguri per la tua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve, sono la mamma di un bambino di 5 anni. Mio figlio è un bambino intelligente, sa già quasi leggere, ha una passione per l’orologio, i numeri. Solo che è troppo nervoso e alza le mani con i nonni materni. Ovviamente viene sgridato da me, ma non da loro, che non ascolta. È prepotente, ma la cosa che più mi ha spinto a scrivere è il suo atteggiamento a scuola. Oggi, dopo il rimprovero della maestra, le ha dato uno schiaffo sulla mano. Mi sono sentita molto mortificata e adesso molto abbattuta. Che cosa devo fare, dove stiamo sbagliando? È figlio unico ed inoltre ha difficoltà a interagire con i coetanei, perché a parer suo si annoia. Come posso intervenire? Grazie!
Buongiorno. Sono una mamma di un bambino di tre anni che va all’asilo. È un bambino molto nervoso e da un po’ di giorni mi dice che gli manca il respiro solo a momenti, poi quando si distrae gli passa, ma mi fa spaventare molto.
Non mi ascolta vuole fare tutto da solo. Per mangiare litighiamo sempre, non capisco se per lui è un gioco perché poi dopo aver litigato mangia tutto. Non so più cosa fare, soprattutto quando comincia ad alzare le mani anche verso di me, verso la nonna o comunque verso tutte le persone che gli sono vicine.
In attesa di un consiglio, cari saluti.
Buonasera, sono la mamma di una bambina di 4 anni. Mangia pochissimi alimenti e non c’è verso di farle assaggiare qualcosa di nuovo, spesso vuole essere imboccata, fa un sacco di capricci per mangiare e vuole sempre la TV accesa altrimenti non mangia: non va bene il cucchiaio o la forchetta o il piatto…. insomma c’è sempre qualcosa che non va bene!
Abbiamo provato a lasciarla a pranzo all’asilo, ma non tocca cibo, poi il pomeriggio è tutta nervosa!
Non so più cosa fare, alla fine mi innervosisco anche io e le cose peggiorano sempre più.
Come posso aiutare mia figlia ha superare questa fase?
Buongiorno. Sono la ragazza di 30 anni e lavoro come baby sitter. Seguo un bambino di 2 anni e mezzo. Con me a casa c’è sempre la mamma del bambino. È un bambino molto carino con una personalità forte! Ma ultimamente lui ha iniziato a mettere le mani addosso a me senza nessun motivo. Lo fa con tanta rabbia. Non so come reagire perché quando lo prendo e dico che non si fa lui comincia a piangere. Appena lo lascio ricomincia a picchiarmi. Ho bisogno veramente del vostro aiuto perché la mamma vede tutto e non reagisce. Come mi devo comportare??? Come gli potrei spiegare che è una cosa brutta e non si fa!!! Grazie infinite!!!
Cara Alessandra,
molti bambini, proprio intorno ai due anni, cominciano a manifestare dei comportamenti aggressivi. Gli psicologi ci spiegano che si tratta di una fase che attraversano, quando cominciano a sentire il bisogno di affermarsi e di distinguere il proprio “io”. Questo però non significa che dobbiamo tollerarli. Anzi, dobbiamo contenerli con fermezza (ma senza mai rispondere usando a nostra volta l’aggressività!), anche perché i bambini spesso usano questi atteggiamenti anche per capire fino a che unto possono spingersi e quanto sia forte il nostro diniego. Insomma, gli educatori devono saper dire dei “no” fermi e autorevoli, mettendo i paletti di cui i bambini hanno bisogno.
Detto questo, è importante che la prima a dire “no” sia la mamma, soprattutto visto che lei è in casa con voi. Non puoi cercare di parlarle serenamente, naturalmente non alla presenza del bambino, per esporle il problema? Insieme potrete sicuramente trovare l’atteggiamento più giusto da tenere!
Tanti auguri!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera,sono la mamma di un bimbo di 3 anni. Lui va all’asilo,alza le mani anche senza motivo sui compagnetti, sulle cuginette e a volte anche si di me. Non so più cosa fare, è un continuo rimproverarlo e un dirgli che non si fa e quando non se ne può far a meno prende anche una sculacciata. Lui si mortifica al momento ma poi lo rifà. Vi prego aiutatemi. Come devo fare ?mi sento davvero avvilita e frustrata. Grazie
Buonasera,sono la mamma di 2 bambini, di 6 e 7 anni.Quello di 7 anni non mi dà grossi problemi a scuola, anzi e bravissimo, anche se è un gran chiacchierone Invece con il piccolo non so piu cosa fare. Sono stata richiamata dalle maestre già tante volte perché fa i capricci, a volte disturba la classe, lavora solo quando decide lui. Loro mi dicono che è instabile dal punto di vista emotivo. Ho cercato loro di spiegare che secondo me Flavio non è ancora abbastanza maturo e le sue reazioni sono in verità un disagio che sente, ma mi hanno detto che forse è meglio rivolgermi a uno psicologo. Il bambino a casa è tranquillo, buono, cooperante, sì ogni tanto è lunatico ma noi sapiamo che lui è il nostro artista. Mi chiedo perché si deve sentire cosi a disagio a scuola e perché non viene capito. Mi sento veramente molto triste per lui. Abbiamo sbagliato qualcosa? Mi potete dare un consiglio per aiutarlo? Grazie mille.
Buongiorno. Sono la mamma di una bimba di 3 anni e mezzo. All’asilo interagisce e gioca tranquillamente con i suoi compagni, a parte che da quando ha iniziato a dormire lì ci va un pochino controvoglia, ma a quello che sembra nulla di più. Il problema che è sempre arrabbiata, spesso ci risponde male, sopratutto al padre, quando non riesce a fare qualcosa, anche se io cerco di spiegarle che con pazienza magari ci riesce. A volte se le facciamo dei complimenti si mette a piangere. È una bimba tranquilla ma ha degli scatti di capricci per cose di poco conto, fa la sua sfuriata e poi le passa ma ci sono dei giorni che è un continuo cambio di umore. Poi quando siamo in giro non parla e non saluta neanche persone che conosce, tipo la zia. Con l’asilo sono andati a fare una passeggiata e ha incontrato il nonno (che conosce benissimo) e non l’ha degnato di un saluto. addirittura la maestra si è preoccupata e ha chiesto a mio padre chi fosse…
È anche molto attaccata a me, sopratutto in questi giorni di vacanza non mi molla un attimo. Io volentieri la coccolo e lascio da parte quello che ho da fare per stare con lei il più possibile… Ma anche lì l’ultima settimana di asilo una sera ha pianto dicendo che non andavo mai a prenderla io (per questioni di lavoro non riesco), quindi ho chiesto un permesso e sono andata a prenderla un pomeriggio avvisandola al mattino. Ma quando sono arrivata all’asilo era arrabbiatissima, capricci di ogni genere; poi dopo cinque minuti le era passato…
scusi se mi sono dilungata… Grazie in anticipo per la risposta.
Cara Mariella,
capisco il tuo sconcerto. D’altra parte, i tre anni sono proprio l’epoca “classica” in cui i bambini attraversano la crisi di opposizione, e quindi bisogna armarsi di pazienza… Comunque giro la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, e appena possibile ti invio la sua risposta. Nel frattempo ti può forse essere utile anche leggere questa sua risposta alla domanda di un’altra lettrice: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
Tanti cari auguri a te e alla tua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Cara dottoressa, ho un bambino di 3 anni e 8 mesi.Il mio problema, se così si può definire, è che lui è sempre stato un bambino vivace, il più forte di tutti dovunque andiamo. Non ha mai accettato i no e le regole. Vuol sempre fare di testa sua nonostante lo mettiamo in punizione etc.. Oltretutto ha anche imparato a rispondere nella stessi modo in cui noi grandi lo riprendiamo. Noto che quando andiamo a qualche parte e ci sono altri bimbi, lui si agita ancor di più. Corre, grida e non c’è verso che riusciamo a calmarlo, non ascolta. Non sappiamo più cosa fare. Mi domando se abbiamo commesso l’errore di stargli troppo dietro o altro. Se punirlo serve o se così lo rendiamo più nervoso. Vorrei che lei potesse darmi qualche consiglio. Grazie e buona serata
cara Maria,
capisco il tuo problema, che è comune a molte mamme quando i bambini entrano nella “fase di opposizione”. Abbiamo dedicato a questo tema diversi articoli. Ti scrivo sotto i link.
Quello che però tu non dici è come si comporta il bambino alla scuola materna, o comunque quando voi non ci siete. Cerca anche in questi casi di essere “il più forte”? E con le maestra come va?
Il nostro consiglio è quello di parlare con le maestre per capire se è un problema del bambino nel mettersi in relazione con gli altri (compagni, maestre) oppure se è una sua “provocazione” diretta in particolare a voi, per saggiare la vostra “tenuta” e autorevolezza.
Eccoti allora i link ad alcuni articoli che potrebbero esserti utili:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/il-momento-del-no/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/impariamo-a-dare-delle-regole-ai-bambini/
Tanti auguri a te e a tutta la tua famiglia!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera, sono la mamma di un bimbo di tre anni e mezzo.Le scrivo in quanto sono giù di morale perché credo di non svolgere nella maniera migliore il mio ruolo!Il mio bimbo è un bambino estremamente vivace,giocherellone e sempre in movimento. Il problema nasce nei suoi atteggiamenti e probabilmente anche nei miei. Nicolò è in continua protesta, qualsiasi cosa gli si dica la sua risposta è no ed è tutto un botte e schiaffi e più gli viene detto di non farlo più lo fa, divertito finché poi quando io o mio marito ci arrabbiamo e magari scappa la sculacciata le sue reazioni sono di nervoso, di urla e crisi di nervi quasi implacabili!!!
Quando poi gli passa sembra un altro bimbo, calmo dolce!
Io ho provato a prenderlo in diversi modi, sia con il pugno di ferro che con la dolcezza. ma nulla.
A scuola le maestre mi dicono che è bravissimo anche con gli altri bimbi, anzi spesso è succube degli altri… e poi si sfoga con noi. Io purtroppo spesso perdo la pazienza e poi entro in crisi.
Come posso modificare questo circolo vizioso in cui siamo entrati? La ringrazio anticipatamente…Saluti
Cara Erika,
come dici tu, si tratta di un circolo vizioso in cui il bambino vi mette alla prova per verificare la vostra “tenuta” e la vostra autorevolezza, e non bisogna cadere in trappola. Non a caso dopo le “crisi” di cui parla torna a calmarsi e con gli altri non ha gli stessi atteggiamenti.
Capisco benissimo che questo possa generare in una mamma una certa frustrazione, ma non farti ricattare e non sentirti mai non all’altezza del tuo ruolo!
Personalmente, ritengo che bisogna armarsi di tanta pazienza e lasciare che il bambino sfoghi un po’ la sua rabbia senza intervenire con sculacciate o grida. Dopo un po’ smetterà. Quello che non bisogna assolutamente consentirgli di fare è dare botte, a nessuno e men che meno a voi. Su questo bisogna riprenderlo con fermezza, ma senza lasciarsi trascinare a dare a nostra volta delle sculacciate, che non farebbero che dimostrargli che… si può fare!
A questo proposito, potrebbe forse esserti utile questo articolo: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/come-reagire-allaggressivita-dei-bambini/
Tanti cari auguri e buon lavoro!
Annalisa Pomilio
redazione di noinonni.it
Salve, sono la mamma di un bambino di 4 anni appena compiuti. Sto avendo dei problemi con il suo comportamento: ovunque lo lascio, è aggressivo, urla se non gli dai qualcosa, sputa, non ascolta, fa finta di nulla. Premetto che dopo 2 anni io e suo padre siamo tornati assieme, ma da una settimana ci siamo già lasciati. Non so come comportarmi
cara Jess,
è evidente che il bambino sta risentendo dei problemi tra te e tuo marito. D’altra parte, la separazione per i figli è sempre un momento doloroso, e queste “altalene” sicuramente non lo aiutano a capire che cosa sta succedendo. Il mio consiglio è quello di tenere il più possibile il bambino fuori dalle vostre controversie, ma di parlargli per spiegargli che cosa sta succedendo. Certo, non è facile.
Ti scriverò nuovamente a breve con i consigli della nostra esperta.
Buona giornata e tanti auguri per tutto
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
gentile Jess,
ho provato a scriverle all’indirizzo mail che mi ha lasciato, ma la mail mi è tornata indietro. Se mi scrive un indirizzo corretto le inoltro la risposta della psicologa.
Buona giornata
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve sono una mamma di un bimbo di 3 anni che negli ultimi mesi fa capricci quando deve andare via da casa dei nonni, addirittura ignorandomi quando gli dico che vado via da sola e continuando a ripetermi che vuole stare con la nonna. La situazione inizia a d’armi molto fastidio non solo perché diventa una lotta portarlo via ma anche perché in loro presenza si scatena e diventa più aggressivo e nervoso nei miei confronti cosa che quando siamo da soli nn fa e mi ascolta molto di più. Purtroppo i nonni lo viziano e non hanno intenzione di cambiare un po atteggiamento in quanto sono di mentalità “antica”, per non usare un altro termine.
Premetto che non lavoro a tempo pieno e che quindi mio figlio passa anche molto tempo con me, ma appena vede che a casa non gli do attenzioni la prima cosa che mi dice è: andiamo da nonna?
Come posso fare? Sono molto dispiaciuta sentirmi messa in secondo piano da mio figlio e inizio a non reggere più questa situazione soprattutto quando lo devo andare a prendere da loro……grazie
Cara Valentina,
capisco il tuo sconcerto e anche il tuo disappunto per questa situazione. Il mio consigli è quello di parlarne apertamente con i nonni, spiegando loro che, anche se il ruolo dei nonni ammette qualche vizietto in più, non può succedere che il bambino “giochi di sponda” rifugiandosi da loro ogni volta che i genitori lo riprendono. Bisognerebbe concordare delle linee di comportamento che, sulle questioni fondamentali, vengono rispettate anche in casa dei nonni.
Questo è il mio personale consiglio, dettato dall’esperienza. Ho comunque trasmesso la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela, Arenella, e ti inoltrerò la sua risposta appena arriverà.
Tanti cari auguri per tutta la tua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve dottoressa, sono mamma di una bimba di 4 anni e di maschietto di 5 mesi. Le scrivo per avere un consiglio su come rapportarmi con mia figlia, che da due mesetti ha iniziato a sfidarmi di continuo. Già appena sveglia è una lotta, non ascolta, butta tutto per terra e si comporta come se non avesse bisogno di me. Io sono una mamma molto affettuosa anche se lavoratrice e fin da quando è nata ho sempre cercato di dedicarle tanto tempo tralasciando spesso e volentieri tutto il resto. Inevitabilmente con l’arrivo del fratellino le mie attenzioni sono un pò diminuite. Lei a tratti sembra essere diventata più indipendente, ma riconosco che il suo è un modo per attirare l’attenzione perciò ho cercato di essere comprensiva, di non rimproverarla ma lei continua, tanto che sembra non voler nemmeno stare a casa chiedendo di andare dalle nonne o dalle compagnette di scuola. Io ci sto sempre più male, ho provato anche con altri metodi, rimproverandola, ma le cose sono peggiorate. Ho cercato di dedicarmi di più a lei ma ottengo un attaccamento morboso, vuole stare in braccio, vuole mangiare sempre prima del fratellino (anche se per lei non sarebbe ora), vorrebbe avermi tutta per lei e io non so come comportarmi e trovare una via di mezzo che possa andare bene per tutti. Se le dedico tanto tempo lei ne richiede sempre di più, se cerco di limitami lei si distacca completamente… o tutto o niente!!! Ho paura di farla soffrire troppo e che questo possa influire sul nostro rapporto anche futuro. Le faccio presente che con il fratellino è molto affettuosa, e che questo tipo di atteggiamento lo ha solamente con me. Grazie!!
cara serena,
capisco perfettamente la fatica e lo sconforto, ma quello che racconti non è inusuale, anche se può essere difficile. Ho comunque girato la tua domanda alla nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, e ti invierò la sua risposta appena possibile.
Grazie comunque per la fiducia che ci hai accordato rivolgendoti a noi!
Tanti cari auguri per la tua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve dott.ssa, sono mamma di due maschietti di 3anni e 4 mesi. Il più grande è moto vivace, intelligente e fantasioso.Vuole fare tutto da solo,anche se non ne è naturalmente sempre capace. È molto testardo e non vuole rispettare regole e divieti. Socializza con tutti e cin estrema facilità e sucurezza ma a scuola non segue le direttive delle maestre, infastidisce i compagni sia mentre lavorano che quando mangiano. Usa facilmente le mani, anche con i più grandi e non vuole perdere, cosa che lo rende molto nervoso. Pensa di poter fare tutto quello che vuole, anche se sa che si tratta di cose sbagliate. Lancia le cose e fa dispetti.Ai rimproveri risponde spesso con indifferenza. Ci sfida e tenta di capovolgere la situazione. Ripete con voce alta e toni di rimprovero cose dette da noi come se fosse lui il genitore e noi i bambini. Negli ultimi tempi siamo più severi per tentare di frenarlo. Temiamo però di fare peggio . grazie
Salve sono una mamma di un bambino di 5 anni e mezzo. Ha un carattere forte…Il mio problema e che lui non ascolta..fa tanti capricci risponde ed alza le mani.
Specialmente quando e il momento di mangiare c e un rifiuto. Trova qualsiasi scusa per non mangiare, continua a giocare o fa capricci e dispetti.
Se invece gli proponi cartoni o mangiare mentre gioca allora la situazione cambia. E ovvio che da parte mia e di mio marito non si cede.
Ma e sempre una lotta. Siamo stanchi non c e un giorno che non si discuta di brutto.
All’asilo non ci sono problemi anzi….anche quando va dagli amichetti,il problema si pone in casa e specialmente con me, forse perché ci sto più tempo insieme.
Potete aiutarmi a capire dove sbaglio,perché buona parte del problema potrebbero essere i miei comportamenti o reazioni.
Grazie mille
gentile Francesca,
prima d tutto, grazie per averci scritto.
Sono molte le mamme che hanno problemi simili ai tuoi.
C’è il problema del cibo, che evidentemente è ormai diventato un terreno di scontro e di ricatto; a questo proposito, può esserti utile la risposta che la nostra consulente, Manuela Arenella, ha dato a un’altra domanda simile, e che trovi a questo link:http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-se-mangiare-diventa-un-conflitto/
In generale, per la mia esperienza di “vecchia mamma” e di nonna, quando il momento del pasto diventa un problema è meglio non cadere nella trappola del braccio di ferro e del ricatto: i bambini non muoiono di fame e, se tu resisti qualche giorno al fatto che mangi poco e tuo figlio vede che su questo fronte non la spunta, vedrai che piano piano smetterà di fare i capricci e riprenderà a mangiare.
Diverso è il discorso dei capricci in generale dell'”alzare le mani”. Questo non devi permetterlo e devi reagire con fermezza (naturalmente senza urla e scapaccioni!). Comunque questi atteggiamenti rientrano nel discorso delle “regole”, e anche su questo Manuela Arenella ha risposto diverse volte a lettere simili alla tua (ti ho detto che è un problema comune a molte mamme!). Puoi leggere per esempio gli articoli che trovi a questi link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-alle-prese-con-i-capricci/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-sfide-dei-bambini/
Spero che queste indicazioni ti siano utili.
Auguri per la tua famiglia!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve, sono la mamma di una meravigliosa bimba di 3 anni. ma ultimamente io non riesco davvero a gestirla, finendo con un inutile braccio di ferro di fronte ad OGNI cosa (cibo, cambio pannolino, cambio abiti etc etc)… e quando dico “ogni cosa” intendo davvero TUTTO…..
Rifiuta con rabbia di fare qualsiasi cosa e di fronte a TUTTI questi eventi che rientrano nella nostra quotidianità non sempre riesco ad essere calma e a interagire con lei in maniera intelligente.
Sono disperata perchè non so davvero come fare.
Analizzando la mia situazione mi rivedo nelle parole della Dott.ssa Arenella: “bisogna fare una premessa: dietro un bambino difficile c’è in genere un messaggio di sofferenza che non viene riconosciuto.”.
Infatti Emma è sempre stata una bambina più “delicata”. Inappetente da sempre e costantemente sottopeso, vive con difficoltà il momento del pasto. Anche in quella situazione ero arrivata ad un punto di così forte preoccupazione che stavo cadendo in una forte ansia. Mi fu consigliato all’epoca di farmi aiutare e così, è mia madre che oggi vive quasi unicamente il momento del pasto con lei.
è quasi sempre ed unicamente lei a prepararle il pasto e a darle da mangiare.
So che cambiare questa abitudine e rientrare nel mio ruolo di madre, potrebbe già cambiare le cose… ma ho così tanta paura di fallire ancora che non trovo mai il coraggio di Riprovare.
Così ho sempre pensato che “crescendo” le cose sarebbero migliorate da sole…
Purtroppo però ultimamente la situazione sta peggiorando.
Quello che prima era un No di fronte al momento del pasto, adesso è diventato un NO di fronte a tutto!
Quando la devo cambiare, metterle il pigiama, quando si toglie scarpe e calzini e cammina a piedi nudi per casa…. insomma, ogni cosa che deve essere fatta diventa una lotta…
E alla fine o vince lei, oppure la mia rabbia prende il sopravvento.
Grazie anticipatamente e chiedo perdono per lo sfogo di una mamma innamorata e incapace di capire e aiutare la sua bambina.
Il mio bimbo ha tre anni. Di solito la mattina e il pomeriggio lo porto fuori a trovare bimbi x giocare. Anche se si è divertito, quando arriva a casa comincia a lanciare i giocattoli, a graffiare e a sputare. Naturalmente una sculacciata non manca. Sarà che vuole sempre compagnia di coetanei, ma non sempre è possibile.
Cara Giusi,
capiamo perfettamente l’esasperazione di questa situazione. Ma non sarebbe meglio mandare il bimbo alla scuola materna o, se è ancora troppo piccoli, al nido? Lì troverebbe bimbi con cui giocare, e anche attività adatte a lui!
Comunque, in generale: va bene che un bambino vivace preferisca giocare all’aperto con i coetanei, ma anche a casa ci sono tante attività, magari più tranquille ma ugualmente divertenti. Perché non provare a proporgliele? Certo, ci vuole pazienza, e spesso a casa ci sono mille cose da fare, ma se il bambino si abitua a giocare con le costruzioni, a colorare, e insomma a fare uno dei giochi se è possibile fare al coperto, piano piano comincerà a farli anche da loro.
In ogni caso, il nostro consiglio è quello di evitare di cedere al “ricatto” e di non permettere certi atteggiamenti, come sputare o gettare i giocattoli, ma ricorrendo a delle punizioni chiare e condivise (nel senso che gli vanno spiegate bene prima dimetterle il atto). In questo senso forse possono esserti utili questi articoli: http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/ – http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/come-reagire-allaggressivita-dei-bambini/ – http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-come-rendere-efficaci-premi-e-punizioni/
Auguri!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buona sera sono la mamma di una bimba di 3 anni e un bimbo di 15 mesi. Il problema è la grande: non riesco più a gestirla, non c’è speranza che ascolti, vuole fare quello che vuole, quando usciamo scappa, se vuole qualcosa inizia a gridare quando le si parla non guarda neanche in faccia e fa finta di niente, se la sgrido mi dice no, lasciami stare e mi fa la pernacchia. La sera prima di metterla a letto le faccio guardare un’oretta la televisione e quando vado per spegnerla inizia a fare capricci; se la metto a letto senza accendere la tele fa lo stesso, si alza mille volte. Quando gioca con i bimbi tutto è suo e nessuno puo prendere niente, neanche il suo fratellino che anzi ogni tanto picchia. Premetto che passa molto tempo in casa perché fuori non riesco proprio a gestirla e il fratellino a vedere queste cose inizia a farle anche lui. Mi scusi per lo sfogo ma sono veramente a pezzi, mi sento incapace e in più non ho aiuto da nessuno perché mi marito non ha pazienza e quindi pur di non sentirla le fa fare quello che vuole.
Gentile Luana,
il problema con la sua bambina ci sembra che sia quello delle regole. Tutti i bimbi a tre anni attraversano una “crisi di opposizione” che forse nel suo caso è acuita da un po’ di gelosia verso il fratellino. Sta a noi educatori, e naturalmente in primis ai genitori, mettere dei freni, dei paletti fermi che i bambini non possono superare. È quello che ci chiedono gli stessi bambini, anche facendo i capricci: ci sfidano per sentire se siamo abbastanza forti, e sentirlo dà loro sicurezza. Naturalmente non le stiamo suggerendo si sculacciare la bimba né di urlare: questi metodi non servono a nulla. Però è necessario che lei riesca a riacquistare autorevolezza, che quando dice di no sia no, che per esempio se spegne la televisione la bimba sappia che, per quanti capricci faccia, non si riaccende…
Noi abbiamo dedicato diversi articoli a questo tema. Gliene segnalo alcuni, che trova a questi link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/impariamo-a-dare-delle-regole-ai-bambini/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/il-momento-del-no/
Ci faccia sapere come va!
Tanti auguri per la sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buonasera dottoressa, sono Simona e sono mamma di due bambini..Nicolò di 8 anni (disabile) e Gabriele di 5..le scrivo riguardo a Gabriele. Quando aveva 4anni abbiamo richiesto una valutazione logopedica in quanto non pronunciava bene alcune parole e balbettava. Valutazione andata a buon fine sostenendo che non ci fosse il bisogno di proseguire le sedute. Ma ora (anzi già da un po di tempo) ho notato che quando gli si pone una domanda, sembra faccia fatica a capire quello che gli si dice e rimane in silenzio. Secondo lei è il caso di proseguire una terapia? Grazie mille per la sua risposta.
Gentile Simona,
prima di tutto, la ringrazio per essersi rivolta con fiducia a noi.
Purtroppo così a distanza non è possibile rispondere a una domanda tanto delicata. Certo, possiamo ipotizzare che lil fratellino disabile sia una presenza importante in famiglia, anche se, non sapendo di quale tipo di disabilità si tratta, non possiamo che fare ipotesi.
Vito che il logopedista sostiene che il bimbo non ha bisogno di altre sedute, al vostro posto mi rivolgerei prima a uno psicologo che possa fare una valutazione attenta a complessiva del bambino. Mas il pediatra che cosa dice? Forse è opportuno chiedere in prima battuta consiglio a lui, che sarà sicuramente il medico più vicino al bambino, e poi procedere di conseguenza.
Tanti cari auguri per la sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Ho due maschietti uno di 7 e uno di 4. Ultimamente ho parecchi problemi con quello di 7 anni: ci risponde male, si comporta male, è aggressivo a scuola. Quest’anno le maestra mi hanno richiamato due volte perché fa il presuntuoso. La mattina aveva sempre l’ansia di arrivare tardi a scuola, quindi tutte le mattine era isterico, con urla e parolacce.
Come ci dobbiamo comportare?
Salve ho un bimbo di 5 anni e mezzo e una bimba di 9 mesi.
Prima della nascita della sorella era un bimbo abbastanza bravo in certe occasioni ma comunque poco ubbidiente. Adesso siamo arrivati che non sappiamo dove sbagliamo, non ascolta nessuno e sta diventando maleducato. Stiamo limitando i cartoni e per esempio i gelati quando si comporta male. Ma mi sembra di minacciarlo sempre.
Quando passa la fase acuta del capriccio cerco di spiegare che si deve comportare bene e deve ascoltare così gli altri ascoltano lui. Sembra che capisca ma dura poco.
Vorrei dei consigli.
A scuola non ci riferiscono nulla di importante, sembra che si comporti bene.
Gentile Giulia,
certamente la nascita ella sorella può aver influito sul comportamento del suo bambino, mettendo in moto die meccanismi legati alla gelosia. Su questo, sta a voi rassicurarlo facendogli sentire che il vostri affetto non è mutato. Però non dovete accettare che non vi ascolti né, come scrive, che “diventi maleducato”. A questo dovete porre un freno, per non minare l’autorevolezza che i genitori devono sempre avere, e che è richiesta dagli stessi bambini. Anzi, non è escluso che le “sfide” del suo bambino gli servano proprio,inconsciamente, a mettervi alla prova e a vedere la vostra “tenuta”. Quindi non si senta in colpa se deve ricorrere a qualche punizione, da mettere in atto con calma, senza urla o scapaccioni. A questo proposito potrebbero esserle utili altri articoli pubblicati sul sito. Eccole i link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-ci-vuole-fermezza/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-come-rendere-efficaci-premi-e-punizioni/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/
Tanti auguri per la sua famiglia e… ci faccia sapere!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Gentile Ele,
certo, è faticoso gestire un bambino che risponde male, dice parolacce, è aggressivo. Però non dovete gettare la spugna: ci sono comportamenti che non bisogna tollerare e anche il bambino deve sapere che esistono dei limiti e che, se li supera, ci saranno delle conseguenze. Naturalmente non si tratta di ricorrere a urla o scapaccioni, ma di mettere regole ben precise che vanno rispettate. Parlatene con lui quando è tranquillo, dicendogli anche chiaramente quali sono le conseguenze delle sue azioni, e quando si comporta male… mantenete le promesse!
Abbiamo trattato di questi argomenti in diversi articoli. Potrebbe penso esserle utile leggere quelli che trova a questi link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-come-rendere-efficaci-premi-e-punizioni/
http://www.noinonni.it/speciali/in-slideshow/risponde-lo-psicologo-le-sgridate/
Buon lavoro e tanti auguri per la sua famiglia!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
buongiorno dottoressa,
sono mamma di un bimio di 30 mesi cresciuto a casa con me e per il primo anno di vita con i miei genitori xke mio marito era fuori per lavoro.
Andrea non parla ma si fa capire in tutto indica ciò che vuole dice sì/no basta/più mamma e papà ma non formula frasi, la pediatra dice che fino ai 3 anni non è possibile fare una diagnosi da un logopedista.
ma il mio problema è un altro andrea non mangia nulla io a 30 mesi sono ancora alla fase pastina con passato di verdure/pastina con formaggio pastina con il sugo e omogeneizzati di carne per fargli mangiare la carne, in compenso le schifezze che vuole mangiare patatine,biscotti brioches,pizza le mangia volentieri.
io ho provato a fargli qualsiasi cosa ma tutto ciò che deve masticare che sia pasta non la vuole mi serra la bocca e non c’è ne, urla e piange.
si schifa a toccare il cibo con le mani e la forchetta non la vuole usare, colpa mia xke quando ho inziato lo svezzamento a 5 mesi x paura che si strozzasse o si sporcasse non gli facevo toccare nulla ed è cresciuto imboccato fino ad oggi.
a settembre l’ho iscritto al nido sperando che vedendo gli altri bimbi si sblocchi sia il linguaggio che la parte cibo, lei dice che migliorerà… ? scusi se ho scritto tanto.
Salve…sono la mamma di una bambina di 4 anni. Mia figlia é una bambina molto vivace e chiacchierona ed è anche molto intelligente e sembra piu grande dei suoi anni. Il problema è che né io né mio marito riusciamo piu a gestire questo suo carattere cosi forte. Lei cerca sempre di essere la protagonista assoluta in ogni situazione e nonostante noi cerchiamo in ogni modo di moderarla a volte è davvero impossibile. Io con lei ci parlo e cerco per quanto posso di aver rispetto per la sua personalità e i suoi bisogni. Ma lei continua a ribellarsi alle nostre regole e se usciamo perde totalmente il controllo e non ci ascolta piu. Anche i miei genitori hanno provato a mettere qualche freno alla sua indole ribelle ma non c’è verso. La cosa che mi fa più male é scoprire che nonostante cerchiamo di renderla felice e di darle amore lei soffre per qualcosa(ha una leggera balbuzie e la notte stride i denti e la pediatra dice che sono disturbi legati alla sua iper sensibilità). Che devo fare?
Gentile lettrice,
La ringrazio per essersi rivolta a noi.
Per quel che riguarda la sua domanda, penso che la “ribellione” di sua figlia, che non riuscite a contenere, e le anse di cui mi parla siano correlate.
Nel sito ci sono diversi articoli su questo tema. Le “sfide” dei bambini sono fisiologiche: è normale che a un certo punto della crescita il bambino cerchi di saggiare la nostra tenuta e attraversa quella che viene definita una “crisi di opposizione”. Spetta però a noi contenerlo, dimostrandogli concretamente, con il nostro comportamento, la nostra autorevolezza. Questo serve anche al bambino, a farlo sentire sicuro. Le trascrivo un passo di un articolo della nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, pubblicato sul nostro sito: “Ogni volta che un genitore cede di fronte alla sfida di un bambino, rinforza la sua onnipotenza, ma indebolisce anche la sua fiducia di potersi affidare a quel genitore, sentendolo come riferimento (se mia madre/padre si lasciano ricattare o addirittura picchiare da me, come farà a proteggermi?).
I capricci diventano sempre più forti e frequenti, quanto più il bambino ottiene ciò che vuole mettendoli in atto.”
Quindi secondo noi è necessario che prima di tutto lei e suo marito riusciate a “contenere” la bimba. Non si tratta d fare scenate, urli o, peggio, ricorrere a scapaccioni, ma riuscire a stabilire delle regole chiare e tenere il punto. All’inizio farete un po’ di fatica, ma pian piano siamo certi che vedrete il risultato di questo lavoro.
Le trascrivo i link di alcuni articoli del sito su questo tema:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-alle-prese-con-i-capricci/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
Tanti cari auguri per la sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buongiorno sono la mamma di una bambina di 3 anni e mezzo e di una di quasi 10 mesi. La bambina di 3 anni questa settimana ha iniziato la scuola Dell infanzia. Premetto che ha già fatto un anno di nido e un anno come piccolissima alla materna ma quest’annova in un’altra scuola. Le maestre mi hanno detto che a scuola si comporta bene ma appena mi vede inizia la sfida…fa tutte le cose che da che non le sono permesse (mi picchia, urla, fa male alla sorellina…) e sembra che voglia farmi perdere per forza la pazienza! Non so come comportarmi…datemi dei consigli vi prego
Gentile Chiara,
da quello che scrive, la sua bambina è in piena fase di opposizione. In questa fase i bambini,alla ricerca di una propria autonomia rispetto ai genitori,si ribellano e mettono in atto delle “sfide”, spesso in particolare nei confronti del genitori più vicino, quindi… la mamma.
nel caso della sua bambina posso ipotizzare che il problema sia acuito dal cambio di scuola – anche se non ha avuto problemi nell’inserimento, è possibile che un po’ ne abbia risentito – e forse (ma è solo un’ipotesi) da un po’ di gelosia verso la sorellina.
Che fare? Cercare di dare voce alla sua rabbia ma mantenendo un atteggiamento fermo e coerente. La nostra consulente, la psicologa Manuela Arenella, ha risposto ad altri genitori con problemi analoghi ai suoi, Forse può esserle utile leggere questo articolo:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-guanto-sfida/
Purtroppo non si cono “ricette” miracolose, ma vedrà che piano piano la situazione si sistemerà. Mi faccia sapere!
Tanti cari auguri per la sua famiglia
Annalisa Pomilio
redazione di noinonni.it
Buongiorno dottoressa
Sono mamma di una bambina di 3 anni. Mia figlia e’ molto intelligente e piena di vita. Quando e’ fuori casa si comporta mediamente bene (sia i nonni che la maestra d’asilo dicono che e’ bravissima). In casa, invece, coi genitori diventa insopportabile. Spesso ai alza gia’ facendo i capricci; ogni volta che proponiamo una qualsiasi attivita’ la risposta e’ sempre no; ci sfida in continuazione; non vuole mangiare, non vuole mettersi le calze, non vuole lavarsi, non vuole dormire.. Insomma vivere in casa e’ diventato un incubo! Vorrei capire se secondo lei e’ normale una difformita’ cosi’ evidente di comportamento e in che modo possiamo intervenire.
Grazie
Gentile “mamma inesperta”,
tutte le mamme sono inesperte, soprattutto al primo figlio! E forse la sua insicurezza, che traspare anche nel definirsi così, influisce sul suo rapporto con la bambina.
La sua situazione è comune a tantissime mamme, che ci scrivono anche sul sito. La dottoressa Arenella è già intervenuta diverse volte su questo tema, quindi la rimando ad altri articoli apparsi sul sito, che spero possano esserle utili. Per esempio, quelli che torva a questi link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-guanto-sfida/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-alle-prese-con-i-capricci/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
Nelle sue risposte, la dottoressa Arenella sottolinea come i tre anni siano l’età “critica”, tipica per la crisi di opposizione che mette in crisi molti genitori. Una crisi normale e necessaria, in cui il bambino cerca la propria individualità creando delle distanze dai genitori, e in particolare dal genitore più vicino – tipicamente, la mamma.
Che cosa fare? stabilire delle regole e restare fermi e coerenti rispetto ad esse. Lo so, non è facile, ma bisogna provarci. Anzi, è il bambino spesso che ce lo chiede: solo così potremo farlo sentire al sicuro.
Lei si tranquillizzi: la bambina non ce l’ha con lei, anzi il fatto che i conflitto sia soprattutto con la figura materna rivela quanto le sia legata e che grande amore provi per lei!
Le faccio tanti auguri per la sua famiglia
Cordiali saluti
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Gentile dottoressa, ho una bimba di 4 anni che ha psicomotricità da quando aveva 2 anni e mezzo e logopedia da sei mesi in quanto non si è ancora sbloccata nel linguaggio. È una bimba affettuosa e sorridente ma molto autonoma, nel senso che preferisce fare le cose da sola o al massimo con una solo persona. È socievole con gli adulti o con i bimbi molto piccoli ma con i bambini della sua età ha difficoltà a rapportarsi. Anche a scuola non sempre vuole fare ciò che le maestre dicono. Quest’anno le ho cambiato scuola in quanto da una privata ho preferito passarla in una statale. La mia scelta è dovuta al fatto che magari in quest’ultima mi sanno indirizzare meglio sul da farsi. I problemi comportamentali sono peggiorati perché la bimba ci va proprio mal volentieri. Vorrei capire come devo comportarmi e se questa situazione sia determinata anche dal fatto che le terapie che fa sono solo individuali quindi lei ha sviluppato solo il rapporto uno ad uno. Alle feste partecipa un po di più anche ai giochi di gruppo ma credo perché io sono presente e quindi magari ha meno timore visto anche il suo ritardo linguistico. Sono confusa e spesso è dura discutere con le maestre. Grazie mille.
Gentile Ada,
Viste le problematiche di cui ci scrive, pensiamo che la cosa migliore sia far fare una valutazione approfondita della bimba da uno psicologo che possa osservarla di persona. È molto difficile fare delle ipotesi così, solo da quello che ci scrive. Perché ha fatto psicomotricità? E quali sono i problemi di linguaggio? Il cambio di scuola le è stato consigliato? Come vede, sono tanti gli elementi da valutare, e impossibile parlo da lontano.
Da “vecchia mamma” posso solo dirle che, per la mia esperienza, l’ansia che sento trasparire dalle sue parole, per quanto comprensibile, non può fare del bene né alla bimba né a l’erba (e a tutta la famiglia). Anche per questo, però, sarebbe utile un aiuto concreto e “da vicino”.
Ci faccia sapere!
Tanti cari auguri per la sua bimba e la sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di Noinonni.it
salve dottoressa, scusi il disturbo…
Ho un bimbo che compira 4 anni a gennaio, ha frequentato il nido benissimo senza alcun problema ed era bravissimo…a inizio anno ha frequentato la materna come anticipatario e sono iniziati un po di problemi…(parolacce…capricci..ecc…premette che aveva anche una maestra inadeguata della quele si lagnavano tutti..)
Ora ha iniziato a settembre la materna nella classe definitiva..maestra stupenda, molto dolce e per sentito dire molto brava…mio figlio da un po è capriccioso e ascolta veramente poco soprattuto me ascolta mio marito di piu…perchè lui e piu severo..(e sinceramente ha anche meno pazienza…)
Ora..alla materna da qlche giorno mi dicono che lancia le cose e abbraccia forte i bimbi tantè che loro poi dicono che gli faccia male …ieri durante il pranzo ha tirato i bicchierini di plastica ai compagni ed e statao messo in castigo nel banco a mangire solo….(immagonato e vicino al pianto ma lasciato li)…a casa non si comporta cosi nonostante come Le ho anticipato sia acapriccioso e non ascolti …non vorrebbe sistemare giochi xe stanco… lo chiamo per la cena e dice sempre un attimo… se vuole fare qlcosa ed io non sono d accordo con lui inizia a piangere disperato a volte mi scosta con la mano….mio marito a volte lo porta nella sua camerette io ora gli sto togliendo giochi x castigo…ogni tanto non le nascondo qlche sculacciata ma poco cambia…..che faccio?
Cara Ida,
capisco benissimo la tua preoccupazione. In attesa di una risposta specifica della dottoressa Arenella,alla quale abbiamo girato la tua domanda (come ti ho scritto, ne arrivano tante!), possiamo rimandarti ad altre risposte a domande simili alla tua: molti genitori hanno gli stessi tuoi problemi!
Eccoti alcuni link che spero possa essere utili:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-un-freno-necessario/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/il-momento-del-no/
Per quel che mi riguarda, con la mia modesta esperienza pratica, mi sembra che tuo figlio sia in piena “crisi di opposizione”. Una fase naturale, ma che spiazza i genitori. I bambini, per affermare se stessi, si “ribellano” alle figure di riferimento, in primis naturalmente i genitori; per loro però questo è anche un modo per metterle alla prova, per verificarne la “tenuta” e autorevolezza, e quindi in questa fase è necessario più che mai dimostrarsi coerenti.
Bisognerebbe parlare con il bambino, naturalmente trovando i modi e il linguaggio adatti a lui, e spiegargli che ci sono delle “regole” e delle cose che non si devono fare, cominciando anche a stabilire qualche conseguenza (punizione) quando non le rispetta. Le punizioni devono però sempre essere “annunciate” prima, nel momento in cui si stabiliscono le regole, e poi vanno fatte rispettare (puoi leggere in proposito questi articoli:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-come-rendere-efficaci-premi-e-punizioni/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/)
Certo, all’inizio non sarà facile, ma dovreste tenere il punto, e quindi non promettere punizioni terribili senza mantenerle. E, naturalmente, non deve trattarsi mai di punizioni corporali!
È un duro lavoro, quello dei genitori!
Un altro consiglio che posso darvi è quello di parlare con l’insegnante e concordare con lei una linea di condotta. La famiglia secondo me deve sempre agire insieme alla scuola, mai delegittimare un insegnate (e viceversa, naturalmente).
Come ti ho scritto, ti invierò la risposta della psicologa appena possibile. Intanto, spero che queste piccole indicazioni possano aiutarti.
Tanti cari auguri per la tua famiglia
Annalisa Pomilio
redazione di noinonni.it
che significa che il commento sta aspettando la moderazione?grazie
Gentile Ida,
i commenti vengono sempre approvati dalla redazione prima di comparire sul sito.
Detto questo, il tuo è stato subito girato alla nostra consulente, la psicologa dottoressa Arenella, per una risposta più approfondita di quella che potremmo darti noi. D’altra parte, nel commento tu ti sei rivolta esplicitamente a lei. Siamo quindi in attesa di una sua risposta, che ti invieremo via mail appena possibile.
Quindi non temere, lo abbiamo già visto e ci siamo mossi…
Cordiali saluti
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
per favore rispondetemi al piu presto…graize
cara Ida,
facciamo il possibile, ma ci arrivano tante domande e non semore riusciamo a dare una risposta in tempi brevi. Ci proveremo!
A presto
Annalisa Pomilio
grazie mille e scusi l’ansia…è stata cmq gentilissima Dottoressa…aspetero la risposta della psicologa leggendo intanto i linl che mi ha mandato buona giornata
Salve dottoressa….ho letto i consigli sui link che mi avete inviato…. attendo cmq una vs risposta specifica..grazie mille
Buona giornata (p.s. ma mi inviate email di risposta o rispondete qua?…)
Buongiorno sono una mamma di due bambini, una di dieci anni e l’altro di quattro. Il piccolo sta dando un po’ di pensieri alla scuola materna. Praticamente per lui è tutto un no, vuole sempre essere il primo in tutto e non rispetta le regole. I lavoretti li fa tutti, anzi è tutto preciso e ordinato, però quando vuole un giocattolo fa di tutto per prenderselo, fino ad alzare le mani. Non capisco questo comportamento perché a casa fa qualche capriccio, ma non è così esagerato come dicono le insegnanti. Aspetto un vostro consiglio .Grazie anticipatamente
Cara Linda,
capisco il tuo sconcerto, ma per fare un’analisi precisa della situazione mancano molti elementi. Come viene trattato il piccolo in casa? Scrivi che fa qualche capriccio: in questi casi, come vi comportate? E a casa rispetta le regole?
Magari – ma è solo un’ipotesi -, essendoci una certa differenza d’età rispetto alla primogenita viene assecondato e accontentato? Forse anche la sorellina più grande ha un atteggiamento materno e protettivo nei suoi confronti, e lui fino alla scuola dell’infanzia non si è mai dovuto misurare “alla pari” con i compagni, cosa che deve fare ora… Naturalmente, ribadisco, sono solo ipotesi, e solo tu, che conosci il bombo e il contesto, puoi valutare questi elementi. Può darsi che il tuo piccolo si trovi per la prima volta a dover condividere davvero qualcosa, e reagisca in questo modo.
Penso però che non ci sia nulla di preoccupante, e che presto “prenderà le misure” e imparerà a relazionarsi in maniera corretta con compagni.
Voi potete aiutarlo in questo percorso cercando di farvi raccontare gli episodi “incriminati” dal suo punto di vista, e invitandolo a riflettere sul fatto che all’asilo bisogna imparare a condividere, a giocare insieme e anche ad aiutarsi l’un l’altro.
Tanti cari auguri per la tua famiglia!
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Buongiorno vorrei un parere da voi esperti, mio figlio ha 9 anni e ormai quasi ho “paura” di lui. Un anno fa io e suo padre ci siamo separati ma voglio precisare che il suo carattere era lo stesso sia prima che dopo la separazione, il problema è che la situazione è diventata insostenibile mi picchia quando gli nego qualcosa e nella maggior parte dei casi scappa di casa anche se non abbiamo litigato e fugge dai nonni che abitano nelle vicinanze di casa mia, scappa anche di sera in pigiama e nel caso trova la porta chiusa perchè per evitare che scappi nascondo le chiavi lui comincia a picchiarmi e davvero mi fa male con calci morsi pugni e tirate di capelli… non so piu che fare, i miei genitori quando scappa da loro gli dicono che deve tornare a casa ma lui si stende sul pavimento gridando e non riusciamo a spostarlo è un bambino molto grande fisicamente per la sua età.. frequenta anche un centro terapeutico per disturbi dell apprendimento visto che a scuola non riesce a svolgere i compiti .. non so più che fare. Cosa mi consigliate?
Gentile Valentina,
la situazione che ci descrive è piuttosto complessa e probabilmente affonda le radici nel passato. Tu scrivi che la situazione era così anche prima della separazione con tuo marito, ma che poi si è aggravata. Com’erano i vostri rapporti? Che rapporto aveva e ha il bambino con il padre? Come si comporta con lui? Come mai il bambino scappa dai nonni?… In ogni caso non dovrebbe essere possibile al bambino arrivare a picchiare la mamma (né nessun altro), né a fare capricci plateali come quelli che mi descrive, soprattutto non a 9 anni.
La sensazione, da quello che scrive, è che il suo bambino è “bloccato” da una grade rabbia; non è possibile però da lontano, senza un quadro completo e approfondito della situazione e senza conoscere lui e chi gli sta vicino, sapere se questa sensazione è giusta o capire quali siano gli elementi che la provocano.
Perciò non possiamo che consigliarle di rivolgersi a un terapeuta della sua zona, che potrà analizzare meglio una situazione che evidentemente vede coinvolto l’intero nucleo familiare e saprà sicuramente indirizzarla nel modo migliore.
Vedrà che con il suo aiuto la situazione migliorerà e anche il suo bambino riuscirà a capire meglio il groviglio di sentimenti che lo blocca.
Tantissimi cari auguri per tutta la sua famiglia
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve,vorrei esporre il mio problema.
Mio figlio di quasi 3 anni frequenta il primo anno di scuola materna e non riesce ad avere un rapporto di complicità con i suoi coetanei,ma anche con i bambini più grandi;spesso alza le mani anche senza un ragionevole motivo,non so se dovuto alla noia,e questo sta creando dei problemi anche con i rapporti con le altre mamme perché non tutte comprendono la piccola età ed i bambini sembrano spaventati dall’atteggiamento di mio figlio.
Abbiamo provato in tutti i modi di fargli capire che non si fa,con le buone con le cattive con i castighi,ma niente lui va per la sua strada.
Spero possiate aiutarmi a capire meglio come comportarmi
Gentile dott.ssa mio figlio ha 3 anni e mezzo, da quando è ricominciato l’asilo il problema è all’uscita: quando vado a prenderlo appena mi vede si arrabbia e dice No! non voglio andare a casa.
Frequenta un’asilo fantastico con maestre stupende ma è l’unico bimbo che non è felice di rivedere la sua mamma e di riabbracciarla e tornare a casa con lei.
Questo mi spezza il cuore.
Gli ho spiegato che ci resto male e lui sembra comprendere e mi dice non lo faccio più ma l’indomani di nuovo è una fatica riuscire a farlo salire in auto.
Ho sempre dato tanto amore al mio bimbo ( allattamento al seno, cosleeping, portato in fascia, coccolato, trattato con comprensione),
Adesso pare che ami Litigare con la sua mamma,
È spesso oppositivo, ad ogni richiesta e proposta è pronto a rispondere con un no.
E se cerco di prenderlo in braccio per andar via da un posto da cui non vuole andar via si dimena piange e urla .
Mi distrugge doverlo prendere con la forza ….. dopo 15 – 30 minuti di ragionamenti e proposte di alternative alla fine non si convince e devo portarlo via di peso.
E mi stravolge tutto ciò.
Oggi gli ho chiesto perchè mai si comporta così e mi ha risposto NON LO SO.
è tutta colpa mia?
Sono una cattiva madre che non sa educare suo figlio?
Ho sbagliato tutto?
Grazie.
Cara dottoressa, sono mamma di un bimbo di 2 anni dispettoso e capriccioso. Non so come fare: non ascolta e ogni volta che lo sgrido è come se non gli importasse nulla e continua a fare i suoi dispetti buttando a terra tutto cio che trova. Lui non parla ancora e a volte penso che non mi capisca, dico a volte perché se gli chiedo di far qualcosa, ad esempio chiudere un cassetto o lavarsi le mani, lui lo fa. È un bambino intelligente e ordinato ma sono stanca di sgridarlo continuamente se combina guai.
Grazie per la sua risposta tanti saluti.
Gentile Agata,
da quello che scrive, il suo bambino è in piena “crisi di opposizione”, una fase che i bambini attraversano appunto verso i due anni. Nulla di grave, quindi, anzi una fase utile per la crescita dei bimbi, ma una fase che va “guidata” dai genitori, che devono far sentire al bambino la propria autorevolezza e dare dei limiti e delle regole.
Sul sito trova in merito alcuni articoli che spero possano esserle utili. Le allego qui i link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/il-momento-del-no/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
In generale, poi, in base a quanto ci scrive pensiamo che il suo bambino capisca benissimo quello che lei gli dice, e che anche il far finta di non capire faccia oarte della sua “crisi di opposizione”!
Tanti cari auguri per lei e per il suo bimbo
Annalisa Pomilio
Redazione di noinonni.it
Salve, sono una mamma di un bimbo di 4 anni e mezzo. Questo bimbo è stato sempre nervoso. Adesso non riesco proprio a gestirlo.
Va all’asilo e per fortuna non mi ha dato mai problemi; il problema è la sera, quando lo tengo io perché lavoro tutto il giorno. Quindi la mattina va all’asilo e al pomeriggio quando lavoro lo tiene mia madre. Però la sera e un bambino che risponde male, grida sempre, si innervosisce in tutto. E non riesco a togliergli quei maledetti tablet per giocare, perché si arrabbia specialmente quando perde o non riesce. Io ho cercato di spiegargli che non c’è bisogno di arrabbiarsi, ma niente. Praticamente ogni sera c’è sempre una storia perché si arrabbia per ogni cosa, perché non mi ubbidisce. E poi ha sempre la mania di toccare tutto. Non so piu come comportarmi. Lo sgrido gli faccio capire, ma lui non vuole capire, è molto testardo
Cara Rosa,
a quanto ci sembra di capire,il problema con il tuo bimbo è quello delle regole, una fase fondamentale per il loro sviluppo.
Non possiamo che rimandarti ad altri articoli su quesot tema. Eccoti alcui link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/impariamo-a-dare-delle-regole-ai-bambini/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-le-regole-e-la-crisi-di-opposizione/
È importante che ora riusciate a stabilre con il bambino una serie di regole condivise, chiare ma anche ferme, a cui attenersi. È importante non slo per la sua autorevolezza, ma anche per dare al bambino quella siurezza che richiede.
Buon lavoro e tanti auguri per il suo bimbo!
Annalisa Pomilio
noinonni.it
Ho un bambino di 4 anni che ha avuto sempre una personalità molto forte ma da quando il padre è partito per lavorare fuori non so piu come gestirlo.
Quando c’è il padre è un bambino sereno e tranquillo, che ascolta e segue le regole. Ma dopo la sua partenza si trasforma in un incubo. Inizia ad avere paura di tutto, soprattutto la notte; fa i capricci, grida se gli viene imposto un no e si calma solo dopo un bel po’. Se usciamo scappa, si arrampica e fa tutto ciò che gli dice la testa. Se un adulto lo rimprovera (io compresa) risponde e prende in giro. E mette sempre le mani in bocca.
Io parlo tantissimo con lui, ho provato con le punizioni e scappano anche le sculacciate (dato che sono stata accusata di non sapere educare mio figlio).
Mi sento impotente davvero. Io amo mio figlio e so come soffre e voglio aiutarlo.
Grazie della sua attenzione.
Cara Sonia,
capiamo il suo sconforto. Ma lei come vive l’assenza di suo marito? È serena oppure anche lei si sente più insicura? La frase sul fatto che il bambino quando non c’è il papà manifesta delle paure fa pensare che lei si senta più insicura e trasmetta, naturalmente senza volerlo, queste sue insicurezze al bambino.
E prima, quando sua marito era più presente, quali erano i vostri ruoli nell’educazione del bambino?
Forse sarebbe bene risposndere a quese domande per capire dove affondano le radici del comportamento di suo figlio.
Detto questo, pensiamo che sia importante stabilire delle regole che il bambino deve rispettare, anche quando è da solo con lei. Gli scapaccioni naturalmente non servono; possono servire le punizioni, ma a patto che siano chiaramente legate all’infrazione di alcune regole ben condivise, e che poi… siano rispettate.
A questo proposito, potrebbe forse esserle utile leggere degli altri articoli su questo tema che trova su noinonni.it. Le indico qualche link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo/risponde-lo-psicologo-limiti-e-regole/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-come-rendere-efficaci-premi-e-punizioni/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/
Tanti auguri per il tuo bimbo!
Annalisa Pomilio
noinonni.it
Buonasera. Ho un bambino di 5 anni e mezzo. Sono 10 giorni che si batte il palmo della mano sulla fronte. Lo fa cosi forte che si fa la fronte rossa e sento lo schiocco anche se sono in un’altra stanza. Io e mio marito non capiamo perché ha iniziato a fare questo gesto involontario che ripete piu volte al giorno. Lui dice che vuole farlo e lo fa. Noi lavoriamo tutto il giorno. Lui va all’asilo e sta con i nonni. È un nipote molto amato e noi cerchiamo di accontentarlo quando è possibile. Io lo devo spesso riprendere perché dice troppi no e dopo ripetute volte che dico la stessa cosa mi arrabbio. In quel momento mi ascolta e fa come gli dico. Ora e’ iniziato questa specie di autolesionismo e non so come comportarmi. Potrebbe aiutarmi? Grazie
Ho una bimba di 2 anni e 4 mesi iperattiva: non sta mai ferma, anche per mangiare sta seduta solo se ha qualcosa con cui giocare e quindi devo imboccarla. Oltre a questo ultimamente ha crisi di nervi eccessive, nel senso che se devo cambiarla, le dico di andare a nanna o a lavarsi i denti e lei non vuole, mi dà una manata e mi dice “va’ via”. Come mi devo comportare? Non so più come prenderla, alle manate reagisco spesso con una sculacciata. Faccio male? Preciso che spesso le manate sembrano proprio sfide per come mi guarda quando le dà…
Cara Stefani,
la tua bimba sembra proprie essere nel pieno della “crisi di opposizione”, un passaggio naturale e fisiologico a quell’età, ma che bisogna “fronteggiare” nel modo adeguato.
Penso che potresti trovare degli spunti utili di riflesisone negli articoli che trovi a questi link:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-alle-prese-con-i-capricci/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-guanto-sfida/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/il-momento-del-no/
Facci sapere come va!
Tanti cari auguri per la tua bimba
Annalisa Pomilio
noinonni.it
Ho un bimbo di quasi cinque anni,e una bimba di un anno…mio figlio sono mesi che mi sta dando problemi all’ asilo picchia e non ascolta a casa peggio fa male alla sorellina mi fa dispetti…non so cosa gli succede e sempre nervoso non ascolta…vorrei un parere grazie
Gentile Manuela,
dai pochi elementi che fornisci è impossibile avere un quadro chiaro della situazione e quindi dare un parere. Mi vengono in mente alcune domande: quando sono cominciati questi comportamenti? sono legati a un momento o a un episodio particolare? come ha reagito il bimbo alla nascita della sorellina?…
Se riesci a darci altri elementi, sicuramete inoltreremo la tua domamda alla nostra consulente per un parere.
Intanto, tanti sinceri auguri per la tua famiglia
Annalisa Pomilio
noinonni.it
Buongiorno,
sono la mamma di un bambino di 6 anni che non fa altro che opporsi alle nostre richieste e non ubbidisce. Abbiamo provato con le punizioni (non guardare la tv, non scendere a giocare con gli amici) ma senza alcun risultato.
Non sappiamo cosa fare, lui è sempre stato di carattere vivace ma adesso sta diventando ingestibile.
Cara Patrizia,
è difficile dare una risposta con le poche informazioni che fornisce.
Posso dirle che sono sempre più numerosi i genitori che ci scrivono con questo problema, che nasce spesso dalla difficoltà di stalbilire fin da piccoli delle regole che “contengano” il bambino, ma che lo aiutino anche a sentirsi sicuro. Spesso però accade anche che le “provocazioni” dei bambini siano una richiesta di ascolto e di attenzione, a cui magari noi non riusciamo a dare ascolto, e magari nascondano delle fraglità.
Forse può esserle utile leggere le risposte date in altri articoli a domande simili alla sua, per esmepio queste:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-se-il-conflitto-e-uno-stile/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-non-ubbidisce-mai/
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/risponde-lo-psicologo-si-comporta-male-tutti/
E per le punizioni, a cui accenna, potrebbe esserle utile leggere questo articolo:
http://www.noinonni.it/1_filo-diretto/nonni-e-nipoti/le-regole-doro-delle-punizioni/
Spero che queste poche indicazioni possano esserle utili e le faccio tanti auguri per il suo bambino
Annalisa Pomilio
noinonni.it