Risponde lo psicologo – Nonne e mamme, piccoli disaccordi
Una nonna ci scrive per chiederci consiglio: ci sono alcune cose, nell’educazione che i genitori danno alla nipotina, che la trovano disaccordo. Che fare? Bisogna intervenire?
I consigli della psicologa Cristina Fumi del Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (tel. 02.7234.596).
DOMANDA
Buonasera!
Sono nonna di una bambina di quasi sei anni, che adoro. Il problema è che ogni tanto vedo che mia nuora le lascia fare cose che ritengo sbagliate, e non so come intervenire. Non si tratta di grossi problemi, ma di piccole cose quotidiane, che però secondo me incidono sull’educazione della bimba. Per esempio, la mia Agnese mangia molto poco; ma penso che non sia una buona politica darle alle sette di sera un pacchetto di patatine o una brioscina, per poi lamentarsi perché a cena lascia tutto. Oppure, la questione dell’ordine: ad Agnese non passa neanche per la testa di rimettere a posto i giochi prima di andar via, quando è da me, ma questo perché a casa sua non le viene mai richiesto. O ancora, vedo che la mamma lascia che sia lei a decidere che cosa indossare e cede ai suoi capricci in fatto di vestiario.
Io sono stata una mamma piuttosto intransigente; ora certo come nonna lo sono meno, ma penso che un minimo di disciplina, anche sulle cose più piccole, ci vorrebbe. Non so però come parlarne a mia nuora, né se sia il caso di farlo. Che cosa mi consigliate?
Grazie per la risposta!
RISPONDE LA PSICOLOGA CRISTINA FUMI
Gentile Signora,
i bambini certamente hanno bisogno di un clima sereno tra tutti gli adulti che si prendono cura di loro: di certo non hanno bisogni di prese di posizione e tensioni tra genitori e nonni.
A volte questo capita e rappresenta un aspetto critico per la crescita dei bambini.
Potrebbe essere utile che Lei provi a parlare con la mamma di Agnese: confrontarsi tra adulti su aspetti educativi è sempre prezioso per i bambini stessi.
Può essere per tutti un momento arricchente, di crescita personale: convergere e trovare delle linee educative comuni è utile e protettivo per i bambini i quali possono fare così esperienza di contesti diversi (casa dei genitori, dei nonni, scuola, palestra etc) ma che hanno in comune orientamenti e regole condivise.
Attenzione però, non c’è un modo giusto e sbagliato di educare e ciascuno ha uno spazio e un ruolo che è comunque diverso: la mamma fa la mamma, la nonna fa la nonna, la maestra fa la maestra.
Aggiungo persino che può anche essere educativo per un bambino fare esperienza di contesti diversi e di regole diverse: anche questo è arricchimento e crescita purché non ci siano prese di posizione e tensioni.
Un piccolo esempio: se Agnese ha fame prima di cena ed è un po’ abituata così, dalla nonna potrebbe fare esperienza che può mangiare frutta e verdura come aperitivo… la cena è salva, la bimba è contenta e la nonna è più serena!
In bocca al lupo!
Cristina Fumi
Servizio di Psicologia Clinica per la coppia e la famiglia
Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC)
Via Nirone, 15 – 20123 Milano MI
Tel. 02.7234.5961
www.unicatt.it/serviziocoppiafamiglia